SullaStradaDelVino INCONTRA Nebbiolo nel Cuore alla IX edizione a Roma – 14-15 gennaio presso il Grand Hotel Palatino

SullaStradaDelVino INCONTRA Nebbiolo nel Cuore alla IX edizione a Roma – 14-15 gennaio presso il Grand Hotel Palatino

Rubrica a cura di della giornalista Susanna Schivardi e del sommelier di Massimo Casali

Si è svolta da poco la nona edizione dell’evento romano Nebbiolo nel Cuore, presso una sala del Grand Hotel Palatino per ospitare una grande affluenza di amanti del vino. Ormai collaudatissimo quest’anno non si è smentita l’organizzazione dell’agenzia Riserva Grande, con attenzione dedicata ai vari aspetti del Nebbiolo, raccontati magnificamente nelle masterclass e con la presenza dei produttori ai banchi di assaggio, dove davvero si è potuto spaziare ampiamente in tutte le zone di elezione di questo vitigno, principe tra quelli a bacca rossa: dal Barolo al Barbaresco, il Roero, Gattinara, Ghemme, Boca e Lessona, Bramaterra e Fara, Sizzano e Valli Ossolane, Colline Novaresi e Coste della Sesia, Valle d’Aosta e Valtellina, Monferrato, Carema, Canavese, e tutte le altre microrealtà sparse.

Che soddisfazione entrare e vedere una così grande presenza, specialmente nella giornata di domenica 15 gennaio, quando abbiamo con enorme piacere partecipato ad una delle masterclass “Le zone e i terroirs del Roero. Orizzontale di Roero D.O.C.G.”, a cura di Marco Cum e i produttori presenti. Dieci calici non sono tanti ma la degustazione si preannuncia intensa. Di Cascina Goregn degustiamo il Roero Rosso Profumo di Viola 2020, un profumo eccezionale, nomen omen, per un tannino equilibrato; passiamo a Cantina Careglio con Roero docg 2016, fruttato dal retrogusto ampio; Roberto Battaglino ci presenta il Roero Riserva Colla docg 2016, classico profumo di sottobosco per un finale persistente.

Cascina Lanzarotti e il Roero Riserva Carlinot 2016, bouquet ricco e fruttato con leggeri sentori di vaniglia. Con Cascina Monpissan di Antonio Gallino abbiamo fatto una bella chiacchierata e diamo la mano ad un sensazionale Roero Riserva Karma docg 2016, da un terreno sabbioso di media collina un rosso non carico e brillante, note succose di lampone e fragole di bosco, la bocca importante e nel complesso equilibrato. Giacomo Barbero ci propone il Roero Riserva Valmaggiore docg 2017, che porta con sé la menzione geografica aggiuntiva di Valmaggiore comune di Vezza d’Alba, marmellata e spezie ben bilanciati dalla freschezza, il finale lungo con tannini delicati.

Incontriamo un caro amico, Cristiano Repellino di Bric Castelvej, che ci regala un assaggio di Roero Riserva Panera Alta docg 2016, in una elegante Albeisa che non manchiamo mai di apprezzare, che dire del terreno calcareo-argilloso e una vinificazione in botte grande e tonneau che conferisce un profumo immediato di frutti rossi, toni speziati, una struttura in bocca di cacao che pian piano incontra la potenza dei tannini per prolungarsi in un piacere gustativo persistente.

Carlo Casetta con Roero docg 2019, al naso sentori di viola e cannella, al gusto note fruttate e spezie alternate ad una moderata acidità che sgrassa il palato, raffinato il tannino sul finale. Il Roero Riserva Morinaldo, docg 2017 di Carlo Costa unisce potenza ed eleganza del Nebbiolo, il tannino elegante lo rende perfetto per un lungo invecchiamento. Terminiamo con Filippo Gallino e il Roero Riserva Sorano 2015 che ci regala sentori intensi di graffite, pepe, chiodi di garofano, caldo e sapido e un tannino ben presente. Il tempo saprà fare il suo lavoro con questo vino. Non abbiamo seguito alla lettera la sequenza degli assaggi, lo sottolineiamo per correttezza, ma li abbiamo elencati in base alla lista inviataci dall’ufficio stampa.

Per facilitare la consultazione e la lettura riportiamo i vini degustati:

Roero Rosso Profumo Viola 2020. Cascina Goregn

Roero docg 2016. Cantina Careglio

Roero Riserva Colla docg 2016. Battaglino Roberto

Roero Riserva Carlinot 2016. Cascina Lanzarotti

Roero Riserva Karma docg 2016. Cascina Monpissan

Roero Riserva Valmaggiore docg 2017. Giacomo Barbero

Roero Riserva Panera Alta docg 2016. Bric Castelvej

Roero docg 2019. Casetta Carlo

Roero Riserva Morinaldo docg 2017. Mario Costa

Roero Riserva Sorano 2015. Filippo Gallino

I vini del Roero si esprimono con una purezza e una verticalità sorprendenti, al confine tra le province di Asti e Torino, il Roero si estende su una zona collinare che tocca Langhe e Monferrato, un paesaggio disegnato da valli profonde e versanti scoscesi, non omettiamo di dire che dal 2014 il territorio Langhe-Roero e Monferrato è stato dichiarato parte della World Heritage List dell’Unesco. Un’evoluzione del terreno attraverso ere geologiche importanti ha portato alla composizione tipica di strati alternati di sabbie, argille e calcare, in presenza di un fiume che ha in parte determinato le caratteristiche della zona, il Tanaro.

Il successo dell’evento ha evidenziato la crescente curiosità nei winelover di approfondire le singole varietà attraverso tante interpretazioni quante sono le aziende che producono, ciascuna peculiare, perché ricordiamo che tanto fanno terreno e uve, e in questo il Nebbiolo è un gran maestro nel dimostrarlo, ma tanto contribuisce la mano dell’uomo, la perspicacia e lo studio che ogni vino necessita per rendersi protagonista di quello che definiamo terroir, quindi un insieme di caratteristiche entro i limiti delle quali la varietà trova le sue condizioni migliori per realizzarsi.

Un ringraziamento come sempre va a Saula Giusto per l’invito.

DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO

Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

Lascia un commento

Your email address will not be published.