Italia: niente di buono (e di nuovo) all’orizzonte

Italia: niente di buono (e di nuovo) all’orizzonte

Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

Sarò sintetica. Un po’ a causa del caldo torrido (è estate e non è la prima a presentarsi in maniera ferocemente calda) un po’ perché dai e dai, ci si stanca di approfondire temi e punti fondamentali di un sistema paese, che evidentemente piace al popolo che lo abita.

Ciò che sta accadendo in questo periodo non lo trovo aberrante e nemmeno imprevisto. Sarà perché su certi temi lavoro da tanti anni, li studio, li analizzo e ve li rendo di facile comprensione…

Accedo ai social, prioritariamente su Twitter, per analizzare i sentimenti della gente, cosa pensano, quali sono i timori, le speranze ma anche le tendenze e le opinioni su politica, società e mode.

Ebbene: in molti, in queste ore, festeggiano la “dipartita” di Mario Draghi. Non c’è niente da fare, chi non segue gli accadimenti, non solo non può comprendere davvero cosa accade: non è poi in grado di comportarsi e di farsi un’idea basata sui fatti concreti.

Cosa costoro festeggino non è dato sapere. Draghi fu chiamato a gestire un’Italia già sull’orlo del default e non certo a causa della pandemia. Semmai, è vero che le misure varate in Italia dopo l’esplosione della pandemia hanno concorso a distruggere metodicamente la classe media, cosa che vi spiego ormai da anni attraverso i tanti articoli sul tema che ho scritto e sono stati pubblicati.

Comprendo la difficoltà del cittadino comune a destreggiarsi tra la vita quotidiana sempre più stressante e veloce, tra le troppe misure fiscali, economiche e politiche che persino chi come me ci lavora, spesso, si ritrova coi capelli dritti in testa, figurarsi chi non sa nemmeno di cosa si parli quando il tema centrale sono decreti legge, fisco, economia e tutto il resto…

Draghi va via e quindi, per molti, ora ci attende un ottimo futuro (o almeno lo sperano). Riflettere è un obbligo per tutti: se Draghi andrà a presiedere la NATO o la BCE, sono due delle opzioni possibili, come pensate che possa essere “Uscito dalla vita dei cittadini italiani”? lo sapete solo voi.

Dov’eri tu, mentre i diritti civili in Italia venivano cancellati?

Oggi, però, devo dire ciò che penso: dove si trovava ogni singolo cittadino italiano mentre i diritti civili in questo paese venivano cancellati metodicamente? Non mi riferisco al biennio pandemico bensì ai decenni precedenti.

Senza fare salti a ritroso di troppi anni, soffermetevi al periodo storico in cui l’Italia ebbe come premier Matteo Renzi. Come ricorderete, arrivò a margine di quello che apparve a molti come la “messa di requiem politica di Berlusconi“. Certo, troppo complesso comprendere che le uscite di scena dei politici radicati in Italia deve essere presentata al popolo in maniera esplosiva, drammatica, teatrale.

In molti stappaste bottiglie di spumante. Troppo in fretta e presi com’eravate a smaltire la sbronza, non vi accorgeste in tempo utile che Renzi, si lui, quello che la sera prima in TV a Porta a Porta condotto da Bruno Vespa dichiarò la famosa frase: “Quando un leader politico viene condannato con sentenza passata in giudicato, game over” riferendosi a Berlusconi, aveva solo preso il testimone.

Effetto scenico e popolare assicurato.

Il patto del Nazareno non ti ha insegnato nulla…

Renzi aveva già stretto l’ormai famoso, ma a quanto pare dimenticato da tutti, “Patto del Nazareno” proprio con lui, con Silvio Berlusconi. Questo patto conteneva esattamente le misure che Berlusconi propagandava ormai da anni di voler varare, come la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, perché ovviamente strizzava l’occhio e stringeva la mano a Confindustria. Ma se avesse siglato lui quella misura, tutti in quel periodo storico avreste chiesto la testa del Cavaliere…

Così, ecco il giovane Renzi intestarsi misure contro la popolazione, con una capacità strategica senza pari. Liberi tutti e Berlusconi potè uscire di scena, ma solo per un po’…

Invece…vuoi che il popolo italiano possa chiedere la rimozione di un premier giovane, toscano e simpatico – rammento ancora le battute di adulti italiani dichiarare “Che carini, sono così giovani“! riferendosi a Renzi o alla ammiratissima Maria Elena Boschi?

Pensate che persino il mio vecchio amico e collega Vittorio Feltri le dedicò le seguenti parole all’interno di un suo libro intitolato “Buoni e cattivi”: “E’ una gnocca da urlo, l’unica al mondo le cui labbra quando sono socchiuse formino al centro un piccolo spiraglio a forma di cuoricino: neanche la Barbie ci riesce”. Orrore allo stato puro. Posso voler bene a Vittorio ma non svendo la mia onestà intellettuale e lui è il primo a saperlo. Si sa che Vittorio è appassionato collezionista di belle donne, ma quell’endorsemente a me fece davvero accapponare la pelle perché sapevo come sarebbe stato metabolizzato dai cittadini italiani.

La situazione attuale? Non esiste una situazione attuale…

Troppo spesso sento, o leggo, frasi di questo tipo: “Andando avanti di questo passo, dove andremo a finire“? Dove diamine volete andare a finire peggio di dove siamo finiti? Anche questo è uno dei misteri irrisolti, che aggiungerò alla lista, come il gettone per il carrello al supermercato…

Come ho già ribadito più volte in questi anni, nulla accade per caso, almeno in politica. Sono semmai i cittadini a ritenere che tutto ciò che capita contro la popolazione sia esclusivamente dovuto all’incapacità, all’inefficienza, alla superficialità di chi governa questo paese.

Falso. Nulla di più sbagliato.

Questo paese era già messo male, lo confermano i dati annuali sul debito pubblico all’interno del quale, è bene che lo sappiate, finisce un po’ di tutto, compresi i fallimenti e quindi i debiti degli enti pubblici e un mucchio di altre cosette.

Errori, corruzione, denaro pubblico dilapidato, nessuna misura di consolidamento del territorio, normative scritte coi piedi storti, procedure d’infrazione causate dal fatto che da noi le direttive europee vengono costantemente disattese. Non dimentichiamo l’enorme debito pubblico che ormai cresce anche a causa del fatto che invece di bilanciare si sfora costantemente e non ci sono mai centinaia di miliardi che bastino, altro che Recovery Plan, aiuti europei, PNNR

A tutto ciò, va abbinata l’incapacità tutta italiana di approfondire davvero i temi centrali per ogni singolo cittadino, che vanta di essere un giorno virologo il giorno appresso statista e quello seguente esperto di politica internazionale, senza capirne un fico secco.

Elezioni politiche 2022: il diversivo…

Per concludere, se pensavate che con le elezioni politiche in arrivo qualcosa cambierà in meglio per il popolo italiano, o addirittura – come stanno sperando in molti – che si esca dall’Alleanza Atlantica o dalla UE, ho cattive notizie: a meno di un ribaltamento totale degli accordi internazionali, delle regole e dei diktat che da anni sostengono come l’Italia debba essere usata come base NATO, ma anche come laboratorio sperimentale di ogni misura aberrante contro i cittadini (finalmente dopo che l’ho dubitato in diversi articoli lo ha scritto persino il The Washington Post: https://www.lindipendente.online/2021/10/19/washington-post-litalia-e-un-laboratorio-mondiale-per-la-gestione-della-pandemia/) nonché essere “capofila” ora delle strategie vaccinali nel mondo (2014) ora per sperimentare le misure restrittive per sconfiggere la pandemia, mi spiace dare una delusione: questo paese è agli sgoccioli e la sua popolazione allo stremo.

Perché sono “cretini” come dicono e scrivono in molti sui social?

No, perché chi governa da decenni ha stretto un patto ma non certo utile per sostenere il benessere della popolazione. Lo ha stretto con le nazioni da cui dipendiamo, con tutte le situazioni strategiche che salvano lo Stato ma non il popolo, che è un criterio che a quanto pare è difficile da capire per molti.

Tutto questo era già evidente da anni, bastava seguire gli accadimenti, i risparmi persi per esempio a causa del meccanismo del Bail In contenuto nel trattato ESM, di cui mi pregio di essere stata la prima giornalista a parlarne in questo paese (nel 2012) o le misure contro i diritti dei lavoratori, o ancora, il mancato diritto alla proprietà immobiliare, sostenuto dalle mancate misure a tutela dei proprietari che non riescono a rientrare in possesso dei loro beni occupati, per capire molto di ciò che questo sistema è diventato: invivibile, inaccettabile, assurdo.

Se vi fa piacere, ecco il mio approfondimento sul trattato ESM che fu pubblicato la prima volta nel 2012: http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2127

Che poi Vittorio, a tempo debito, le fece pagare

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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