Prontuario della Distensione – Autostima e distensione

Prontuario della Distensione – Autostima e distensione

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

L’autostima è, ricordiamolo¹, la consapevolezza di poter contare prima di tutto su noi stessi. Essa ci permette di conoscere i nostri limiti ed essere consapevoli delle nostre potenzialità. In Pedagogia Clinica® è la « Valutazione positiva delle proprie capacità. Esprime il grado di fiducia nel proprio valore e l’apprezzamento di sé stesso. […] condizione condizione psichica favorevole per un integrato sviluppo della personalità e per una reale emancipazione ».²

La nostra autostima può essere alta o bassa, stabile o instabile ed il suo stato influenza notevolmente i nostri pensieri, atteggiamenti, comportamenti che a loro vòlta la condizionano, in una sorta di circolo vizioso (o virtuoso, nel migliore dei casi).

Il giudizio su noi stessi che è sostanzialmente l’autostima viene altresì orientato da fattori esterni come l’opinione degli altri su di noi (meglio, dell’idea che ce ne facciamo noi).

Ad una riflessione più approfondita, risulta chiaro come la carenza di autostima incida de facto sulla capacità di “staccare la spina”. Pur non essendo l’unico fattore a condizionarla.

Un deficit di autostima induce la persona ad essere più ansiosa, più sensibile allo sguardo altrui sulle proprie competenze e capacità; a far prova di maggior precisione e perfino di pignoleria, a reagire con maggiore difficoltà e minor efficacia fronte agli imprevisti. Sviluppando la tendenza a privilegiare il conformismo per mimetizzarsi meglio!

Emozioni e sentimenti giocano un ruolo importante nella nostra autostima. Essa, se carente, aumenta la nostra sensazione di stress (alimentando dubbi sulle nostre possibilità) e finisce per inceppare realmente le nostre capacità ed attitudini. Il crederci incapaci di fare qualcosa ci impedisce di provarci, confermandoci di non esserne all’altezza e riducendo le nostre capacità di imparare a farlo!

Conoscere se stessi e le proprie effettive capacità, sperimentandosi con serena emulazione ci sarà prezioso per conoscere le nostre qualità e i nostri limiti. Questo sarà utilissimo per riposizionarci e reagire, ma soprattutto percepire diversamente la realtà. Se qualcuno ci apostrofa con un “idiota!”ci farà uno scarso effetto se sappiamo che non lo siamo. Ignorare o per lo meno non lasciarci scuotere dall’epiteto ricevuto ci sarà più agevole. Se invece la nostra opinione di noi stessi è dubbia o negativa, questo insulto avrà un riverbero particolarmente intenso. Una scarsa autostima ci rende più sensibili alle altrui considerazioni, dunque.

Potremmo allora evitare le relazioni sociali in cui ci sentiamo giudicati, ma questo limiterebbe drasticamente i nostri comportamenti, rischiando d’inceppare la nostra vita sociale. Potremmo – altra alternativa – conformarci al modello che ci sembra quello più adatto al gruppo di appartenenza, che però ci porterebbe ad annullarci, ignorando sistematicamente la nostra vera identità e i nostri bisogni. Inoltre, anche così non riusciremmo a capire veramente ciò che gli altri pensano di noi. Al contrario, potremmo sforzarci di essere semplicemente ciò che siamo, accettando quello che gli altri pensano di noi (in bene o in male) e sapendo che questo non dipende da noi, ma soprattutto da loro!

Sostanzialmente – e per conchiudere – che cos’è l’autostima? Forse, il semplice fatto di accettarci come siamo, senza tuttavia rassegnarcene. Riconoscendo i nostri limiti e operando con serena costanza al nostro progressivo miglioramento. E questa “definizione” dell’autostima non è in qualche modo anche la descrizione dello staccare la spina?

Il primo passo per la crescita interiore, l’evoluzione personale, è l’accettazione dei nostri limiti che rende inutile e perfino superfluo inventarsi strategie protettive e facciate con cui presentarsi agli altri. È un suggerimento passepartout che funziona con molte cose: la paura, ad esempio. Per non esserne vittima, la prima cosa è saperla riconoscere e accettare! 

Il secondo passo sarà il desiderio attivo di migliorarci con lucida serenità e santa pazienza!

¹ Riferimento alla pubblicazione in questa stessa rubrica dell’articolo «Il prontuario dell’autostima 1». Ricordiamo che ciò che viene pubblicato in questa rubrica è in esclusiva per “Gli Scomunicati” e non può essere riprodotto senza il consenso scritto dell’autore.

² G. Pesci, M. Mani, “Dizionario di Pedagogia Clinica”, Armando editore, Roma, 2022.

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