Di Sergio Ragaini
Parte seconda: Le contestazioni del 5G, poi “rientrate”…anche se talvolta in maniera “forzata”.
Utilizzare o meno il 5G? E, soprattutto, quando può esserci utile e come utilizzarlo in sicurezza? Il 5G: tecnologia molto contestata.
Nella prima parte di questo articolo abbiamo potuto vederne le caratteristiche, e anche eventuali suoi elementi di “criticità”. Abbiamo, però, dipanato diversi dubbi su questa Tecnologia, mostrando che, in diversi casi, quelli che vengono diffusi sono solo inutili allarmismi.
In questa seconda parte si mostreranno le contestazioni che questa Tecnologia ha avuto nel corso degli anni, in vari Paesi del Mondo.
Poi, cosa fondamentale, ci si porrà la domanda cruciale: “Si può utilizzare”? Essendo la risposta affermativa, si cercherà di comprendere quando può offrire dei vantaggi rispetto al 4G, e come utilizzarlo in maniera sicura.
Infine, si getterà uno sguardo sul possibile divenire di queste Tecnologie.
Riprendiamo il discorso sulla Tecnologia 5G da un elemento che potrebbe essere “cruciale”: vale a dire le segnalazioni di danni su animali a causa di questa Tecnologia. Sono voci reali… o sono infondate, come molto del “rumore di fondo” che gira sulla Rete?
Eventuali danni su animali: nel caso si fossero verificati …si aprirebbero altri possibili interrogativi. Tuttavia, diverse di queste informazioni non sono vere
Qualcuno segnala che, dove sono stati fatti esperimenti sul 5G, vi sia stata una moria di uccelli. In altri casi, pare che la stessa sorte sia toccata alle api. Alcuni raccontano anche di danni a capi di bestiame.
A Tenerife avevo saputo che, dove era stato installato il 5G, non c’erano più scarafaggi. Questo potrebbe fare gioire qualcuno: tuttavia, la sparizione di una specie potrebbe non essere un fattore positivo, in quanto, come ricordava il regista Ermanno Olmi, nel suo Film Documentario “La Vita scorre sul fiume”, la sparizione di una specie ci dice che si è impoverito l’intero ecosistema, di cui noi stessi facciamo parte. In ogni caso, non ho potuto verificare la cosa, quindi potrebbe anche non essere vera.
Questi problemi riscontrati sugli animali, che sicuramente non avevano il cellulare in mano, potrebbe dirci, però, che anche il secondo elemento che abbiamo evidenziato, nelle differenze tra 4G e 5G, vale a dire il maggior numero di antenne a minore potenza, potrebbe essere dannoso per gli animali. E questo farebbe, ovviamente, riflettere.
Tuttavia, è accertato che alcune di queste siano solo “voci di corridoio”, o meglio “voci allarmistiche”, senza alcuna fondatezza. Anche le m orti di uccelli a causa del 5G pare non abbiano fondamento. In una sua intervista di alcuni anni fa (aprile 2020), il Presidente della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli), Alessandro Polinori, attribuisce le cause di questa moria a cause naturali, portando diversi esempi.
In un altro articolo, stavolta proveniente dalla Svizzera, e più remoto (del maggio 2019, quando il 5G era ancora in fase di test), appare chiaramente come la moria di uccelli a causa del 5G sia una bufala.
Anche la moria di api a causa del 5G non ha, pare, alcun fondamento, e questo articolo , piuttosto recente (ottobre 2023), va ad affermarlo.
Questo mostra chiaramente che, chi vuole diffondere notizie false e allarmare, utilizza qualsiasi metodo per convincere le persone della pericolosità estrema di determinate tecnologie.
Tecnologie le quali, come vedremo, non è detto che siano del tutto sicure, ma non sono sicuramente “letali”, come qualcuno vorrebbe fare credere.
Questo ci dice chiaramente che è molto importante distinguere le informazioni autentiche da quelle allarmistiche, e senza fondamento.
Tuttavia, lasciate ovviamente andare idee allarmistiche quanto false, dubbi sul 5G e sulla sua sicurezza, nel caso di esposizione alle sue frequenze (in particolare quelle più alte) per lungo tempo, ce ne sono. Ora andremo ad esaminarli.
Esposizione al 5G: se per molto tempo al giorno e per nel lungo termine: c’è certezza di sicurezza?
Appare di fatto certo che, con buona approssima, un’esposizione a queste frequenze (mi riferisco in particolare a quelle della “banda alta”), per poco tempo non è dannosa: possiamo essere sicuri che non lo sia per lungo tempo, e soprattutto a lungo termine?
La risposta, purtroppo, come dicevo poco fa, è no: questa sicurezza non c’è. Le ricerche sono in corso ma, per il momento, nessuna risposta definitiva è giunta. Quindi, non c’è alcuna garanzia che l’esposizione per luogo tempo, intendo nel tempo, non nell’immediato, a queste frequenze, possa creare problemi.
I possibili problemi che possono derivare da questa Tecnologia sono stati elencati nel precedente articolo. Poi, ci possono essere, come sempre, reazioni individuali non inquadrabili in specifiche casistiche. Ne parleremo a breve.
Come dicevo, nonostante qualcuno dica che non ci sono problemi, e che il 5G è come il 4G (e questo abbiamo visto che non è vero), non c’è alcuna certezza né di sicurezza né di pericolosità.
Quindi, non c’è alcuna certezza che il 5G faccia male, e qui si può smentire definitivamente chi sostiene che è un “forno a microonde”: tuttavia, nessuna certezza c’è anche che… non faccia male, soprattutto nei luoghi dove è implementata la banda a frequenza maggiore (come abbiamo visto, non lo è sempre).
Sicuramente, non fa male nell’immediato, e nemmeno nel breve termine. A meno che non si sia particolarmente “elettrosensibili” (questo, purtroppo, accade). Nel lungo, termine potrebbe creare danni? Questo non si sa… e credo non si saprà ancora per parecchio tempo. Lo si vedrà solo tra qualche anno, osservando se le persone avranno avuto dei problemi a causa dell’utilizzo di questa tecnologia. E, probabilmente, per allora ci sarà già il 6G, che aprirà altri problemi.
Quindi il discorso è ancora aperto. E se, come detto, questa Tecnologia non è pericolosa come qualcuno racconta, non si può affermare con certezza che sia completamente sicura. Soprattutto a lungo termine.
Comunque, questa tecnologia è stata piuttosto “contestata” in diversi Paesi del Mondo. Vediamo qualche esempio.
Una tecnologia “contestata” da molti… che però, oggi, è attiva sostanzialmente ovunque.
Un paio d’anni fa, recandomi in Canton Ticino, in Svizzera, per incontrare degli amici, ho notato, con mia sorpresa, che… il 5G non c’era.
In quel momento ero in roaming Internazionale grazie ad un’offerta attivata sulla mia linea, che mi consentiva di navigare in Svizzera.
Osservando questa situazione, decisamente “strana”, pensavo che il problema fosse relativo agli accordi di roaming tra il mio gestore (WindTre) e le Compagnie Elvetiche, per cui non potevo avere accesso in Roaming al 5G.
Ho, però, saputo poco dopo da un’amica, che vive a Lugano, che, in Canton Ticino, il 5G era stato “sospeso”, in attesa di ulteriori accertamenti. Nel frattempo, si raccoglievano firme per “bloccarlo” definitivamente.
Altri Cantoni della Svizzera, quali Ginevra, Neuchatel e il Giura, avevano attuato moratorie simili.
Tuttavia, ho visto che, tornando in Canton Ticino tempo dopo, il 5G era completamente attivo, e con segnale pieno.
Ho saputo poi che la Corte Federale di Berna aveva vietato qualsiasi moratoria del 5G. Questo è accaduto nel 2022. anche il Canton Ticino, tuttavia, aveva detto no alle moratorie 5G.
Interventi da parte della Corte Federale, in Svizzera, avvengono abbastanza raramente. Infatti, si tratta di una Nazione Federale, dove i singoli Cantoni (26, per l’esattezza), hanno piena autonomia su molte cose, compresa la Scuola (Un Concorso fatto in un Cantone, in linea di massima, ha valore solo in quel Cantone). Anche perché le lingue sono diverse. E in Svizzera, le lingue sono 3, 4 con il Romancio.
Un esempio di intervento della Corte di Berna era stato nel 1990, quando ancora il Cantone di Appenzell (Appenzello in Italiano, che si divide in due semicantoni, comunque indicati come Cantoni: Appenzello Interno (Appenzell Innerrhoden), e Appenzelo Esterno (Appenzell Ausserrhoden)) non concedeva il voto alle donne. Notizie in questo articolo
Le caso del 5G, similmente, la Corte Federale di Berna (per chi non lo sapesse, ricordiamo che è la Capitale della Svizzera) ha imposto, di fatto, questa tecnologia. Perché? Personalmente non lo so, e non commento su questo.
Altri Stati, o parti di Stati (quali alcuni Stati degli Stati Uniti) hanno sollevato polemiche su questa Tecnologia. Credo, però, che ora sia attiva ovunque.
Alcune di queste polemiche sono state dovute a paure infondate o ad allarmismo. Sicuramente, però, ci sono motivi ben tangibili, che dicono che queste Tecnologie possono creare problemi ancora incogniti e ignoti. E questo va tenuto presente.
Posso anche dire che, nel 2022, avevo trascorso quasi due mesi a Tenerife, a casa di amici. Non sapendo quando sarei tornato (anzi, l’idea iniziale era di non tornare, o di farlo ben dopo i due mesi che poi sono stati, valutando quindi un possibile trasferimento nell’Isola), avevo acquistato in loco una scheda telefonica spagnola.
Essendo la più conveniente in assoluto, ho deciso per la Compagnia Rumena Digi Mobil, compagnia virtuale che si appoggiava alla rete Movistar.
Ho scoperto, però, che questa Compagnia non aveva il 5G. Ho chiesto informazioni, venendo a conoscenza che Digi Mobil non aveva, almeno a Tenerife, attivato il 5G.
Ho subito pensato, in quel momento, a problemi di sicurezza. Tuttavia, indagando più a fondo, ho scoperto che il motivo di questo fatto era che Digi Mobil non aveva accesso completo alla Rete Movistar, essendo, appunto, un operatore “Virtuale”. Movistar, invece, aveva il 5G in diversi Comuni dell’Isola: per l’esattezza, alla fine del 2022, questi erano 69.
Dal 12 febbraio 2024, comunque, Digi Mobil utilizza il 5G.
Posso anche dire che a Tenerife si verificava, almeno in alcuni luoghi, una stranezza. Prima di acquistare la scheda telefonica di Digi Mobil, il mio operatore, come detto Wind Tre, andava in Roaming sull’operatore Orange, la cui casa madre è in Francia (infatti, era stata fondata nel 1998 come France Telecom, e ha cambiato, nel 2013, il suo nome in Orange). Orange, aveva il 5G nei luoghi più impensati. Infatti, questo non appariva attivo in luoghi turistici come Los Cristianos, ma appariva attivo sul lungomare di Las Galletas, e… addirittura nel bel mezzo del mare. Con un mio amico, quello a casa del quale mi trovavo, si commentava a chi servisse il 5G in mezzo al mare: ai delfini?
L’ipotesi fatta dal mio amico è che, attivando il 5G in zone poco abitate, c’erano meno probabilità che le persone avessero danni o avvertissero malessere: quindi, meno eventuali contestazioni.
Sarà vero? Non so. Tuttavia, ho citato questo fatto della strana copertura 5G da parte di Orange, perché questa particolarità potrebbe voler dire qualcosa. O forse no: forse è solo una casualità: tuttavia, qualche interrogativo, di sicuro, questa strana copertura lo solleva. Anche se alcune di queste riflessioni potrebbero essere semplici supposizioni, senza poi reale fondamento. La questione è, ovviamente, aperta.
Va però detto che, come visto prima, la Spagna ha solo di recente implementato la “banda alta” del 5G: quindi, comunque, quella trasmissione appariva allora “sicura”, in quanto non pareva coinvolgere le frequenze “critiche”.
A questo punto l’interrogativo che si pone è “Usare o non usare il 5G”?
La risposta può essere differente a seconda delle circostanze, e dalle bande di frequenza utilizzate nel luogo dove ci troviamo.
Prima di rispondere a questa domanda, però, credo che ce ne debba essere una che deve precederla. Vale a dire: il cellulare che utilizziamo ha il 5G? Da questo dipenderanno anche molte risposte. Nel caso, infatti, in cui il cellulare che una persona usa non sia abilitato 5G, il problema, almeno per il momento, potrebbe non porsi. Tuttavia, si potrebbe poi porre in tempi più o meno brevi, perché oggi molti cellulari nuovi supportano questa Tecnologia.
Ho il 5G? Lo si verifica subito! Per poterlo avere, però…. Devono essere verificate alcune condizioni E poi non è “obbligatorio” utilizzarlo: è comunque una scelta!
Molti che utilizzano qualsiasi modelli di Smartphone, a questo punto, si chiederanno se loro hanno il 5G. Verificarlo è, direi, immediato.
Prima di procedere a dire come si verifica la sua presenza o meno, posso però dire che, per avere il 5G, devono essere verificate due condizioni, forse tre.
La prima è quella di avere un telefonino abilitato 5G. Non tutti lo sono: anzi, molti non lo sono. Infatti, come visto prima, la Tecnologia 5G, a differenza di quella 4G, è stata “sbandierata” molto prima di giungere: poi, quando è giunta, l’hanno utilizzata in pochi, e anche i produttori non hanno “spinto” molto in tal senso. Quindi, non è detto che il vostro terminale sia abilitato a questa Tecnologia.
La seconda condizione che deve verificarsi, ovviamente se è verificata la prima, è che la vostra Compagnia Telefonica deve fornirvi questo servizio.
Come accennavo prima, quando io avevo acquistato il mio attuale smartphone, nel gennaio 2022, avevo voluto un prodotto abilitato 5G. Dopo essermi informato sui vari modelli che supportavano questa Tecnologia, e avere anche atteso diverso tempo prima del cambio di cellulare (il mio “Huawei Mate 10 Lite” è stato mio “compagno di avventure” per poco più di quattro anni) ho acquistato un “Oppo A94 5G”.
Tuttavia, allora “navigavo” con 4G. Infatti, pur avendo, WindTre, attivato il 5G, il suo utilizzarlo implicava sottoscrivere un’apposita offerta, con costi superiori, e nemmeno così di poco, rispetto a quelli del 4G.
Nel luglio 2022 mi era giunto un Sms, da parte di WindTre, dove venivo avvertito che, a breve, il mio smartphone sarebbe stato abilitato alla rete 5G senza costi aggiuntivi. Ho visto che, pochi minuti dopo, il mio Smartphone riceveva con il 5G.
La terza condizione è che il Firmware deve essere aggiornato. Il Firmware è quel software che contiene gli aggiornamenti per il corretto funzionamento del Sistema Operativo.
Periodicamente, i produttori di Smartphone rilasciano aggiornamenti del Sistema Operativo. Alcuni di questi possono anche includere l’aggiornamento del Sistema Operativo stesso: ad esempio, io sono “partito” con Android 11 e ora ho Android 13.0.
È importante installare sempre gli aggiornamenti del Sistema Operativo, quando disponibili, in quanto migliorano la sua funzionalità, e aggiungono sicurezza.
Dopo avere detto questo, che avrà sicuramente fatto capire le condizioni che deve soddisfare un Cellulare per poter ricevere in 5G, procediamo nel verificare se, nel vostro cellulare, è attivo il 5G.
Per farlo, osservate nell’angolo in alto a sinistra del display del vostro cellulare. Vedrete le lineette (qualcuno le chiama “tacche”) che indicano l’intensità di segnale. Sopra, dovreste vedere un simbolo. Quel simbolo indica il tipo di connessione che è attiva in quel momento: vale a dire, la rete con cui state navigando.
Vediamo quindi quali sono i simboli che possono apparire:
- Nessun simbolo: vuol dire che non siete abilitati alla connessione dati. Nel senso che potete effettuare o ricevere telefonate, ma non potete navigare in Rete.
- G, 2G: State utilizzando la Rete GPRS, la prima evoluzione dati dopo il GSM.
- E: State utilizzando la Rete Edge, evoluzione del GPRS.
- 3G: State utilizzando la Rete UMTS, detta appunto 3G.
- 4G, qualche volta indicato come LTE: state utilizzando la Rete 4G, detta anche, come specificato prima, LTE.
- 5G, raramente indicato come ZTE: state utilizzando la rete 5G.
Per ragioni tecniche, relative alla lunghezza del mio articolo, non mi sono dilungato sulla spiegazione delle sigle in questione. Chi fosse interessato, potrà facilmente trovare in Rete tutte le spiegazioni sul significato degli acronimi indicati.
Oggi, sostanzialmente, leggerete solo due simboli: 4G o 5G: dubito che leggerete altro, perché una rete meno veloce del 4G, oggi, non vi consente nessuna possibilità di utilizzo, o quasi.
Se, quindi, leggete 4G, significa che state utilizzando la Rete 4G, e che quindi il problema dell’uso del 5G non vi riguarda, almeno per il momento.
Forse, il vostro smartphone è abilitato al 5G: tuttavia, il vostro gestore non ve lo sta dando gratuitamente. Se volete, contattate il vostro gestore per sentire se è possibile averlo (sempre che lo vogliate: tutto sommato, però, vedremo che potrete usarlo in maniera sicura). Controllate anche se il Sistema Operativo è aggiornato: in caso contrario, aggiornatelo.
Se, invece, leggete 5G, vuole dire che state utilizzando il 5G.
Allora, quello che sto per dirvi vi riguarda direttamente, nel senso che state usando una tecnologia che, come visto, potrebbe funzionare a frequenza molto alta (come abbiamo visto, non è però sempre così), ed è in forse il fatto che, usata per tanto tempo, sia sicura.
Disattivare e riattivare il 5G: un’operazione che si può compiere in modo agevole
Quello che, in questo caso, dovete sapere, è che potrete disattivare il 5G in ogni momento, e riattivarlo quando lo desiderate.
La procedura per disattivare il 5G dipende dal singolo apparecchio che utilizzate. Dovete andare nelle impostazioni della vostra rete mobile. E troverete l’impostazione “Tipi di Rete preferita”: questa opzione si raggiunge, solitamente, dopo che avrete selezionato “Rete Mobile”, dalle impostazioni, cliccando sul nome del vostro gestore. Qui potete selezionare la massima velocità della Rete che utilizzate.
Solitamente, questa è impostata, se avete il 5G, su “5G/4G/3G/2G”. Questo vuol dure che, se disponibile, userete la rete 5G. In sequenza, se non disponibile, userete la 4G, la 3G,la 2G, ovviamente se le altre più veloci non sono disponibili.
Basta che qui cambiate l’impostazione con “4G/3G/2G” e, immediatamente, vi troverete ad utilizzare la rete 4G.
Se, poi, vorrete riattivare la rete 5G, basta che rientriate nelle impostazioni della vostra rete preferita, e selezioniate nuovamente “5G/4G/3G/2G”.
Non dovreste avere particolari difficoltà a trovare come passare da una rete all’altra. Se avete problemi, rivolgetevi a qualsiasi Centro Riparazioni Cellulari: ve lo indicheranno subito. Accertatevi di poter ripetere con disinvoltura l’operazione, in modo da passare da una Rete all’altra quando lo vorrete.
Per chi è abilitato al 5G: si può utilizzare? Io rispondo di sì…. ma senza abusarne. È, secondo me, importante capire “quando” può portarci dei vantaggi. E, se dovrete acquistare un nuovo smartphone, prenderlo 5G? Ma sì, è sempre qualcosa in più! Usate pure il 5G: ma non abusatene, visto che ci sono, comunque, delle incertezze
A questo punto, nel caso siate abilitati al 5G (e, comunque, con i prossimi cellulari, comunque, verosimilmente lo diventerete), e avete visto che si può abilitare e disabilitare a piacimento, vi chiederete probabilmente se si può utilizzare.
La mia risposta è sì: si può utilizzare, anche nel caso venga utilizzata la banda millimetrica (mmWave). Naturalmente tenendo presenti i dubbi e gli interrogativi posti in precedenza. Interrogativi che, comunque, hanno anche “spazzato via” voci troppo allarmistiche.
Per riprendere quanto dicevo in precedenza, abbiamo visto che, utilizzata per poco tempo, la tecnologia 5G non crea problemi. Per questo motivo, visto che potete scegliere se utilizzarla o no, potete scegliere di non utilizzarla sempre, ma solo quando vi serve quel “qualcosa in più” che il 5G può darvi. Anche questa è una scelta possibile, che potrebbe essere la più, in assoluto, “sicura”.
Nel caso non siate in grandi città, solitamente in quei luoghi non è disponibile la banda ad alta frequenza: quindi, il suo utilizzo dovrebbe essere sicuro.
Quando il 5G può essere utile? (naturalmente se lo potete utilizzare!)
Ci sono delle condizioni in cui il 5G può esservi utile. Per capire quali sono queste condizioni, basta ricordare quasi sono i tre elementi di vantaggio di questa tecnologia rispetto a quella che l’ha preceduta. Come visto nel precedente articolo, questi sono: Banda, Capacità, inferiore Latenza.
La maggiore banda la potete sfruttare, ad esempio, se dovete trasferire grandi quantitativi di dati. Ad esempio, se dovete trasferire, sul vostro Cloud, file di diversi Gigabyte. In quel caso il 5G vi aiuterà di sicuro.
La maggior capacità vi potrà essere utile se vi trovate, ad esempio, in uno stadio pieno di gente, o in un luogo molto affollato. In quel caso, avere una tecnologia che ha una maggior capacità, potrebbe esservi d’aiuto. A Capodanno, per esempio, con il 5G si mandavano messaggi, mentre con il 4G no, perché la Rete era troppo “affollata”.
La minor latenza vi sarà utile se vi servirà un segnale più “fluido”. Ad esempio, se effettuerete delle dirette in “streaming”, ad esempio delle dirette Facebook piuttosto che VK, YouTube o altro ancora.
Se, in quel caso, non volete tenervi il cellulare davanti al viso per diverso tempo con il 5G attivo, potete utilizzare un cavalletto: così sarete più “lontani” dal cellulare.
Un altro caso in cui il 5G potrebbe servirvi è quando, in un determinato luogo, il 4G non “prende” bene. Mi era accaduto, ad esempio, trovandomi nella zona di Chiaravalle Milanese (quella della nota Abbazia) di notare che il 4G non prendeva, e si andava su H (HSDPA, di cui parlavo poco fa), che, oggi, non permette di fare praticamente nulla.
Passando al 5G, che avevo prima disattivato, ho visto che questo funzionava.
Anche di recente, nella mia città, ho visto che per alcune applicazioni, e in alcuni momenti, il 4G non mi consentiva un buon funzionamento. Passando al 5G tutto è tornato a funzionare per il meglio.
Nell’ultimo caso citato, se avete un terminale abilitato 5G, e volete navigare, dovrete utilizzarlo. Potete fare a meno del cellulare? È una scelta. In quel caso, però, se però volete utilizzare il cellulare, il 5G vi sarà utile, e magari indispensabile: anche perché, oggi, alcune applicazioni funzionano solo con segnale forte: quindi, se il segnale è debole, non le potrete utilizzare. Se le vorrete utilizzare, quindi, dovrete usare, almeno in alcuni momenti e in alcuni luoghi, il 5G.
In casi di questo tipo, comunque, non lo userete per tantissimo tempo: quindi, come dicevo, usarlo per poco tempo non crea problemi.
Come avete visto, i casi in cui il 5G può risultare utile ci sono.
Poi, quando non vi servirà più, potete tornare tranquillamente al 4G, che vi permetterà di svolgere comunque al meglio la maggior parte dei vostri compiti.
Tenere questa tecnologia attiva sempre, infatti, porterà anche ad un maggiore sforzo del vostro smartphone, e gli abbrevierà la vita. Non usando sempre il 5G lo farete anche un po’ “respirare”.
Nel mio caso, quando utilizzo il 5G percepisco, da parte del mio smartphone, una tendenza a “scaldarsi”, oltre ad un aumentato consumo di batteria. E questo ci dice che il nostro apparecchio è maggiormente sotto sforzo.
Pare però che, negli smartphone più nuovi (il mio, comunque, ha due anni, e il modello è stato lanciato in Europa nell’aprile 2021: quindi circa tre anni fa), questo problema del surriscaldamento sia meno rilevante e, anche con il 5G attivo, la batteria abbia una buona durata. Quindi, pare che, con i dispositivi più nuovi, il problema dello “sforzo” sia meno rilevante: forse perché oggi il 5G è attivo ovunque, e, di conseguenza, i costruttori hanno più elementi “tangibili”, e non solo teorici, per preparare al meglio i loro modelli.
Tornando al problema espresso in precedenza, un uso moderato di questa tecnologia non crea problemi: li può (forse) creare un uso intenso (ore al giorno davanti al cellulare) per lungo tempo (mesi o anni). Quindi regolatevi. Come ho detto: usatelo ma non abusatene, altrimenti non è ben chiaro se sia del tutto sicuro.
Ovviamente, ribadisco ancora, anche se per la n-esima volta (tuttavia, “repetita juvant”, come sostengono gli Antichi Romani), che non è pericoloso come alcuni raccontano. Quindi, anche se deciderete di usarlo per ore tutti i giorni, questo non vi porterà a “dissolvervi come neve al sole”: solo, vi esporrete a delle incognite, delle quali non si conosce bene l’entità, che comunque potrete “verificare” solo dopo anni. Salvo qualche caso di persone forse più “sensibili”, che vedremo più avanti.
Acquistare un nuovo smartphone abilitato al 5G? Direi di sì: potrebbe servirvi, qualche volta.
Per quanto dicevo poco fa, anche nel caso dobbiate acquistare un nuovo smartphone, vi conviene acquistarlo abilitato al 5G: potrete decidere, come visto, se e quando usarlo e, se vi serve qualcosa di più, come nei casi visti prima, l’avrete a disposizione. Consideratelo, quindi, come un “optional”, che potrete decidere se e quando utilizzare: è inutile rinunciarci a priori!
Prima di concludere, trattiamo un caso che potrebbe essere importante: quello relativo a persone le quali, utilizzando il 5G, avvertono malessere, in varie possibili forme.
È davvero tutto psicosomatico, o ci può essere qualcosa di davvero “fisico”? Vediamolo subito.
Qualcuno potrebbe avere qualche sintomo dovuto all’utilizzo del 5G? È possibile… anche se diversi di questi sintomi potrebbero essere di natura “psicosomatica”. Tuttavia, qualcosa di vero potrebbe esserci
Alcune persone, in particolare coloro che fanno un uso intenso del cellulare, hanno segnalato che, utilizzando il 5G, hanno avvertito sintomi sgradevoli. Tra questi possiamo citare mal di testa, qualche vertigine, alcune volte nausea, senso di stordimento.
Il mal di testa, però, sembra il sintomo maggiormente diffuso per chi utilizza questa tecnologia, e lo menzionavamo anche nel precedente articolo.
La presenza di questi sintomi potrebbe fare riflettere, e dire che, forse, questa tecnologia non è sicura come alcuni vorrebbero fare credere.
La prima cosa da fare, comunque, se si avvertono sintomi di questo tipo, è quello di verificare se non si tratti di sensazioni psicosomatiche.
Infatti, sul 5G si è detto di tutto e di più: e, come abbiamo visto, diverse delle voci che sono circolate su questa Tecnologia sono infondate.
Come è noto dalla Psicologia, le cose, anche se non sembra, rimangono comunque nell’inconscio: infatti, la nostra mente è, almeno per il 90%, inconscia. Di conseguenza, anche le cose che “lasciamo andare” lavorano dentro di noi, soprattutto in coloro i quali non conoscono determinate tematiche.
Cosa può apparire, quindi, nell’inconscio di una persona, se questa si sente dire che, usando il 5G, usa un forno a microonde, un’arma di distruzione di massa e così via? Potete immaginarlo!
È quindi possibile che determinati sintomi siano causati dalla psiche. Non sono “psicologici”, nel senso di puramente mentali, ma sono “psicosomatici”. Questo vuole dire che questi sintomi esistono, ma sono generati dalla psiche. Ad esempio, se siete agitati, vi aumenterà il battito cardiaco. Questo sintomo è perfettamente misurabile (il cuore “realmente” accelera il suo battito): tuttavia, questo e dovuto all’agitazione.
Quindi, anche nel caso di eventuali effetti del 5G, questi potrebbero essere psicosomatici.
Il mio caso personale potrebbe essere emblematico. Appena mi era stato dato il 5G dal mio gestore di telefonia mobile, nel luglio 2022, avevo iniziato ad usarlo in maniera piuttosto “intensa”, in quanto la maggiore velocità e fluidità offrivano una bella sensazione. Tuttavia, dopo un po’, avevo cominciato ad avvertire mal di testa e senso di vertigine. Ovviamente, i miei amici, in buona parte “avversatori” del 5G, hanno confermato i miei sintomi. Ho quindi disabilitato il 5G, e non l’ho più, di fatto, utilizzato.
Tuttavia, un giorno, di qualche mese dopo, mi serviva maggiore velocità, e quindi ho inserito il 5G. Ho poi dimenticato di disattivarlo.
Ebbene: nessun sintomo particolare. Questo vuol dire che i sintomi che percepivo erano, in buona parte, psicosomatici.
Tuttavia, qualche persona pare abbia davvero percepito sintomi sgradevoli, utilizzando questa tecnologia. Dei parenti di un mio amico, che hanno acquistato l’ultimo modello di IPhone, che ovviamente è abilitato 5G, dichiarano di avere spesso mal di testa. Ovviamente, non so se lo stiano utilizzando molto o poco: ma hanno questi sintomi, e probabilmente non sono psicosomatici.
Quindi, forse, qualche persona potrebbe avere dei sintomi sgradevoli, usando il 5G.
Se rientrate in questa categoria, quindi, come prima cosa accertatevi che non siano sintomi psicosomatici. Magari vedete di realizzare, anche facendovi aiutare, un esperimento di “doppio cieco” (io l’avevo realizzato involontariamente, come visto sopra), per verificare che i vostri sintomi siano “veramente” fisici.
Se avete appurato, al di là di ogni ragionevole dubbio (perdonate il termine quasi “giuridico”), che i vostri sintomi sono davvero fisici… forse siete (un po’) sensibili alle radiofrequenze elevate.
Provate, quindi, a diminuire il tempo di utilizzo del 5G, magari passando al 4G quando il 5G nonh vi è necessario (abbiamo visto prima quando può essere utile).
Se, però, ancora i sintomi sgradevoli persistono, anche usando meno il 5G… allora rinunciate al 5G. La salute viene, necessariamente, al primo posto: di conseguenza, meglio un po’ meno di velocità dello smartphone che avere sintomi sgradevoli i quali, alla lunga, potrebbero diventare pericolosi.
Verso il divenire: il 4G continuerà ad essere disponibile? Almeno per un bel po’ sì.
E comunque, tutto è in divenire: anche la Tecnologia
A questo punto, credo che sia abbastanza chiaro a tutti voi cos’è la Tecnologia 5G. Non si tratta, come visto, di un “forno a microonde”, quindi di qualcosa che, se attiva, va guardata con paura, o addirittura tenuta lontana da noi: non è così pericolosa come qualcuno vorrebbe farvi credere.
Tuttavia, i dati che sono stati mostrati fanno chiaramente vedere come questa Tecnologia sia sicuramente, sotto alcuni aspetti, “dubbia”, nel senso che non si è ancora (e non si sa quando, e se, lo si sarà) in grado di conoscere, con certezza, gli effetti sul corpo dell’esposizione a frequenze così elevate, per lungo tempo.
Abbiamo, credo, capito che per breve tempo questa esposizione non crea problemi: quindi, utilizzare questa Tecnologia, nei casi in cui serve si può fare: basta non abusarne.
Comunque, come visto, eventuali situazioni critiche, a meno che, e ne abbiamo parlato, non si sia in casi di particolare “sensibilità”, non si verificheranno nel breve termine: questo stempera eventuali preoccupazioni nell’utilizzo di questa Tecnologia.
Tuttavia, questo è il presente. Ne futuro, sarà sempre possibile continuare ad utilizzare il 4G?
Per il momento, il futuro prossimo pare dirci di sì. Infatti, molti smartphone oggi in commercio non supportano il 5G. Questo vuol dire che il 4G, ancora per un bel po’, vale a dire almeno per qualche anno, continuerà ad essere disponibile. Quindi, il problema del non poterlo più utilizzare non pare da inquadrarsi in un orizzonte temporale limitato: occorre, al limite, “guardare un po’ più in là” per “scorgere” una simile possibilità.
Per quel tempo, forse, sarà già disponibile anche il 6G. Che presenterà altri problemi, anche se avrà una tecnologia diversa e non ancora del tutto definita: quindi, non se ne può ancora parlare con certezza.
La “chiusura” di Reti Telefoniche non più utilizzate è, comunque, abbastanza scontata: già ormai da diverso tempo Vodafone ha “spento” il segnale 3G: questo è accaduto con un processo graduale ma piuttosto veloce, dal 25 gennaio al 28 febbraio 2021, quindi ormai più di tre anni fa.
Anche Tim ha spento la rete 3G, anche se con un processo più lungo, che è andato dal 13 giugno al 15 ottobre 2022.
WindTre ha annunciato che lo farà entro il 2025. Iliad, invece, la Compagnia Telefonica più “recente” sul territorio italiano, che condivide parte della sua rete con WindTre (nelle zone dove non arriva la rete proprietaria di Iliad. La joint venture tra le due compagnie si chiama “Zefiro”), ha annunciato che lo farà, ma non ha ancora comunicato quando.
Tuttavia, ormai non esistevano più da diverso tempo terminali non abilitati al 4G: come detto all’inizio di questo articolo, il 4G ha avuto, fin dall’inizio, una diffusione molto più “capillare” del 5G: questo non in termini di copertura, come visto ottima, ma in termini di terminali non ancora abilitati al 5G. Visto, quindi, che il 5G non ha avuto questa diffusione “globale”, il tempo in cui il 4G verrà spento appare ancora lontano.
Durante quella Conferenza del 2017, di cui parlavo all’inizio, il relatore diceva che “avrebbero fatto apposta a sporcare il 4G per costringere a passare al 5G”. Credo che una simile affermazione sia, verosimilmente, eccessiva, anche se, lo ammetto, talvolta sono stato “costretto” a passare al 5G (un caso è il momento in cui sto scrivendo), in quanto alcune applicazioni del mio smartphone non funzionavano con il 4G. Questo, però, non è sufficiente per affermare che “davvero” ci sia una volontà di “costringere” al 5G. Anche se, inevitabilmente, è normale che le Tecnologie non più utilizzate, come appena visto, vengano lasciate andare, se non spente (l’abbiamo appena visto). Questo è assolutamente normale che accada. Ad esempio, nessuno oggi userebbe più la rete 2G: quindi è normale che questa Tecnologia venga “lasciata andare”: è nella natura delle cose.
Credo, però, che almeno per qualche anno, come dicevo, il 4G continuerà ad essere attivo, e a funzionare bene. Quindi, almeno per ora, si potrà continuare ad utilizzare.
Per il futuro non si sa: forse, avremo verosimilmente studi più chiari che confermeranno o negheranno la sicurezza della rete 5G Forse ci saranno nuove Tecnologie, che non daranno più origine a problemi di sicurezza (come dicevo, già il 5G attuale è più sicuro di quello degli albori, soprattutto quando era in fase di test). Come sempre, il divenire è un libro da scrivere.
E poi, l’evoluzione è un flusso continuo: probabilmente, Popoli più evoluti di noi, che sicuramente nell’Universo ci saranno (viste le dimensioni dell’universo mi sbilancio nel dire che è di fatto “impossibile” che non ci siano), usano sicuramente tecnologie completamente diverse dalle nostre, con principi completamente diversi, magari basate sull’”Entanglement Quantistico”, invece che sull’Elettromagnetismo: quest’ultimo, essendo legato ai limiti relativistici della Velocità della Luce (che è quella delle onde elettromagnetiche), non permetterebbe comunicazioni interstellari. In quel caso, i rischi dell’Elettromagnetismo, compreso, quello dell’innalzamento delle frequenze, non sarebbero presenti. Ce ne sarebbero degli altri, magari di tipologie oggi del tutto incognite? Non so: è ovviamente possibile, ma se ne parlerà, probabilmente, almeno tra decenni, se non addirittura tra secoli.
Il futuro quindi è aperto: per quanto riguarda il presente, che è quello in cui noi viviamo (il futuro è ancora solo ipotetico, ovviamente), utilizziamo conoscenza e consapevolezza per operare al meglio. Come visto, tutto si può fare, compreso utilizzare il 5G: basta, ovviamente, farlo con intelligenza.
Studi sul 5G e la sua (o meno) sicurezza:
Centro Nazionale per la Protezione dalle Radiazioni:
Progetto Sea Wave:
https://www.ilsole24ore.com/art/l-impatto-salute-5g-studio-europeo-valutarli-AEfcbryC
Parlamento Europeo (impatto del 5G sulla salute):
https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/STUD/2021/690012/EPRS_STU%282021%29690012_IT.pdf
Istituto superiore di Sanità: protezione dalle Radiazioni:
Associazione di Bioetica (spagnolo):
https://www.asociacionbioetica.com/
Organizzazione Mondiale della Sanità (Inglese): esposizione a campi elettromagnetici
https://www.who.int/health-topics/electromagnetic-fields#tab=tab_1
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