L’inquietante fascino del male

L’inquietante fascino del male

Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

Il genere umano è naturalmente attratto dal Male, non ci sono dubbi. Malgrado a parole si sentano spesso considerazioni di sdegno di fronte alle azioni peggiori, in cuor loro gli umani subiscono questo tipo di attrazione. Sindrome di Stoccolma? Non proprio, in quanto il genere umano a cui mi riferisco non è affascinata da un persecutore, bensì dalla persecuzione, che per sua natura si nasconde dietro migliaia di maschere.

Se il Bene detenesse la maggioranza sul pianeta Terra, toccheremmo con mano gli esiti di questo trionfo. Almeno periodicamente, intendo. Invece…

Gli illuminati ci parlano di una perenne lotta tra il Bene e il Male, che in questo particolare periodo storico starebbe toccando il culmine. Sarà, ma se così fosse, potremmo quindi dire che la partita è stata vinta dal Dio delle Tenebre? Giungeremo a un risultato e quando? Soprattutto, come?

Il libero arbitrio, questo sconosciuto

Anche i credenti ignorano, spesso, il significato di “libero arbitrio”. Dio ci ha creati. Bene, ne siamo lieti e ringraziamo. Ma attenzione: ci ha donato il libero arbitrio. Cosa diamine significa? È presto detto. I tuoi pensieri e le tue azioni, non sono gestite da Dio. Non funziona che qualsiasi cosa accade su questa Terra tu non ci azzecchi nulla ma sei pronto a puntare l’indice contro Dio.

I bambini del Terzo mondo muoiono di fame, nel mondo ci sono le guerre, i diritti degli esseri umani non esistono più”! La risposta più frequente a queste orride situazioni è in realtà una domanda, sempre la stessa: “Perché Dio fa accadere queste cose”?

Dio? E che ci azzecca, povero Cristo?

Ogni essere umano è fornito di intelletto, grazie a Dio o a chi vi pare. L’intelletto serve a generare pensieri, idee e azioni. Diventando adulti, questo enorme tesoro è nelle nostre mani. Sta a noi saperlo utilizzare, tutelare e agire sotto al suo impulso.

Tranquilli, non sto dicendo che le guerre e le carestie siano colpa vostra, ma non sono colpa di Dio. Se una schiera di esseri umani comanda su quella più folta e se questa maggioranza di umani non generano pensieri e azioni atti ad arrestare il flusso delle sciagure contro l’umanità, è colpa di Dio o della mancata attivazione del libero arbitrio?…

Abbasso la resilienza

Si dice che il male che si subisce rafforzi il carattere. Si dice anche che la capacità di resistenza agli urti – la resilienza – porti benefici agli esseri umani, portandoli a sostenere ogni fatica, ogni persecuzione, ogni sofferenza.

Avete per caso firmato per entrare a far parte del corpo del Marines? Se la risposta è “No”, spiegatemi il motivo per cui dovreste andar fieri di restare dritti pur subendo potenti randellate sulla schiena. Chi è lo stratega che vi ha ficcato in testa che “Farcela nonostante tutto” sia una figata?

Intendiamoci: un conto è quel tipo di carattere che è capace di assimilare nella maniera migliore i rovesci della vita, quelli che tutti subiamo prima o poi, tra malattie, incidenti, perdita delle persone care… Un altro conto è quando si parla di resilienza come soluzione agli sfasci apportati dai sistemi governativi.

Ti tolgo i diritti civili. Sii resiliente. Ti cancello il futuro. Sii resiliente. Ti nego le cure col SSN. Sii resiliente. Ma nemmeno per sogno! Gli abusi di potere non possono essere ripagati con la resilienza, non scherziamo. Non a caso, però, la resilienza è entrata a far parte del sistema nazionale dopo l’avvio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.  A controllarlo è il MISE, neonominato Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le batoste, invece, ci arrivano da tutte le parti…

Lasciamo che la resilienza resti confinata all’interno del settore ingegneristico e vedrete che le cose andranno meglio. Preferisco che siano i materiali a resistere estremamente, non gli esseri umani.

Vita di merda e comfort zone

A furia di correre sempre più velocemente, l’umanità ha perso il senso della comfort zone, quel posto immaginario in cui ognuno di noi trova serenità e ricarica mentale e spirituale. La comfort zone oggi corrisponde spesso alla vita di merda che ci si è abituati a vivere.

Fare un passo oltre la vita di merda appare disagevole per gli abitudinari: vuoi che si possa fare uno sforzo per verificare che oltre alla merda possa esistere una luce? Anzi, una vita senza merda? Per carità! Questo timore reverenziale nei confronti della scoperta del Bene, o di un eventuale beneficio reale, “dimostra in maniera lampante l’esistenza di Dio” (semi cit. De Gregori) e chiarisce il significato di libero arbitrio.

Per chi non crede, dimostra che se ti piace vivere nella merda magari non te ne accorgi, ma stai vivendo di merda.

Manipolazione e libertà

Hai il sospetto di essere vittima di manipolazione? Lo sei senza saperlo, è confermato e non è un’opinione personale. La manipolazione non suona alla tua porta, non chiede permesso, non ti invia una mail prima di abbracciare la tua mente. Accade perché esistono esperti che sanno come farla accadere.

Non parlo di manipolazioni di tipo privato, quelle messe in atto da persone non del tutto a posto con la testa, che per un preteso possesso della tua esistenza sono in grado di rovinartela.

Mi riferisco ai grandi schemi manipolatori, quelli che passano attraverso le strategie modello Finestre di Overton, che ho descritto in questo mio recente editoriale: (cliccare sul link rosso per accedere) “Le finestre di Overton – Come imparare a chiuderle per non congelare il cervello“.

Qui la versione in formato .pdf:

Non servono chissà quali esperti e grandi organizzazioni per manipolare te e qualche miliardo di tuoi simili. La ricetta è semplice: prendi molta paura, aggiungi abbondante emergenza, spolvera il tutto con una buona dose di politica e…voilà: il piatto è servito.

P.S. se ti spaventi con difficoltà, non corri a nasconderti nell’armadio se il tuo piede penzola fuori dal letto e nel buio intravedi “il mostro” e non lasci che a condurre la tua esistenza sia la politica, sei salvo. Forse.

Auguri

Ci troviamo a cavallo tra il Natale e l’avvento del nuovo anno. Siamo quindi giunti al momento degli auguri, che sono piacevoli e doverosi nei confronti di chi mi segue con tanto impegno e interesse, ma sopratutto, nei confronti di chi rappresenta l’essenza della mia professione: i lettori.

L’augurio principale è che tutti si resti in salute e per molti anni, visto che senza di essa non si portano avanti progetti e sogni. Auguro anche lo sviluppo della capacità di vivere in una dimensione diversa da quella imposta: può piovere, diluviare, tuonare, può tremare la terra e alzarsi il mare ma ricordate che non esiste cattivo tempo, solo cattivo equipaggiamento.

Un abbraccio virtuale a tutti.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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