Di Elisa Stefanati
Quanti di noi faticano a dormire bene, portandosi la frenesia e le preoccupazioni della giornata sotto le coperte? In occasione della data del 15 Marzo giornata mondiale del sonno ne abbiamo parlato con gli esperti
Con la consulenza scientifica della Dr.ssa Roberta Lanza, Farmacista e Scientific Advisor, Schwabe Pharma Italia
La Giornata Mondiale del Sonno è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sonno per la salute e il benessere, e incoraggiare le persone a prendersi cura del proprio sonno. Con un sonno adeguato, si può migliorare la qualità della vita e prevenire problemi di salute a lungo termine.
Il messaggio principale che lancia la World Sleep Society, che promuove questo evento, è “Equità del Sonno per la Salute Globale”. Il sonno è essenziale per la salute, ma persistono differenze misurabili nella salute del sonno tra le popolazioni di tutto il mondo, creando ulteriori costi individuali e sociali e rafforzando le disuguaglianze nella salute. Le cause di tali differenze sono innumerevoli ma conoscibili: condizioni ambientali, strutture e storie sociali, relazioni comunitarie e interpersonali e convinzioni e comportamenti individuali.
I problemi di insonnia, non comprendono solo la difficoltà di addormentamento- spiega la dottoressa Roberta Lanza Farmacista e Scientific Advisor, Schwabe Pharma Italia-ma anche una vera e propria alterazione della qualità del sonno.
Proprio così, le difficoltà più rilevanti in tema sonno non coinvolgono solo la velocità di addormentamento, ma anche l’architettura del sonno, che spesso non è riposante come dovrebbe per la sua scarsa profondità. A volte siamo i primi a illuderci, decantando il fatto che ci bastano poche ore di sonno! Attenzione…il corpo si deve ristorare e per fare ciò necessita in media di almeno 7 ore di sonno. Come rimediare?
I falsi miti del sonno
Partiamo smascherando qualche falso mito e ricordando qualche regola, che ci permette di delineare l’etica del buon dormitore. Guardarela tv non concilia il sonno, anzi, le luci blu della tv e del telefono alterano la percezione sonno-veglia. Fare un pisolino al pomeriggio non compensa le ore perse di notte, all’opposto, il sonno è diverso e ciò ostacola l’addormentamento serale. Inoltre, un giaciglio caldo non favorisce il riposo: la temperatura ideale si aggira intorno ai 18 gradi. Infine, teniamo a mente come anche l’alimentazione abbia un ruolo fondamentale tra le cause dell’insonnia, sia in termini di orari sia per il cibo che assumiamo.
E se volessimo ricorrere a qualche rimedio?
L’ideale è combattere l’insonnia in modo che gli effetti collaterali non superino i benefici che possiamo ottenere. Alcuni farmaci aumentano la durata in termini di ore di sonno ma ne danneggiano la qualità causando spesso anche assuefazione e dipendenza.
Un’alternativa di efficacia comprovata dall’uso consolidato e dalle evidenze cliniche è data dai preparati botanici di grado farmaceutico contenuti nei farmaci vegetali. Gli estratti titolati e standardizzati di Valeriana officinalis WS®1014 E Melissa officinalis WS®1303 hanno dato evidenza di sicurezza ed efficacia nel curare proprio i “cattivi dormitori”. Gli estratti vegetali titolati e standardizzati di valeriana e melissa diventano un ottimo alleato, in quanto provvedono a facilitare l’addormentamento ma soprattutto ad aumentare la durata delle fasi del sonno profondo, contribuendo così ad un sonno di qualità. Primo elemento essenziale è la standardizzazione: solo somministrando sempre la stessa dose di estratto avremo infatti un’azione costante e ripetuta nel tempo. E il sonno è un meccanismo che richiede quanta più “regolarità” possibile! Nello specifico il fitocomplesso di valeriana svolge un’azione sedativa dimostrata in vitro e in vivo, riconducibile alla sua capacità di agire sugli stessi recettori dei farmaci di sintesi, i recettori GABA e dell’ADENOSINA. Il vantaggio rispetto alle terapie tradizionali è di non arrecare alcun fenomeno di dipendenza o rebound, così da non ridurre la vigilanza e le attività cognitive durante il giorno.
L’abbinamento con l’estratto di melissa ci permette di ottenere un effetto potenziante e sinergico sull’azione sedativa e contribuire ad una azione rilassante, antispasmodica e antiossidante.
E se l’insonnia è da stress?
Purtroppo, stress e insonnia sono legati l’uno all’altra in un circolo vizioso. Se lavoriamo su una delle due problematiche, ciò avrà effetti positivi anche sull’altra. Ricordiamo a questo proposito l’estratto di Rhodiola rosea che ha dimostrato un’azione importante nei confronti dello stress alleviandone i sintomi e agendo sugli ormoni che lo caratterizzano, come il cortisolo. Regolarizzando i livelli di questo ormone si riduce lo stato d’ansia e di nervosismo che posso indurre insonnia. Con qualche regola nello stile di vita e affidandoci alla natura possiamo combattere l’insonnia, senza farci sopraffare dai suoi effetti negativi.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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