Depressione, brutta bestia: Ne soffre il 5 % della popolazione mondiale

Depressione, brutta bestia: Ne soffre il 5 % della popolazione mondiale

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

«La depressione è una patologia psichiatrica piuttosto diffusa che può interessare tanto gli adulti – giovani e anziani – quanto i bambini. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la malattia depressiva non interessa solamente la sfera emotiva e l’umore del paziente, ma interessa anche il corpo, influenzando comportamenti e manifestandosi anche con sintomi fisici»¹.

Questo disagio, fortemente invalidante, coinvolgerebbe trasversalmente il 5% della popolazione mondiale.

«La depressione può manifestarsi sia in pazienti di sesso maschile che in pazienti di sesso femminile, tuttavia, si stima che la malattia tenda a colpire maggiormente quest’ultima categoria»¹.

Quando possiamo definirci depressi ?

«Occorre che 5 o più dei seguenti sintomi siano stati contemporaneamente presenti durante un periodo di 2 settimane e rappresentino un cambiamento rispetto al precedente livello di funzionamento; almeno uno dei sintomi dev’essere costituito da umore depresso o perdita di interesse o piacere»².

Quelli indicati dagli specialisti sono nove. Eccoli. 

  • Il primo è l’umore depresso (o anche solo irritabile per bambini e adolescenti) per la maggior parte della giornata con una forte ripetitività lungo la settimana (ovvero per diversi giorni).

¹ Fonte : https://www.my-personaltrainer.it/salute/sintomi-depressione.html

² Fonte : https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/neuroscienze/i-5-sintomi-della-depressione

  • Il secondo è la perdita di piacere o di interesse per le attività che svolgiamo (anche qui per la maggior parte di esse in giornata e per diversi giorni a settimana).
  • Il terzo sintomo è una perdita significativa o un aumento del proprio peso senza l’intervento di diete. Anche la quotidiana diminuzione o aumento di appetito possono essere importanti segnali d’allarme.
  • Il quarto è la persistenza di insonnia o, al contrario, di eccessiva sonnolenza.
  • Il quinto è uno stato di costante agitazione o di sproporzionato rallentamento psicomotorio oggettivamente verificabili (non la semplice impressione di essere “nevrastenici” o “intontiti”).
  • Il sesto è un estremo affaticamento costante e quotidiano.
  • Il settimo è la distimia, ovvero un sentimento di autosvalutazione (bassa autostima, grande insicurezza e sensazione d’inadeguatezza e d’inefficienza); anche qui, senza ragioni plausibili e per diversi giorni a settimana.
  • L’ottavo sintomo è l’incapacità di pensare, di concentrarsi, l’estrema indecisione.
  • Il nono sono i ricorrenti pensieri di morte, la progettazione di suicidio (con o senza “piano suicidario”) o il tentativo di togliersi la vita.

Nelle prossime settimane proveremo a esaminare meglio questo fenomeno. Scopriremo cosa evitare di dire a un depresso e le soluzioni che gli specialisti ci suggeriscono per «guarire dalla depressione». Già, perché – secondo gli esperti – guarire dalla depressione è possibile!

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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