Appello Ai politici di ogni ordine e grado: affacciatevi sul mondo reale

Appello Ai politici di ogni ordine e grado: affacciatevi sul mondo reale

Di Grognard

Consiglio ai politici “veri” di destra, di sinistra e di centro. Breve digressione: per “veri” intendo non primedonne di partiti e movimenti e neppure marionette d’interessi lobbistici nazionali o transnazionali. E, ovviamente, tantomeno mediocri opportunisti in cerca di privilegi.

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Al posto di voler rifare il mondo tra pandemìe, vaccini e guerre nucleari o pensare di “salvare il pianeta”, considerate per un attimo i cittadini, l’uomo della strada, la gente comune. L’elettore medio.

Affacciatevi al mondo reale. Sporgetevi sulla vita. E attivate infine quei cambiamenti capaci di migliorare realmente la nostra quotidianità. Riforme per cui basterebbero due righe in sottocommissione!

Uscendo da paradossi ed assurde contraddizioni che rivoltano le persone perbene, contribuenti – non dimentichiamolo, non solo dei vostri lauti stipendi e privilegi, ma di quei servizi sociali – sempre meno pubblici – che da decenni state picconando.

Qualche esempio tra i tanti? Uno, su una vicenda tutta personale. Mia madre, ultranovantenne e disabile al 100% con gravità e in fase terminale a causa di un ictus è residente a Torino. Ella, tuttavia, non essendo più in grado di badare a se stessa, ha affittato un modesto alloggetto a Cuneo, nei pressi dei famigliari.  Vi ha eletto domicilio da oltre cinque anni ed è regolarmente seguita da un medico di base.

Da circa un anno e soprattutto attualmente, necessita di ausili come una sedia a rotelle e un letto ortopedico con materasso antidecubito. Ne ha diritto, e l’ufficio protesica dovrebbe fornirglieli. Tuttavia ciò le è impedito da una normativa della “civilissima” regione Piemonte. Dovrebbe andare a prenderseli a Torino, dove ha ancora la residenza, e non a Cuneo dove vive, soffre, ha il suo medico ed è immobilizzata con assistenza h24! Dove ha perfino la “residenza temporanea”. Nulla! Stessa regione, stesso paese, ma niente da fare.

Peccato che le tasse continuino ad esserle trattenute dallo stesso sistema che la costringe a provvedere a proprie spese! Ma questo ai politici che hanno in mano le sorti del paese non è forse neppur noto.

Altro esempio, più ordinario questa volta. La seduta del fisioterapista che paghiamo e che ci rilascia regolare fattura, è automaticamente trasmessa e registrata – in tempo reale – all’ufficio delle entrate. Che dunque ha traccia concreta delle nostre spese sanitarie, farmaceutiche, etc. Eppure, per ottenere il rimborso (sempre parziale) sul 730, il cittadino deve richiederlo espressamente, spesso avvalendosi di costosi commercialisti ed allegando tutte le ricevute che ne comprovino i pagamenti!

Nel caso di bonifico bancario poi, non basta la copia della richiesta inoltrata alla banca, ma si deve allegare la documentazione dell’effettivo versamento per il servizio usufruito. Altrimenti la richiesta viene respinta (da coloro che posseggono già – a portata di un semplice click – tutte le prove necessarie). Al danno, insomma, anche la beffa.

Allora, cari “politicastri”, rifletteteci.

Mi fermo qui perché ululare alla luna non è mai stato il mio forte. Ma se ad ululare fossimo in tanti forse qualcosa cambierebbe.

Grognard

Invitiamo i nostri lettori a condividere con la Redazione altre surreali esperienze personali capaci di attirare l’attenzione dei poteri pubblici sul quotidiano calvario di milioni di cittadini onesti e “mazziati” da normative contraddittorie e insensate. La nostra testata non mancherà di fornire la dovuta visibilità a questi disagi. 

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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