Turismo: un settore lavorativo che potrebbe essere bello per gli italiani se competenze e stipendi fossero incrementati

Turismo: un settore lavorativo che potrebbe essere bello per gli italiani se competenze e stipendi fossero incrementati

In vista dell’imminente appuntamento del 3 ottobre a Venezia del progetto di Manageritalia Veneto e Ciset “TURISMO: GIOVANI – IMPRESE – LAVORO, IL VENETO VERSO MILANO-CORTINA 2026” Manageritalia ha chiesto agli italiani cosa pensano del lavoro nel settore turismo.
Fare i turisti è molto bello, lavorare nel turismo un po’ meno. Così la pensano gli italiani secondo l’indagine di AstraRicerche per Manageritalia su un campione di 1.724 persone, rappresentativo degli italiani 18-64enni.

Quasi metà degli italiani (46,1%) pensa, infatti, che per molte persone che lavorano nel turismo sia solo un ripiego, in attesa di poter svolgere i lavori e le mansiono che preferiscono. Quasi 4 italiani su 5 che dicono che il settore del turismo potrebbe dare lavoro a molte più persone se fosse meglio gestito e più valorizzato (80,7%) nonché modernizzato e reso più innovativo, addirittura per il 78,9% potrebbe essere un settore interessante in cui lavorare.

“Gli italiani colgono nel segno, sottolineando l’obiettivo del nostro progetto quadriennale per dare al turismo più gestione manageriale, competenze, capacità sistemica e innovazione e così far crescere e decollare definitivamente un comparto fondamentale e strategico per l’economia” così commenta Lucio Fochesato, Presidente Manageritalia Veneto che prosegue: ”è interessante vedere come anche gli italiani da “fruitori di questi servizi” abbiano capito quanto sia importante e ci sia bisogno di più managerialità nella gestione del comparto e di come l’utilizzo delle competenze e delle nuove tecnologie e, quindi, migliori retribuzioni siano fondamentali per proporre servizi e un’offerta turistica di qualità, strano che istituzioni e molti operatori del settore”.
L’indagine fa emergere, inoltre, come il settore soffra di un’immagine un po’ sbiadita. Infatti, è diffusa l’idea per 3 italiani su 4 che lavorare nel turismo rappresenti un’ottima opportunità per molti giovani in cerca di primo lavoro e per i disoccupati (74,7%).

Di certo una concreta opportunità ma con qualche lato negativo, infatti lavorare nel turismo è considerato estremamente impegnativo e faticoso (72,5%) e i lavoratori risultano tropo spesso sottopagati pe per il 68,4% del campione.

Ecco che allora il 63,6% degli italiani dice che se fosse disoccupato e avesse necessità di lavorare potrebbe pensare di lavorare nel turismo per una o più stagioni (ma la percentuale non è superiore presso chi attualmente non lavora).

Insomma, basterebbe poco per far piacere agli italiani anche lavorare nel turismo, oltre che fare i turisti. Perché comunque già oggi si pensa che lavorarci sia in generale positivo e stimolante e ti metta in contatto con le persone e le bellezze del nostro paese (60,8%) e che si possa fare una grande carriera partendo dal basso e arrivando a posizioni di grande responsabilità e prestigio (54,1%).

Questo giudizio a luci e ombre sul lavoro nel turismo accomuna tutti gli italiani di ogni genere, grado e regione. Un po’ più positive sono le donne e le fasce d’età più avanzate. Mentre al Sud il lavorare nel turismo è vissuto con minore positività.
Fare del lavoro nel turismo un bell’impiego, piuttosto che un ripiego è uno degli obiettivi del progetto di Manageritalia Veneto e Ciset che il prossimo 3 ottobre si ritroverà a Venezia presso Scuola Grande di San Rocco alle 14,45 per dialogare sul tema TURISMO: l’evoluzione delle imprese e la sfida del capitale umano.

Un confronto tra manager, imprese turistiche e dell’accoglienza, istituzioni territoriali, mondo accademico e del lavoro per conoscere e comprendere le nuove tendenze e le complesse sfide di un comparto fondamentale per lo sviluppo del territorio e del Paese, il turismo.

“Turismo, Giovani, Imprese, Lavoro: il Veneto verso Milano-Cortina 2026” è un progetto di Manageritalia Veneto e CISET, in collaborazione con Confcommercio Veneto, Federalberghi Veneto e Confindustria Veneto, nato per stimolare istituzioni, scuola e operatori a riflettere sul futuro dei turismi in Veneto e sul valore del capitale umano nel settore turistico. L’iniziativa vuole contribuire a consolidare e professionalizzare il vasto mondo delle attività che si connettono al lavoro nel e per i differenti turismi attraverso la realizzazione di studi, ricerche, il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder, utilizzando un approccio partecipativo e la proposta di un frame basato su tre parole chiave: integrazione, trasversalità, managerializzazione.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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