Di Roberta Mochi
Oltre 13 regioni e più di 40 aziende sanitarie e ospedaliere si sono riunite il 4 Marzo a Roma presso la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere per presentare la sperimentazione e lavorare sui nuovi modelli di assistenza
Mons. Vincenzo Paglia: “FIASO è locomotiva di una rivoluzione che rimette al centro la persona”.
Tre aziende sanitarie della Regione Lazio: ASL Roma 1, ASL Roma 2 e Policlinico Tor Vergata, Asl Roma 5, sono le prime a lanciare sperimentazioni relative al DDL33 in materia di politiche per l’invecchiamento attivo, la promozione dell’autonomia, la prevenzione della fragilità, l’assistenza e la cura delle persone anziane anche non autosufficienti.
La presentazione è avvenuta oggi, presso il salone del Commendatore della ASL Roma 1, durate l’incontro del Gruppo di lavoro FIASO sull’assistenza agli anziani alla presenza di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute. Protagoniste 51 aziende, di cui ben 38 in sala, per confrontarsi e lavorare sui nuovi modelli di assistenza sociosanitaria della popolazione anziana.
Ad introdurre la mattinata, dopo i saluti da remoto del Presidente FIASO, Giovanni Migliore, Paolo Petralia, Direttore Generale ASL 4 Liguria e Vicepresidente Vicario FIASO che ha sottolineato “l’incontro di oggi è il primo segno concreto che FIASO è scesa in campo per costruire una risposta che parte da sperimentazioni già in atto nella Regione Lazio”. Il percorso era infatti partito un anno fa dall’Antico Ospedale San Gallicano a Roma dove FIASO – alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci – si era proposta di guidare Aziende Sanitarie e Ospedaliere nel solco della sperimentazione e promozione di politiche e modelli di servizi avanzati e innovativi capaci di costruire una visione di salute e sanità sostenibile, in grado di dare risposte di dignità a tutti i cittadini.
Il Commissario Straordinario ASL Roma1 e Coordinatore FIASO Lazio, Giuseppe Quintavalle, che ha espresso il bisogno di “camminare tutti nella stessa direzione e alla stessa velocità, alimentando le possibili sinergie in modo da realizzare una vera presa in cura. La varierà di interpretazioni che ci permette la Legge 33/2023 ha dato vita a tre sperimentazioni perfettamente cucite sui bisogni delle persone nei loro luoghi di vita”.
Presenti anche gli assessori Barbara Funari, Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Roma Capitale, e Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio. La Funari ha sottolineato che si tratta di “una occasione da non perdere, mettere gli anziani al centro della nostra Città. Abbiamo bisogno di nuovo impegno e di un nuovo modello. Roma Capitale aspettava da tempo di iniziare questo cammino, siamo pronti a mettere in campo le nostre risorse con un lavoro sinergico”. Dello stesso avviso Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio, che portando i saluti del Presidente Rocca ha commentato “si tratta di un lavoro complesso, conosciamo la nostra popolazione e sappiamo che per il 73% ha bisogno di prevalentemente di prevenzione, dobbiamo quindi concentrarci su quel 27% che ha bisogno di essere assistita con un PAI (Piano Assistenza Individuale). Le tre sperimentazioni della Regione Lazio vanno in questa direzione, si tratta di una vera integrazione socio-sanitaria”.
“Deve iniziare una nuova primavera della società, a partire da noi anziani – ha esordito Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute – Stiamo attraversando un momento delicatissimo ma abbiamo la responsabilità morale di far comprendere l’urgenza di quello che stiamo facendo perché se non riusciamo a realizzare una vecchiaia dignitosa, condanniamo anche il futuro delle generazioni successive. L’incontro che stiamo facendo oggi con FIASO è locomotiva di una rivoluzione che rimette al centro la persona. Ha un valore prospettico. Questa Legge è unica nella sua articolazione, è lungimirante e queste sperimentazioni chiariscono bene come la sostanza sia stata compresa prima ancora della Legge stessa. Possiamo invecchiare con speranza e bene”.
Prima della presentazione delle tre sperimentazioni il Prof. Leonardo Palombi, Presidente RAPH, Segretario Commissione per l’attuazione della riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana, Ministero della Salute, ha illustrato alcuni aspetti della Legge 33, in particolare analizzandone le parole chiave: fragilità, domiciliarità, non autosufficienza, integrazione, universale e coabitazione.
A prendere la parola poi, il Dott. Paolo Parente per la ASL Roma 1, che ha presentato “La Presa in carico clinico – assistenziale e nuovi modelli per home-care; la presa in carico socio –assistenziale e nuove piattaforme di integrazione e sussidarietà e la continuità ospedale territorio e riduzione inappropriatezza accessi in pronto soccorso”; la Dott.ssa Maria Franca Mulas con un progetto per identificare strumenti di programmazione orientati all’equità sociale e di genere, per ASL Roma 2 e Policlinico Tor Vergata e il progetto di ASL Roma 5 “Valutazione Multidimensionale della Fragilità e Presa in Carico Territoriale dei pazienti over 65” illustrato dal Dott. Franco Cortellessa.
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