La vicenda inizia il 2 agosto ma è salita alla ribalta delle cronache solo in questi giorni. In diverse regioni italiane si è diffuso il batterio della listeria presente in alcuni lotti di wurstel da carne avicola di Agricola Tre Valli.
I prodotti, secondo le autorità sanitarie, sono stati consumati crudi e sono all’origine del focolaio di Listeria monocytogenes ceppo ST 155, come si legge sul Fatto alimentare.
In agosto si segnalavano due morti e 29 casi accertati soprattutto tra Lombardia ed Emilia Romagna, ma le indagini non avevano ancora individuato l’origine del focolaio. Nelle settimane successive, le autorità sono riuscite a risalire ai lotti contaminati, e intanto il bilancio dei morti è salito a sei, mentre i casi sono 61 in nove regioni.
I wurstel prodotti dalla veronese Agricola Tre Valli sono stati venduti con diversi marchi, tra cui Wudy Aia, e come private label di Eurospin e Lidl.
Dopo un’ispezione nello stabilimento dell’azienda, è scattato il ritiro precauzionale di alcuni lotti e il ministero ha pubblicato un comunicato il 23 settembre, in cui informa dell’esistenza del focolaio e sottolinea la correlazione tra alcuni casi clinici e il ceppo ST 155: i wurstel potrebbero essere contaminati, quindi devono essere consumati solo dopo accurata cottura. Agricola Tre Valli, in un comunicato, nega che si possano correlare i casi di decesso dovuti a listeriosi e i würstel dell’azienda.
“La società cooperativa ha attivato una procedura di ritiro volontario di concerto con le Autorita? Competenti con relativo comunicato informativo sul corretto utilizzo dell’alimento esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico”.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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