Australia – Studio in atto sugli effetti del Cannabidiolo contro l’ansia

Australia – Studio in atto sugli effetti del Cannabidiolo contro l’ansia

Di Julie Kern

Il CBD, o cannabidiolo, è una sostanza derivata dalla cannabis. Uno studio australiano testa i suoi effetti terapeutici sugli attacchi di ansia. L’inizio di una storia scientifica già promettente.

Un piccolo studio pilota condotto da Orygen, un centro medico australiano specializzato in salute mentale giovanile, mostra risultati promettenti sull’effetto del CBD nell’alleviare gli attacchi di ansia nei pazienti per i quali i trattamenti convenzionali non funzionano.
“Vediamo che sempre più giovani adulti soffrono di ansia, è una forma di malattia mentale nei giovani e abbiamo urgente bisogno di innovazione terapeutica”, spiega il professor Patrick McGorry e direttore esecutivo di Orygen. Il cannabidiolo è un’opzione promettente che sembra sicura ed efficace. Abbiamo bisogno della ricerca scientifica per confermarlo ed esplorarne l’interesse”.

Il gruppo di volontari era composto da 31 adolescenti e giovani adulti, di età compresa tra 12 e 25 anni, a cui era stato diagnosticato un disturbo d’ansia e che non potevano essere trattati con terapie cognitivo-comportamentali. Hanno preso una capsula di CBD da 200 mg al giorno per la prima settimana, poi una capsula da 400 mg per le settimane successive. Coloro che non vedevano alcun beneficio potevano assumere dosi fino a un massimo di 800 mg. Il trattamento è durato 12 settimane durante le quali i partecipanti hanno potuto partecipare anche a terapie cognitivo comportamentali. Alla fine di questo programma, i partecipanti hanno riferito che il loro attacco d’ansia era del 42,6% meno grave.

“Il nostro studio pilota conclude che il cannabidiolo non solo aiuta a ridurre i sintomi dell’ansia, ma è anche ben tollerato: gli effetti collaterali più comuni erano lieve affaticamento e sensazione di sedazione, ma sono comparsi quando le dosi sono state aumentate e sono scomparse nel giro di pochi giorni. Non abbiamo riscontrato effetti collaterali come ideazione suicidaria, irritabilità e problemi del sonno, che sono comuni nelle persone che assumono SSRI (inibitori della ricaptazione della serotonina)”, commenta il professor Patrick McGorry.

Placebo o effetto terapeutico?

Sebbene i risultati siano incoraggianti, non sono sufficienti per confermare l’effetto positivo del CBD sull’ansia. In effetti, la struttura di questo piccolo studio aperto, ovvero medici e pazienti sapevano rispettivamente che stavano somministrando e ricevendo CBD, non consente di distinguere tra un effetto reale del CBD e l’effetto placebo. I medici di Orygen hanno già annunciato che intendono avviare una sperimentazione in doppio cieco su un gruppo di 200-250 giovani adulti nella speranza che confermi l’effetto terapeutico del CBD sull’ansia.

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