Breve prontuario sulla manipolazione (Quarta parte)

Breve prontuario sulla manipolazione (Quarta parte)

Rubrica a cura del dottor Claudio Rao

  • Affermiamoci. Un metodo efficace per liberarsi dai manipolatori  è l’affermazione di sè. Questi infatti tendono ad utilizzare la nostra propensione a far piacere all’altro, la nostra disponibilità, la naturale tendenza a non mettere qualcuno in difficoltà (a nostre spese!). Non esitate a rispondere con un diniego se la richiesta contrasta con i vostri bisogni o se non vi sentite rispettati. Ricordatevi che solo voi siete in grado di ascoltare e rispondere adeguatamente alle vostre esigenze!
  •  Non temiamo di cambiare opinione. Tendiamo tutti ad essere coerenti, a restare fedeli alle prime decisioni prese. Questo può portarci ad acquisti di cose diverse da quelle desiderate o a compiere azioni che non sempre vorremmo fare. La domanda da porci è:« Indipendentemente da tutto e da tutti, io cosa desidero veramente? ». Solo gli idioti non cambiano mai opinione.
  • “Verba volant, scripta manent”. Se abbiamo un dubbio sulle intenzioni del nostro interlocutore, non esitamo a mettere le cose per iscritto o a chiedergli di specificarci le cose su Whats app o per e-mail. Magari nascondendoci dietro una presunta memoria labile o precisando di essere subissati di cose da fare: « Abbi pazienza, mandami una mail così sarò sicuro di ricordarmelo ». Oppure, inviamogli noi stessi un messaggio in cui gli riformuliamo esattamente ciò che ci ha detto o richiesto.
  • Patti chiari, amicizia lunga. Un princìpio della manipolazione è quello della reciprocità. Se qualcuno ci fà un favore, poi si aspetta che noi glielo rendiamo. Molti tuttavia abusano di questo princìpio richiedendo in cambio un favore ben più grande di quello che hanno reso. Allora, patti chiari… Non esitate a precisare sùbito ciò che voi proponete in cambio del favore che richiedete, in modo da saldare immediatamente i conti!
  • Occhio alle proposte… di riserva! Spesso il negoziatore, per rendere la sua proposta (commerciale o meno) più attraente, ne sfodera due, facendo in modo che la prima non sia molto convincente, in modo da orientarci abilmente verso al seconda. Restate in campana e chiedetevi: « Se non avessi avuto la prima proposta, avrei accettato la seconda? ».
  • Esprimiamo ciò che proviamo. La passività è la migliore arma dei manipolatori. L’inerzia degli altri permette loro di agire indisturbati. Se vi sentite manipolati, evitate di scegliere il silenzio per “vedere prima che cosa succede”. Al contrario, esprimete apertamente il vostro vissuto: «Mi sento a disagio in questa situazione, vorrei poterci riflettere ancora un po’».
  • L’incoerenza. Riuscire ad individuare gli atteggiamenti incoerenti dei nostri interlocutori può essere uno strumento prezioso per difenderci dai tentativi di manipolazione. Il corpo non mente. Gesti e posture possono essere dissonanti rispetto ai discorsi e alle parole. E queste incoerenze, messe in evidenza dal “linguaggio del corpo” possono essere illuminanti. Se, per esempio, la persona ci assicura di essere sincera ma il corpo manifesta tensione (eccessiva rigidità) o chiusura (incrocio di gambe, braccia o dita), vale la pena di indagare!
  • Basta sensi di colpa. Se siete una persona sensibile, che tende a sentirsi in colpa facilmente, allora siete facile preda dei manipolatori che giocano sul ricatto affettivo. Essi, infatti, sono maestri nell’attribuire sempre la responsabilità agli altri. Tuttavia, ricordiamoci che non siamo responsabili di tutto ciò che accade al mondo! Non solo ma, ammesso e non concesso che lo fossimo, accettare passivamente tutto ciò che gli altri ci propongono non ci permetterà di riscattare le nostre mancanze.
  • Basta col vittimismo. Altro atteggiamento sbagliato è quello di pensare che siamo particolarmente sfortunati e che tutto ciò che ci succede non dipende da noi. Sostanzialmente è l’inverso della colpevolizzazione, ma anche questa tendenza apre la porta ai manipolatori! Essi prediligono le vittime volontarie. Relegandovi al ruolo che voi stessi vi siete assegnati, potranno agevolmente raggiungere i proprî fini.
  • Domande chiuse. Per domande chiuse intendo quelle alle quali è possibile rispondere unicamente con un o un no. Le raccomando, perchè i manipolatori tendono a preferire l’ambiguità di un forse, di un può darsi, di un vedremo. Costringerli a uscire all’aperto, a fornire risposte chiare, a prendere posizione è una buona tecnica. Formulate chiaramente la domanda e pretendete una risposta chiara. Senza cedimenti.
  • Mantenere i rapporti con le persone importanti. Una delle tecniche dei seduttori, dei manipolatori senza scrupoli è quella di isolarci, allontanandoci dalle persone care, dagli amici che potrebbero metterci in guardia su di loro. È cosa nota nelle sètte, dove “i prescelti” vengono allontanati dalla famiglia e dagli amici, isolandoli e rendendoli così più fragili. Ricordiamoci che i nostri amici e i nostri familiari costituiscono le mura difensive contro i predatori!
  • Sorprendeteli! I manipolatori detestano le sorprese. Preferiscono le persone abitudinarie perchè questo le rende più prevedibili e facili da controllare. Se avete dei sospetti (il marito infedele, il principale che vi froda, il collaboratore che mente sulle proprie competenze, etc.) inceppate il meccanismo con un gesto semplice e inatteso. Rientrate prima dal lavoro, passate in ufficio da vostro marito per pranzare con lui, fate delle verifiche impreviste sui conti della ditta, cambiate le vostre abitudini e i vostri orari!

(¹) Ciò che viene pubblicato in questa raccolta “Pillole”, in esclusiva per “Gli Scomunicati”, non può essere riprodotto senza il consenso scritto dell’autore.

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