Di Alessia Piccioni
Anche per il 2022, i dati ISTAT, sebbene ancora provvisori, indicano un ulteriore calo delle nascite in Italia. Nel 2021 i nuovi nati erano stati 4.643 in meno rispetto al 2020 (-1,1%), e quest’anno la contrazione sarebbe ancora maggiore, con 6 mila nascite in meno rispetto all’anno precedente.
Dal 2008, anno dello scoppio della grande crisi economica mondiale, il calo delle nascite è addirittura del 30,6%, e ancora oggi facciamo fatica ad invertire il trend.
Secondo il MOIGE – Movimento Italiano Genitori, senza interventi mirati a sostegno delle famiglie, non possiamo aspettarci dati positivi, poiché nello scenario odierno le famiglie faticano a sostenere spese che diventano sempre maggiori.
“La discriminazione fiscale che grava da decenni sui genitori, ha prodotto questi devastanti numeri sulla natalità, che nei fatti bloccano il futuro dell’Italia. – Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE – Per cambiare le cose non sono bastati neanche i genitori immigrati, che non hanno dato quella spinta alla natalità che alcuni si aspettavano. Solo una politica fiscale che eviti di tassare il costo per la gestione e la crescita dei minori a carico potrà ridare slancio ad una primavera della Natalità”.
Secondo i dati di Bankitalia, un figlio minore “costa” ai genitori circa 640 euro al mese, circa un quarto del reddito medio delle famiglie, ma spesso la percentuale incide in misura anche maggiore. Considerando che questa spesa va poi a sommarsi a quella di bollette, affitto o mutuo, generi alimentari e di prima necessità, appare subito evidente la grande sofferenza economica che oggi devono affrontare le famiglie in Italia. Anche per questo, il numero medio di figli per donna si ferma a 1,25 (nel triennio 2008-2010 era 1,44).
“Se vogliamo aumentare la natalità, dobbiamo fare in modo che le famiglie abbiano una maggior tranquillità e sicurezza economica nell’affrontare una nuova nascita. Dobbiamo sostenere i genitori in questo percorso, che non è solo una grande gioia per la loro famiglia, ma un investimento per tutta la società. Come già avviene in Francia da decenni, dove grazie al quoziente familiare, che prevede scaglioni fiscali diversi per chi ha più figli a carico, sono riusciti ad invertire il trend negativo. Fin quando non rimuoveremo il tappo della discriminazione fiscale che tassa i genitori per le spese sui figli, i numeri delle denatalità saranno ancora sempre peggiori, fino ad arrivare a chiederci per chi stiamo preparando l’Italia del futuro” conclude Affinita.
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento