Di Roberta Mochi
Ospedale San Carlo di Nancy e l’ASL Roma 1 hanno accolto l’appello di Fratres: organizzata una giornata al mese per la raccolta di sangue da donatori. Primo appuntamento mercoledì 15 marzo c/o ingresso principale del San Carlo di Nancy
Mancano 50.000 donatori di sangue a Roma rispetto al fabbisogno della Città. 50mila persone che possono fare la differenza in una situazione di reale difficoltà: senza sangue non è possibile effettuare determinati interventi, una trasfusione può salvare una vita. 50mila persone sono moltissime ma se rapportate al numero di abitanti di Roma, queste corrispondono a circa solo il 2,5% della popolazione nella fascia d’età adatta alla donazione.
Ospedale San Carlo di Nancy, struttura di GVM Care & Research accreditata con il SSN, e l’ASL Roma 1 hanno accolto l’appello del Gruppo Fratres Roma ODV, che fa parte della consociazione nazionale opera da oltre 50 anni per informare e sensibilizzare verso l’importanza della donazione, organizzando una giornata al mese per la raccolta del sangue.
Primo appuntamento per la mattinata di mercoledì 15 marzo presso l’ingresso principale dell’Ospedale romano di GVM (via Aurelia 275, Roma), con accettazione dalle ore 7:30.
L’obiettivo è raccogliere sangue ma al contempo intercettare nuovi donatori e soprattutto far maturare una coscienza e sensibilizzare sull’importanza di questo gesto altruista.
A bordo dell’auto emoteca per i prelievi del sangue sarà presente personale altamente qualificato composto da membri della squadra sanitaria dell’ASL Roma 1 (uno dei 3 centri romani per la raccolta, validazione e distribuzione sangue): si tratta degli specialisti della Medicina Trasfusionale (SIMT e centro produzione emocomponenti Ospedale San Filippo Neri).
È possibile donare per le persone maggiorenni, fino ai 70 anni di età (per le specifiche si rimanda al sito fratres.it). Un uomo può donare ogni 90 giorni, quindi fino a 4 volte all’anno, mentre una donna in età fertile può donare al massimo 2 volte all’anno (con un intervallo di almeno 90gg tra una donazione e l’altra). E per quanto riguarda la dieta da seguire prima di donare si raccomanda: la sera prima effettuare un pasto normale, senza eccessi, evitando cibi fritti o eccessivamente grassi; al risveglio assumere caffè, tè, succo di frutta e mangiare un paio di fette biscottate con marmellata o miele (ma senza burro!); due ore prima della donazione si può mangiare un frutto (mela, arancia, banana); sono assolutamente proibiti cibi solidi, grassi, latte, burro, derivati del latte).
Gli step della donazione sono semplici e guidati da personale medico esperto, che pone grande attenzione alla salvaguardia del donatore:
1. Controllo iniziale: vengono misurate temperatura, pressione arteriosa ed emoglobina; il donatore deve compilare inoltre un questionario per raccogliere informazioni utili a verificare rapidamente tutti i requisiti necessari alla donazione.
2. Colloquio con il medico: vengono lette le risposte al questionario compilato e verificati i risultati dei controlli iniziali.
3. Donazione: il donatore che ha ottenuto il via libera si sposta nella zona poltrone dove gli operatori sanitari eseguono il prelievo.
4. Refertazione: infine si ritirano i documenti che attestano la donazione avvenuta.
A proposito di donazioni di sangue, non tutti sanno che: i dipendenti che donano hanno diritto ad un giorno di riposo retribuito; una donazione consente di raccogliere quasi mezzo litro di sangue (450ml) che corrisponde ad una sacca per trasfusione; per ogni intervento è necessario che vi sia la disponibilità di almeno una sacca di sangue del gruppo sanguigno del paziente (il numero di sacche dipende dalla tipologia di intervento, che possono essere anche oltre 10 per gli interventi a cuore aperto).
Per prenotare la propria donazione: e-mail a info@fratres-roma.it o sms al 351 8560901.
È necessario presentare il Tesserino Sanitario o CF e un documento di riconoscimento valido o, per gli stranieri, il passaporto con visto.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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