Coppie in crisi: quando rien ne va plus.

Coppie in crisi: quando rien ne va plus.

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

Il disfunzionamento di coppia. Esistono dei segni incontrovertibili?

Discutere e litigare non sono sempre cattivo segno. Quando teniamo ad una cosa, mobilitiamo tutte le nostre energie per farla funzionare al meglio. Le incomprensioni, le divergenze se chiarite ed appianate in sani compromessi possono essere frutto di una buona intesa, capace di mobilizzare le dinamiche positive della diade.

È piuttosto l’indifferenza che dovrebbe allarmarci.

Ma allora, come sapere quando la nostra coppia è veramente in crisi? Secondo gli studiosi, esistono dei segni piuttosto chiari e precisi per indicarcelo.

Lo psicoterapeuta americano Jeffrey Bernstein ritiene che la nostra diade sia già al tramonto quando – con una sensazione di disagio – incominciamo ad interrogarci sul senso della nostra relazione sentendoci preda del timore di restare soli.

Per Anne-Marie Benoît, canadese e terapeuta in relazioni d’aiuto, la fine dell’intesa di coppia è caratterizzata da un sentimento di disconnessione dall’altro, una sensazione di aver fatto tutto il possibile per salvare il rapporto, accompagnata da una sensazione di sollievo in assenza del proprio compagno.

Esaminiamo insieme alcuni campanelli d’allarme che dovrebbero metterci in guardia sull’approssimarsi della fine di un amore. Ricordando che il diniego è probabilmente la cosa peggiore in quanto non migliora la situazione, ma la prolunga e ne aggrava il disagio. 

  • La deriva. Litigi snervanti, continue discussioni, sbotti brutali cadenzano e amareggiano la nostra vita di coppia? La sessualità è assente o totalmente priva di sensualità, complicità e tenerezza (quasi fosse ormai l’unico modo di stare insieme)? Intimità, empatia sono diventati estranei alla nostra diade? Un clima tossico, perennemente teso dove l’aggressività è diventata un’arma di offesa? E questo nonostante i nostri sforzi singoli o anche di coppia che sono di troppo breve durata prima che la solita solfa torni ad imporsi? Sempre le stesse accuse e recriminazioni che tornano a galla?
  • Frustrazione e infelicità. Ci abbiamo provato in tutti i modi a salvare la nostra relazione, ma non c’è stato nulla da fare! Ci sentiamo tristi e frustrati. Ma anche ansiosi e francamente esasperati. E arrabbiati con noi stessi che sciupiamo la nostra vita in questo rapporto che sentiamo ormai totalmente sterile.
  • Intolleranza. Il livello di tolleranza ha superato il limite massimo. Tutto in lui (o in lei) ci esaspera. La minima cosa diventa un pretesto per aggredirsi. La sua stessa presenza può diventarci insopportabile. Siamo ossessionati da un suo modo di fare, un aspetto della sua personalità o del suo fisico che ci esaspera. Non riusciamo a capire che cosa possa averci attratto facendocene innamorare. Realizziamo che la sua assenza è un sollievo, un momento gradevole.
  • Non c’è più nulla che vada bene. Certe coppie si dissolvono silenziosamente, in modo discreto, senza urla o conflitti. Tuttavia, si fa strada la chiara percezione che la propria relazione non è più soddisfacente, che l’intimità va scemando, che le proprie divergenze, spesso anche di valori, sono decisamente più numerose delle convergenze. Ci si può sentire estranei, quasi indifferenti. Questo anche se in apparenza la propria vita familiare resta stabile e perfino relativamente soddisfacente. L’intimità diviene inesistente e ciascuno sembra vivere per conto suo con le proprie abitudini e le proprie amicizie. Come un corpo senz’anima. Difficile da esprimere ciò che risentiamo in questi casi, ma presente e perfino palpabile. Tanto che molti tirano avanti in una vita di coppia che non c’è più.
  • Assenza di prospettive. Non riusciamo più ad immaginarci un futuro con questo partner. Viviamo alla giornata, per così dire. Demotivati, privi di desideri, di progetti comuni. Al contrario, ci può prendere il desiderio d’immaginarci in un radioso avvenire, ma da soli. Quasi un desiderio di sentirci restituiti a noi stessi, per poterci finalmente realizzare. O di immaginarci con un’altra persona, in un futuro migliore.
  • Rimpianto. Dimentichiamo i figli e quanto abbiamo costruito e focalizziamoci unicamente sul nostro partner. Lo sceglieremmo di nuovo? Se la risposta è negativa, è un segno ineluttabile che la dinamica della nostra coppia è esaurita. Proviamo a ripensare alle ragioni della nostra scelta: più esse saranno narcisistiche e superficiali (fisiche, materiali, il suo amore per noi…), più avremo la prova di aver costruito sulla sabbia.

La prossima settimana proveremo ad enucleare delle idee e dei suggerimenti per riparare e ricostruire relazioni sentimentali sinistrate. Tenendo conto che la genericità delle nostre trattazioni non può né intende sostituirsi alle sedute con Professionisti dell’Aiuto alla Persona a cui spesso è consigliato rivolgersi in siffatte situazioni. 

 

 

 

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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