Inchiesta – Italia: ogni anno si registrano migliaia di morti premature ma la causa non è la pandemia

Inchiesta – Italia: ogni anno si registrano migliaia di morti premature ma la causa non è la pandemia

Inchiesta del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

L’immagine seguente è uno screenshot della prima pagina dell’edizione di Il Messaggero online del 30 Luglio 2022:

So bene che ogni giorno e in tutte le parti del mondo, molte persone muoiono precocemente a causa di incidenti, omicidi, malori improvvisi, conflitti, epidemie

Ciò su cui desidero far riflettere è una tensione palpabile, una sorta di stress sociale che sta mietendo molte più vittime rispetto alle percentuali medie annuali.

Leggete sull’immagine che ho inserito anche le cause di morte: malore, un commerciante ucciso a martellate, un morto che si è schiantato perché sfrecciava a 300 Kmh sul GRA, un ragazzo che è morto folgorato da un cancello elettrico, un minore che muore dopo essersi lanciato da uno scivolo in un parco acquatico…

Sono tutti casi di morte per violenza, per motivi che scaturiscono da difetti impiantistici o per scarso senso del pericolo, che palesano come l’umanità estingua buona parte di essa per le motivazioni più disparate.

Per motivi professionali studio molto spesso dati e statistiche. Concentriamoci per un attimo sui dati relativi ai decessi che si registrano solo in Italia ogni anno: invito il lettore a prendere visione dell’analisi Istat che fa emergere molte informazioni utili relative al periodo 2011/2020: sarà sufficiente cliccare sul seguente collegamento per accedere alla sezione dedicata a questi dati Decessi e cause di morte 2011/2020

I morti per cause legate al lavoro sono circa 1.000 l’anno, quelli per incidenti stradali circa 4.500. Più avanti renderò pubblico l’enorme numero di altri decessi prematuri, che si potrebbero evitare, ma…

Quanto si spende ogni anno in Italia per la sicurezza sulle strade, sul lavoro, per il controllo sulle strade contro la delinquenza?

Vi offro uno strumento molto utile, gratuito e online, sviluppato da Copernichiani: si accede cliccando sul seguente link Spese previste per le azioni previste nel budget dello Stato.

Per scoprire la spesa dello Stato prevista per un determinato settore, basta scrivere nella casella che appare in alto, digitando per esempio Sicurezza e cliccare sul pulsante di invio per ottenere, sul cerchio che appare in mezzo alla pagina, i cerchietti relativi ai finanziamenti inseriti nella Legge di Bilancio…scoprirete cose molto interessanti.

Morti premature a causa dell’inquinamento ma si continua a parlare solo di Terra e cambiamenti climatici

Passiamo ora a un altro tema che resta però collegato a quello centrale: la corsa alla salvaguardia del pianeta e per rallentare i cambiamenti climatici.

Perché si corre ORA? Semplice: perché in passato si è fatto poco o nulla, a livello mondiale, per rispettare questa palla su cui viviamo e che chiamiamo Terra. Non solo, spesso sono proprio le nazioni più inquinanti al mondo a sbattersene del clima e dell’ambiente, lo fanno e basta, e se ne fottono dei protocolli internazionali, come quello reso pubblico a Kyoto (e da cui prende il nome) che fu reso noto al mondo l’11 Dicembre del 1997.

Il documento è, di fatto, un trattato internazionale in materia ambientale e traccia le linee guida utili a salvaguardia del clima e dei cambiamenti climatici. Secondo la prima stesura, si doveva arrivare, entro il 2012, a mettere in atto il primo pacchetto di misure individuate come salvifiche. Macchè: proprio nel 2012 fu deciso di procrastinare tutto al 2020.

Il protocollo di Kyoto si basa sulla premessa che, a monte dei cambiamenti climatici, vi sia quasi esclusivamente la mano dell’uomo e che il surriscaldamento globale dipenda dalle azioni umane e dalle emissioni di CO2, metano, ossido di azoto, esafluoro di zolfo, perfluorocarburi e idrofluorocarburi. Secondo le previsioni contenute nel documento, i paesi industrializzati dovrebbero ridurre le emissioni di questi gas del 5%.

Ecco la classifica attuale dei paesi al mondo che inquinano di più…

Classifica dei Paesi più inquinanti

Nel 2020, le emissioni globali di CO2 nell’atmosfera hanno raggiunto i 32 miliardi di tonnellate di CO2, un record che probabilmente sarà rapidamente superato poiché le traiettorie previste non prevedono alcuna diminuzione.

Sono quindi i paesi più popolosi e industrializzati che appaiono in cima alla classifica dei paesi più inquinanti del mondo. I tre maggiori emettitori di CO2 sono:

  • Cina: con 9,9 miliardi di tonnellate di CO2 emesse, in gran parte dovute all’esportazione di beni di consumo e alla forte dipendenza dal carbone;
  • Stati Uniti: con 4,5 miliardi di tonnellate di CO2 emesse;
  • India: con 2,3 miliardi di tonnellate di CO2 emesse.
  • Germania: è il Paese europeo che emette più CO2 a causa della sua forte dipendenza dal carbone. Di conseguenza, ¼ delle emissioni di CO2 dell’Unione Europea provengono dalla Germania. La Francia si salva dalla classifica grazie all’energia nucleare, che è la principale fonte energetica del Paese. Inoltre, la Francia emette non emette carbonio.

Per leggere tutta l’analisi si può accedere dal seguente collegamento: Classifica dei paesi che inquinano di più al mondo nel 2022.

La domanda da porsi, per tornare al tema centrale è: perché nessuno mai accenna alle conseguenze sulla salute umana relative alle emissioni selvagge di questi componenti dannosi?

Fa più effetto parlare della fine del pianeta Terra rispetto alla fine di una larga fetta di umanità? Sapete quanti decessi prematuri, ogni anno a livello mondiale, sono legati proprio all’inquinamento industriale o causato dalle emissioni dei mezzi in circolazione?

9 milioni

Sapete quanti morti si registrano, ogni anno, solo in italia per le stesse cause? (i dati sono relativi al 2021)

65.000

Aggiungo un altro elemento: l’Italia è il paese che registra ogni anno il maggior numero di morti precoci a causa dell’inquinamento.

Per avere una panoramica esaustiva dei dati realtivi ai decessi per inquinamento, si può visitare questa pagina della piattaforma web dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: Morti premature attribuibili all’inquinamento atmosferico.

Questo è invece il documento realizzato e pubblicato dall’OMS nel 2021 sulle

Linee guida globali dell’OMS sulla qualità dell’aria. Particolato (PM2,5 e PM10), ozono, biossido di azoto, anidride solforosa e monossido di carbonio.

Morti premature a causa di malasanità

Passiamo ora a un argomento che tocca tutti noi, ma di cui si parla assai poco: i morti per malasanità.

Sapete quanti sono i decessi che si registrano ogni anno in Italia a causa di errori medici, ritardi nelle terapie, mancanza di farmaci negli ospedali, superficialità da parte del personale sanitario ma anche dai costanti tagli al comparto sanitario?

45.000

E’ bene registrare nella mente questi dati, dal momento che ogni morto prematuramente a causa di malasanità vale per quattro: un conto è morire perché non c’è più nulla da fare dopo mille tentativi, un altro conto è il decesso causato da incuria.

Ogni essere umano, di qualsiasi genere ed età, che abbia perso la vita prematuramente a causa della mala gestione e tutela della sua salute, vale 4 decessi prematuri.

Quadruplicate quindi 45.000

Infezioni ospedaliere: in Italia 11.000 morti l’anno

Ogni anno in Italia perdono precocemente la vita circa 11.000 pazienti ricoverati in ospedale. Le cause: la scarsa preparazione del personale sanitario, la superficialità e quindi, la malasanità.

Non è accettabile che un essere umano si rechi presso una struttura ospedaliera per curare un malanno e ne esca dentro una bara a causa di un viruso o di un batterio ospedaliero. Eppure accade, da anni accade e non ci sono i sintomi, da parte della politica nazionale, che facciano capire quanto siano davvero interessati alla salute pubblica.

Sono interessati solo all’inoculazione di massa di farmaci sperimentali per osservare se essi siano davvero utili a minimizzare i sintomi della malattia Covid-19, ma si è appreso che così non sembra, eppure continuano con le campagne vaccinali e anche con la ripresa delle trasmissioni televisive attraverso le quali opinionisti di ogni genere urlano ai cittadini: “VACCINATEVI”!

Fa nulla se ogni anno muoiono 11.000 cittadini, contribuenti ed elettori italiiani per disinteresse da parte delle istituzioni, del governo e del sistema sanitario nazionale.

Mia mamma morì per lo stesso motivo, otto anni fa: batterio ospedaliero. Nulla da fare, aggredì il suo organismo e se lo mangiò in 22 giorni di coma farmacologico, tracheotomia e…morte. Il primario mi disse: “Che vuole fare dottoressa, è un problema irrisolvibile“.

La risposta di chi se ne fotte della morte precoce di una mamma, la mia, la tua, la vostra…non la sua.

Ecco cosa è stato pubblicato il 29 Novembre del 2021 sul sito della Federazione Nazionale Ordine professioni infermieristiche: Infezioni ospedaliere, censimento ANIPIO-FNOPI: 11mila morti/anno. Nel 2050 saranno 450mila. Le soluzioni

Si sono mai sentiti schiamazzi in TV o sui giornali in merito a queste morti premature? La stampa nazionale lo fa quasi mai.

Io me ne occupo da diversi anni, ma sono fondamentalmente una giornalista investigativa, quel tipo di giornalismo che il mio settore professionale ha dimenticato di consacrare come missione al servizio dei cittadini…

Beatrice Lorenzin e gli esami diagnostici negati. Quando la sanità è insana…

Nel 2014 a capo della sanità italiana ci siamo ritrovati con Beatrice Lorenzin. Ho narrato diverse cose, a livello giornalistico, all’epoca. Ho anche scritto ed è stato pubblicato un mio libro-inchiesta sul tema dei vaccini: Vaccini, se sei informato puoi scegliere.

Fu lei a firmare la riforma vaccinale e fu sempre lei a volare negli USA per accettare l’incarico di “Italia capofila delle strategie vaccinali a livello mondiale”. Per leggere la notizia, è sufficiente cliccare sulla frase in rosso e accedere direttamente al sito dell’AIFA dove ancora troneggia l’informazione.

Oppure potete scaricare la pagina in formato .pdf cliccando il link seguente:

La Riforma Lorenzin pose le basi, anche tragiche sotto alcuni aspetti, per una Sanità che obbliga ma non è detto che si impegni a curare.

Spiego meglio e con alcuni esempi concreti.

Il lettore è al corrente del fatto che ancora oggi, se un genitore decide di non vaccinare un figlio, si espone al rischio di sospensione della potestà genitoriale? Pensare che questa norma sia stata messa da parte è uno degli errori tipici di chi si convince che certe cose non esistano in quanto non se ne parla.

Quello di seguito è il documento originale della Riforma Lorenzin: Legge 31 Luglio 2017 N° 119. Se si preferisce leggere il documento in formato .pdf:

Ed ecco il link alla sezione della piattaforma web del Ministero della Salute, con tanto di foto di Beatrice Lorenzin impegnata nella posa di ministro del dicastero, che contiene la sintesi della riforma: Vaccinazioni, testo del decreto legge e guida alle nuove disposizioni.

Ebbene: sul testo della Legge si legge ancora oggi come un genitore possa ritrovarsi con la sospensione della potestà genitoriale se non dovesse procedere con le vaccinazioni obbligatorie.

Non a caso, l’8 Agosto del 2020 venne pubblicata questa notizia: Beatrice Lorenzin ha applaudito la sentenza di un giudice, questa: “Non vaccina il figlio, perde la patria potestà in Trentino. Lorenzin: i figli non sono proprietà dei genitori, sentenza esemplare”.

Sempre nel caso si preferisse scaricare sul proprio PC la versione integrale in formato .PDF di questa notizia:

Tagli costanti alla Sanità: la prova che la politica nazionale non è interessata alla salute dei cittadini

Perché parlo della Lorenzin? Perché oltre ad aver firmato la riforma vaccinale, ha approvato anche i tagli al comparto sanitario relativi agli esami diagnostici. Avete presente quando un medico vi dice: “Non posso segnarle un’altra TAC o un’altra Risonanza Magnetica” perché quest’anno ne ha già fatta una“? O, in presenza di certe patologie che necessitano di cure e di terapie particolari, ci si sente rispondere la medesima cosa?

Per RISPARMIARE sui costi della sanità, zac! Ecco arrivare il colpo di cesoia, che si abbatte sulla salute e sulla vita dei cittadini. Andare a pagamento per molti è impossibile. Quante persone sono morte nel corso degli anni a causa di questo tipo di risparmi decisi ai tempi della Lorenzin?

Non lo sapremo mai…

Eppure, la Lorenzin ancora oggi si erge come paladina della salute collettiva, in special modo dall’esplosione della pandemia e delle conseguenti campagne vaccinali.

Al link seguente si può accedere a uno degli articoli che all’epoca fecero emergere gli sfasci provocati dai tagli operati dalla Lorenzin: “Medici aggrediti per la norma taglia-esami. Ma la legge resta ferma”.

Le industrie farmaceutiche non sono organizzazioni umanitarie no-profit

A proposito: trovo interessante far emergere una grande verità, che non è certo una novità, sugli introiti delle industrie farmaceutiche che ovviamente guadagnano – sarebbe assurdo pensare il contrario – sulla vendita di farmaci e vaccini.

E’ boom dei titoli in Borsa per i vaccini contro il vaiolo delle scimmie.

Chi ha la convinzione che le industrie farmaceutiche siano organizzazioni umanitarie protese alla salvezza del genere umano e che facciano tutto per la gloria, ha evidenti problemi di comprensione della realtà: se foste proprietari di un’impresa regalereste i vostri guadagni? Oppure regalereste i prodotti che producete?

Però è bene – in questo periodo storico – conoscere il grande fermento che è stato generato, anche a livello finanziario, sul settore dei vaccini.

Ecco un articolo molto interessante: Il vaccino del vaiolo è un successo: i numeri sorridono alle Biotech

“Le organizzazioni sanitarie contribuiscono al riscaldamento globale” (…)

A fronte delle “misure a sostegno del comparto sanitario”, che a ben guardare sono tagli costanti ai finanziamenti che sostengono semmai il comparto – e non è nemmeno vero – ma non la salute e la sicurezza dei cittadini (se tagli e limiti l’accesso alle cure, stai salvando il comparto e le casse dello Stato, non i cittadini) fa venire i brividi leggere articoli come quello che mi è capitato giorni fa: secondo uno studio “una risonanza magnetica inquina come 500mila km in auto” e quindi la salute contribuisce al riscaldamento globale.

Tra i sostenitori di questo tema, Guido Giustetto, componente della Commissione “Salute e ambiente” e del Comitato Centrale della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che ha di recente affermato: “Il sistema salute, il sistema delle organizzazioni sanitarie contribuisce, in una parte che non è proprio piccola, al riscaldamento globale. Alcuni studi calcolano questo valore intorno al 4 – 4,5 per cento. Quindi l’insieme delle nostre attività genera anch’esso un aumento delle temperature“. Di seguito un articolo che ne parla:

Che vogliamo fare, quindi, cancelliamo le organizzazioni sanitarie? Eliminiamo ogni tipo di cura, tranne l’inoculazione di farmaci sperimentali? Ci mettiamo a letto in attesa di morte prematura per non rischiare di impattare negativamente sull’ambiente nel caso in cui avessimo necessità di sottoporci a una TAC o a una risonanza magnetica?

Una sola cosa è palese: le azioni contro gli esseri umani. Che in special modo nel nostro paese non sono più nemmeno tenute nascoste, come facevano un tempo.

Con la scusa delle emergenze costanti, tra pandemia, conflitti in atto e senso di paura e di precarietà inoculati agli esseri umani con la forza, è stato spalancato un portone: quello dell’autoritarismo, che tutto toglie, nega e impone.

In Italia si muore, in tanti e precocemente ogni giorno. Ma la ragione principale non è la circolazione di un virus, uno tra i tanti, denominato SarsCov2…

Giuramento di Ippocrate versione antica e moderna

Molti citano il Giuramento di Ippocrate, ma quante sono le persone che conoscono il suo contenuto?

Ecco il documento che contiene la versione antica e quella moderna, che è stata riformata il 13 Giugno 2014:

E’ interessante osservare alcuni punti della nuova versione…per comprendere meglio cosa intendo, consiglio la lettura di questo articolo scritto dal Dottor C. Isimbaldi a margine della versione precedente a quella attuale, che era quella redatta nel 2006:

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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