Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso
Dicembre, torna la frenesia del Natale, tornano le lucine, i Babbi Natale di pannolenci che si arrampicano sui balconi di tutta Italia.
Tornano le previsioni di spesa degli italiani, che ogni anno confermano come una manciata di miliardi non si neghi mai se è spesa per fare un poco di baldoria tra Natale e Capodanno. Non la vuoi fare un po’ di festa, dopo tanta miseria? Non vuoi donare alla famiglia, al paese, alla città, alla nazione, un po’ di circolazione dell’economia, di quei risparmi tenuti sotto chiave nei forzieri di Cassa Depositi e Prestiti, almeno fino a che sarà possibile accedervi?
I dati di Confcommercio confermano: 8 miliardi è la spesa complessiva prevista per i regali di quest’anno, a cui vanno sommate le spese alimentari durante il periodo di riferimento.
https://www.confcommercio.it/-/consumi-natale-e-tredicesime
La voglia di spendere degli italiani è stata analizzata, come accade ogni anno, ed ecco il report 2022 di Confcommercio:
Insomma: è Natale e a Natale si può fare e pure dare di più. Soprattutto dare, dal momento che i prezzi di ogni cosa aumentano con il procedere dei giorni durante i periodi di festa. Si tratta di libertà o auto-dittatura determinata dalla necessità di sentirsi liberi in quanto capaci di spendere?
I contribuenti, evidentemente, pensano che lo Stato non conosca la composizione del risparmio nazionale, ed essendo mediamente poco interessati alla lettura dei report annuali, ritengono che della loro reale capacità economica si sappia poco o nulla.
Mi spiace dover comunicare loro che no, non basta dichiarare “Non si arriva a fine mese“! per confermare uno stato di precarietà economica. Può funzionare coi familiari, coi figli e coi nipoti, non con l’Agenzia delle Entrate e col sistema economico nazionale, per cui contano analisi, statistiche e report.
Leggeteli, almeno ogni tanto.
Prezzi e percentuali in aumento, anche dei positivi al Covid19
Aumenta un po’ tutto, si sa, e aumentano anche i numeri dei positivi al Covid19. Le percentuali delle persone ricoverate con o per Covid19, una diatriba politico-scientifica che toglie il riposo a milioni di contribuenti vax e no-vax, ma soprattutto, riattizza il fuocherello che sembrava quasi spento su un tema che ha visto tutti noi protagonisti: la pandemia. Quella più diffusa, prolungata, minacciosa, poderosa e chi più ne ha (di aggettivi) più ne metta.
Percentuali in salita, quotidiani che tornano a sciorinare bollettini sui ricoveri causati dal Covid – con o per poco importa – prezzi dei test casalinghi, anch’essi in netta risalita. E’ sufficiente paragonare su Amazon i prezzi attuali di un kit di 10 tamponi con le tariffe proposte circa un mese fa: il costo è, nella migliore delle ipotesi, quadruplicato.
Cresce anche la percentuale delle persone che, pur essendo tri-sottoposte a dosi di richiamo, al primo starnuto, all’elevarsi della temperatura corporea al di sopra dei 37,3…si lanciano nell’interpretazione della moderna, ormai perenne, versione della pandemia.
Il primo tampone risulta negativo? Non basta: il giorno successivo si deve tornare a testare. Negativo anche il secondo? Mhm…sicuramente non era stato fatto a dovere. Questi individui rappresentano il miglior esempio di come le misure preventive per la salute collettiva, quelle decise durante la pandemia, valgano zero soprattutto sugli elementi più ortodossi. Hanno cagionato maggiore e perenne insicurezza su chi dovrebbe sentirsi al sicuro proprio perché coperto da un vaccino.
Il sospetto che gli “untori” siano coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid è stampato tra le rughe della fronte. Non si tratta più di benefici scientifici quanto di rabbie represse che esplodono maggiormente in presenza di sintomatologie cliniche o positività al virus della discordia.
Mentre costoro si sottopongono al terzo o quarto tampone – ora negativo, ora positivo, forse per uno scherzo tecnico – chi ha evitato di sottoporsi alle dosi vaccinali circola in piena salute o comunque, senza contrarre forme più o meno violente di bronchiti, rialzi febbrili e dolori in ordine sparso.
Una patologia virulenta che ha sconfinato nella patologia psichiatrica: esistono le evidenze sociologiche e scientifiche, ma non se ne deve parlare forse perché “fa cafone”.
N.B. Esistono anche i paraculi, cioè quelli che essendo tri-dosati, anche in presenza di sintomi e tamponi positivi si spacciano per sani e negativi perché hanno ficcato loro in testa che in ogni caso, il farmaco ha donato loro il potere dell’invisibilità. Diffondono virus come se non ci fosse un domani, incuranti delle conseguenze, in quanto essi hanno assolto l’obbligo. Tzè!
La libertà di creare dittatura
Malgrado questo, malgrado le evidenze, malgrado il fatto di poter toccare con mano una realtà inconfutabile, queste persone continuano a dare il loro contributo al consolidamento di un sistema. Un sistema che non si basa sulle evidenze, sui fatti, sulle prove, bensì sulla percezione psichica di ciò che è reale. E’ un sistema di dittatura, di mancata libertà ma stavolta imposta a se stessi e che degenera nell’imposizione a tutto tondo, al di fuori di sé.
Ho toccato con mano questo tipo di dispercezione della realtà tornando, di recente, da un viaggio all’estero.
Una comitiva di persone quadri-vaccinate, una volta scese dalla nave si sono ritrovate aggredite da violenti sintomi riconducibili al Covid o a una brutta forma influenzale.
Si percepiva molto forte il loro sospetto che a diffondere il malanno potessero, anzi, dovessero evidentemente esser stati coloro che non si erano sottoposti alla vaccinazione.
Peccato che, prove alla mano – test negativi e mancanza di sintomi – i “biechi untori” abbiano, al massimo, emesso un paio di starnuti causati, più che altro, dalle correnti d’aria (evitando porte e finestre spalancate in pieno inverno) e dalle basse temperature nelle camere (anch’esse evitabili aumentando i gradi dell’impianto di riscaldamento) e nulla di più.
Se vi trovate intorno persone simili, fingetevi morti. Consiglio spassionato per non ritrovarvi immersi in inutili diatribe basate sul nulla. Nel corso della pandemia si sono divise coppie, distrutte famiglie, proceduto a divorzi sul tema Covid-vaccini. Utilizzate il metodo solo se siete fortemente interessati al divorzio, a non parlare più coi parenti o a litigare definitivamente con qualcuno che vi sta sulle scatole da sempre.
Overton Windows: missione compiuta
Per spiegare con chiarezza come sia possibile che milioni di adulti, persone che dovrebbero essere in grado di ragionare sui fatti e non sulle percezioni psichiche indotte, possano arrivare a (S)ragionare e a diffondere paure talmente forti da replicare se stesse all’infinito, fino a diventare patologia psichica, il 13 Novembre del 2022 fu pubblicato questo mio editoriale: la tecnica sviluppata da Overton è affascinante per gli effetti che riesce a produrre e invito alla lettura per capire meglio il suo funzionamento
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento