Corpo delle mie brame…

Corpo delle mie brame…

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

“Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere.”
La frase è attribuita all’imprenditore e autore di best-seller Emanuel James Rohn (1930-2009).

Dopo la riflessione della scorsa settimana sul cervello, interroghiamoci sull’importanza del corpo. Un fisico che il mondo della comunicazione ci presenta come desiderabile, perfetto, surreale. Nell’unico intento di fare di noi dei consumatori. Spesso con la conseguenza di renderci critici, esigenti e perennemente insoddisfatti nei nostri confronti.

Il suggerimento che mi verrebbe da formulare è quello di cambiare il  modo di considerare il nostro corpo. Se è vero che pedagogia clinica, psicologia, sofrologia, kinesiologia, naturopatia e perfino psicoterapia ed ipnosi possono aiutarci, essendo la persona il miglior medico di se stesso, indicherò dei consigli utili a riequilibrare il nostro modo di rapportarci alla nostra corporeità. Da autodidatti.

  • Instaura una buona relazione col tuo corpo. Come precisa la citazione di Jim Rohn, il nostro fisico ci è stato dato alla nascita e ci accompagnerà per il resto della nostra vita. Farcene un buon amico, prendersene cura evitando relazioni conflittuali è senza dubbio cosa saggia. Questo ci proteggerà da reazioni psicosomatiche, risparmiandoci emozioni negative come il rifiuto del proprio corpo, la tristezza, la collera. In luogo di ispezionarne i minimi difetti, impegnamoci a ri-scoprirne l’armonia e le possibilità che ci offre. Facciamocene il nostro alleato. Evitiamo di applicargli i criteri di bellezza sponsorizzati da pubblicità e riviste in carta lucida. Sforziamoci di essere realisti e di non lasciarci condizionare da bellezze inesistenti o di facciata. Trascorriamo un po’ di tempo davanti allo specchio ed osserviamo il nostro corpo come un amico. Scopriamone gli aspetti positivi, le caratteristiche più simpatiche e intriganti. Focalizziamoci sulle sue qualità. Insomma, facciamo ciò che con un anglicismo di tendenza si definisce «body positive».
  • Valorizzalo. A seguito dell’esercizio precedente, valorizziamo gli aspetti positivi del nostro fisico. Se si tratta degli occhi, usiamo un velo di mascara; se sono le unghie, offriamole un trattamento capace di attirare lo sguardo e l’ammirazione altrui; per i capelli, scegliamo una pettinatura che li metta in risalto. I vestiti possono aiutarci a valorizzare le spalle o le gambe. Il “Body Positive” invita ad accogliere qualsiasi diversità: come per un fiore non ne critichiamo le foglie troppo grandi o i fiori troppo colorati, così per il corpo dobbiamo imparare a non giudicarlo comparandolo ad altri, ma per ciò che è nella sua unicità. Curandolo per quello che è – senza confronti – e incoraggiandolo al meglio delle sue proprie possibilità.
  • Ricorda che siamo tutti diversi. Capire ed accettare la diversità, perché – nonostante tv e riviste patinate, profili facebook e instagram – non esiste un ideale assoluto di bellezza! La bellezza corrisponde piuttosto ad uno stato mentale. Amare se stessi.
  • Prenditi cura di te. Quanto sopra non significa affatto – se ci fosse bisogno di precisarlo – trascurare il proprio corpo in una sorta di passiva rassegnazione! Al contrario, vuol dire adottare buone abitudini atte a valorizzarne e svilupparne le possibilità, ascoltandolo e coccolandolo. Stretching, rilassamento, yoga, ma anche appuntamenti dal parrucchiere, sedute di massaggio rilassante o linfodrenante favoriranno una buona relazione col nostro corpo. Diverse signore approdate nei miei studî mi hanno confidato di aver difficoltà a prendersi cura del proprio corpo… finchè non arriverà a corrispondere alle loro aspettative. Un atteggiamento che rischa d’instaurare un circolo vizioso, contrario a quello virtuoso che ci proponiamo in questo articolo. Evitiamoci per quanto possibile stress, fumo e superalcolici, ma concediamoci bagni rilassanti, periodiche pause in Spa (sauna, jacuzzi, hammam), automassaggi con prodotti agli oli essenziali, attività fisiche gradevoli e regolari. Non sottovalutando mai il ruolo di un’alimentazione sana ed equilibrata
  • Concediti un po’ di sport e movimento. Il movimento è importante per il nostro corpo… e per la nostra autostima. Già, perché l’immagine che abbiamo di noi stessi impatta corpo e psiche! Allora, smettiamo di fare sport perché non amiamo il nostro fisico e incominciamo a farne per la ragione opposta. Per curarlo e custodirlo al meglio. Offriamogli i benefici di riposo, movimento e sana alimentazione. Scegliamo un’attività, uno sport che ci piace, consono alla nostra natura e pratichiamolo con costanza e moderazione.
  • Visualizza e perdonati. Troviamo un posto calmo dove non saremo disturbati. Sediamoci e chiudiamo gli occhi. Facciamo qualche respiro profondo per scaricare la tensione, svuotarci la mente e concentrarci su noi stessi, sul “qui ed ora”. Visualizziamo un palloncino gonfiato ad elio del colore che vogliamo e immaginiamo di tenerlo tra le mani. Trasmettiamogli tutte le emozioni negative legate al corpo, quelle che ci ostacolano nella vita e nelle relazioni con gli altri. Liberandoci della negatività. Quando siamo pronti, lasciamolo volare via, lontano. Immaginiamolo partire sempre più in alto, al di sopra degli alberi, poi sempre più lontano, sopra i tetti… fino a scomparire. Noi siamo rimasti qui. Il palloncino della rabbia se n’è andato; ci sentiamo leggeri e sereni. Pronti a perdonarci. A fare la pace con noi stessi e col nostro corpo. A volerci bene. Un buon esercizio, da ripetere ogniqualvolta ne avvertiamo la necessità.
 

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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