Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso
Alessia Pifferi ha chiesto nuovamente di cambiare avvocato difensore. Questa decisione ha fatto si che il processo subisse un rinvio.
La Pifferi è accusata dell’omicidio pluriaggravato della figlia Diana, la piccola di quasi 18 mesi che è morta di stenti dopo essere stata abbandonata dalla madre nel luglio 2022 per sei giorni e all’interno dell’appartamento al quartiere Ponte Lambro dove entrambe vivevano.
Il caso è particolarmente difficile e molto delicato.
La donna ha cambiato già due volte l’avvocato difensore: prima ha revocato il mandato all’avvocato Fausto Teti che era subentrato a Solange Marchignoli e Luca D’Auria. Poi è arrivata la nomina all’avvocato Alessia Pontenani.
Ma ecco arrivare un nuovo ripensamento, con la Pifferi che prova a tornare sui suoi passi e cerca di riottenere la tutela legale dell’avvocato Teti, che ha però deciso di rinunciare all’incarico.
Nel frattempo, si è saputo che era stato nominato dal tribunale l’avvocato Michele Miccoli, ma anch’egli ha rinunciato al mandato.
Questa vicenda, evidentemente, sta sviluppandosi non solo intorno alla ricerca di quanto avvenne nei 6 giorni in cui questa donna decise di uscire di casa lasciando la piccola Diana da sola a morire d’inedia. La perizia psichiatrica che era stata chiesta dall’avvocato Teti non è andata avanti proprio a causa del fatto che la Pifferi aveva deciso di cambiare difensore.
Tra un colpo di scena e l’altro, non si perda il ricordo di una bimba, Diana, che è l’unica vittima di qualcosa che andrà sicuramente scandagliato, ma che forse poteva essere evitato.
Se di disturbi del comportamento si tratta – la parola va data agli specialisti ovviamente – dobbiamo chiederci collettivamente perché, troppo spesso, familiari, amici e conoscenti non si rendono conto di certe anomalie comportamentali.
E’ anche questo, a mio parere, un motivo di riflessione profonda per tutti noi sull’epoca in cui ci sta capitando di vivere…
***Immagine di copertina: è un frame del seguente video su YouTube
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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