Di Chiara Farigu
Il 25 settembre gli italiani sono chiamati al voto per eleggere il nuovo governo: ‘ Il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi necessari a contrastare gli effetti dell’inflazione causata dalla crisi economica, dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari’, ha dichiarato il Capo dello Stato poco prima che il Consiglio dei Ministri confermasse la data delle elezioni, durante la conferenza stampa subito dopo lo scioglimento delle Camere.
‘Mi auguro-ha poi aggiunto- che, se pur nell’intensa e a volte acuta dialettica della campagna elettorale, ci sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse superiore dell’Italia’.
Una raccomandazione, oltre che un auspicio che ha rivolto a tutti i partiti, con voce piuttosto ferma, dopo quanto successo ieri al Senato che ha portato alle dimissioni del governo Draghi.
Ancora oggi gli analisti politici fanno a gara in tv e sulla carta stampata per analizzare i fatti e puntare il dito sui colpevoli del ‘disastro certo’ al quale inevitabilmente andremo incontro senza più l’ombrello della rassicurante credibilità internazionale che globalmente viene riconosciuta all’ormai ex premier.
E’ questo il refrain più ripetuto letto e ascoltato
Mentre i partiti politici sono già in campagna elettorale. Al momento tutti contro tutti ma in realtà in cerca di accordi più o meno segreti in vista di nuove alleanze così come impone la famigerata legge elettorale che non si è potuta o meglio mai voluta modificare.
Palpabile la delusione sul volto di Mattarella. Che mai avrebbe immaginato un epilogo così repentino quanto sconcertante, dopo la replica al Senato di Draghi, del governo voluto dallo stesso Presidente insediatosi 18 mesi fa dopo l’altrettante infausta fine del Conte II.
Tre governi, tutti miseramente fatti cadere, hanno caratterizzato questa anomala legislatura. Sciogliere le Camere e indire nuove elezioni, vista l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza, ha sottolineato il Capo dello Stato, è lo sbocco più naturale e anche l’ultimo atto soprattutto in momento complicato come questo.
Chiede responsabilità Mattarella, e un contributo costruttivo nell’interesse dell’Italia seppur consapevole che in questa campagna elettorale nessun partito farà sconti all’altro e anche all’interno degli stessi dove già è cominciata la resa dei conti.
Basta ascoltare le loro interviste per comprendere quanto rovente, ancor più delle infuocate temperature di questa estate allo stremo, sarà il clima elettorale da oggi in poi sino al 25 settembre.
***Abbiamo raggiunto un accordo con l’autrice per la pubblicazione di alcuni suoi articoli. Il pezzo originale a questo link
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