VINOFORUM 2022 – Il reportage esclusivo di SullaStradaDelVino

VINOFORUM 2022 – Il reportage esclusivo di SullaStradaDelVino

Rubrica a cura della giornalista Susanna Schivardi e del sommelier Massimo Casali

VINOFORUM 2022 – SullaStradaDelVino continua a seguire gli eventi di giugno e stavolta atterra al Vinòforum, nella vastità del palcoscenico di quest’anno abbiamo colto piccole ma preziose pillole che condividiamo con i nostri lettori.

Location consolidata per un evento che vede la sua diciannovesima alba, Vinòforum, evento dedicato al vino e al gusto di Roma e Centro-Sud, seconda grande manifestazione del settore vinicolo nel panorama nazionale, vanta partnership di eccellenza, e viaggia a vele spiegate ogni anno con ottime novità grazie all’ufficio stampa MGLogos comunicazione.

Un tripudio di pubblico per una serie di serate spalmate dal 10 al 19 giugno, nel parco di Tor di Quinto, cornice stellare per degustare prodotti di qualità e scelte raffinate.

Promuovere la realtà enogastronomica italiana, grazie alla presenza di più di 800 cantine vitivinicole nazionali ed internazionali, chef stellati, ristoranti, enoteche, imprese gastronomiche. Ecco il focus della manifestazione, snodo commerciale fondamentale del food&beverage italiano. Ben 2500 etichette presenti, e per questa edizione la spalla solida di Food&Wine Italia, magazine diretto da Federico Cesare Viola, un calendario unico di grandi chef, trasferiti per 10 giorni in quest’isola del gusto, con il programma di Temporary Restaurant dedicati ovviamente al cibo stellato con tre piatti unici a partire dai 5 euro. Ospiti cullati da cene ancora più ricercate, le Night Dinner, tre piatti in abbinamento con la Mixology sponsored by Pallini, e ai vini di cantine nazionali ed internazionali. Mise en place firmata da Churchill 1795 e Spiegelau. Per non deludere gli amanti della pizza si sono svolte cene a tu per tu a base di pizza, con i grandi Maestri pizzaioli, e per finire uno spazio dedicato alla pasta, quella buona da filiera controllata, protagonista La Molisana utilizzata dagli chef per regalare ricette originali. Si finisce con la grande firma russa del caviale, un tocco di classe ed eleganza con Caviar Giaveri. E poi degustazioni dalle Wine Top Tasting a quelle dedicate all’olio, solo per veri appassionati.

 Il nostro racconto del Vinoforum di quest’anno è meno formale del solito ma ricco di incontri preziosi e interessanti.

Emiliano De Venuti e Luna De Santis

Non potevano non incontrare Emiliano De Venuti, che, per chi non lo sapesse, è il CEO del Vinòforum, quindi ideatore brillante ed organizzatore, senonché successore di Maurizio De Venuti che adesso è supervisore della manifestazione. Accanto a lui un fianco d’eccezione con Luna De Santis, direttore commerciale, e Michela Corvino al Marketing.

Emiliano ci ha inviati nella sua lounge, dove godiamo di un’hospitality d’eccellenza, piacevole compagnia, elegante e disponibile Emiliano è giovane ma con piglio deciso, punta alla qualità del prodotto, raccoglie aziende di eccellenza nel suo parco del vino e il suo sogno è crescere a livello nazionale sperando di arrivare ad un evento tipo Vinitaly, un salone del Vino che raccolga grandi numeri. Del resto, già con Vinòforum raggiungiamo all’oggi numeri che nulla hanno da invidiare ad altri format legati al vino.

Emiliano ci introduce al primo stand dove incontriamo Gloria Mainella, per Allegrini Iswa, Italian Signature Wines Academy, condotta dalla presidente Marilisa Allegrini, che tiene a definire questa “una vera e propria alleanza” tra nove grandi aziende su tutto il territorio italiano, che andiamo a ricordare: Allegrini (Veneto), Villa Sandi (Veneto), Arnaldo Caprai (Umbria), Bellavista (Lombardia), Feudi di San Gregorio (Campania), Fontanafredda (Piemonte), Frescobaldi (Toscana), Masciarelli (Abruzzo), Planeta (Sicilia).

Nomi di eccellenza che fanno da traino ad altre piccole realtà e che proprio grazie ai grandi nomi riescono a farsi conoscere. Le nove aziende con Iswa si muovono insieme ai grandi eventi portando avanti un marchio di qualità, una visibilità internazionale e numeri significativi, ciascuna però mantenendo intatte le proprie caratteristiche.

Incontriamo a seguire la nostra amica sommelier, Sabrina Passerini che ci invita da Vernuccio Beverage che è agenzia di rappresentanza, con il proprietario Bruno Vernuccio presente all’evento. Nel ‘78 inizia come agente commerciale per evolversi nel 1987, fondando la sua agenzia.

All’interno dell’azienda lavora tutta la famiglia, racchiude in sé alcune grandi aziende del mercato italiano, tra cui La Spinetta (Barolo), Franco Rizzello (Puglia), Damilano (Barolo), Cantine Pellegrino (Marsala e Pantelleria).

Una grande sorpresa lo stand dedicato a Paolo Peira, il noto enologo di molte cantine del Lazio, e dove ci dedichiamo all’assaggio con Enrico Vescovi di alcuni prodotti della cantina Luna Del Casale. Parliamone un po’.

Lunario Dop Superiore, Colli Lanuvini, Malvasia Puntinata, Malvasia di Candia, Trebbiano e una piccola percentuale di Bellone.

Fruttato al naso, con ventaglio di mineralità che arriva in bocca coerente, dal profilo vellutato e un perfetto equilibrio con una buona acidità. Sapido, intenso e persistente.

A seguire Sara, Igp Lazio Chardonnay, prevede una fermentazione in legno per quattro mesi su fecce fini, al naso note legate a castagno, crosta di pane, e in bocca strutturato e imponente grazie a basse produzioni per ceppo. Molto asciutto, elevata acidità e bassa gradazione alcolica. Nonostante la fugacità dell’incontro è rimasta innata in noi la curiosità di andarli a trovare direttamente in azienda, cosa che faremo al più presto!

Ad attenderci poco dopo il Consorzio Tutela Vini Piceni, uno dei partner dell’evento, con Loris del Vecchio a presentarcelo, per una sorprendente Passerina della Tenuta De Angelis, Campo di Marte, che rapisce lo sguardo grazie ad un giallo paglierino tenue ma accattivante, al naso ottimo bouquet di fiori bianchi, freschezza che si sposa bene con lievi note erbacee, in bocca regala una notevole acidità che fa da spalla a frutta fresca non troppo matura. Ottimo aperitivo con antipasto di pesce. La passerina è estremamente versatile, grazie ad una spiccata acidità si presta anche alla produzione di bollicine. E sapete perché si chiama così? Perché i suoi acini molto aromatici piacciono ai passeri. Speriamo ce ne lascino un po’.

Sempre della stessa azienda assaggiamo il Pecorino Campo di Marte, giallo paglierino, regala un’olfattiva intensa e minerale, condita da frutta matura, percettibile anche una leggera balsamicità. In bocca complesso, fine e persistente.

Note di pesca non troppo matura si avvolge ad una eccellente mineralità.

Altra azienda che ha incuriosito il nostro palato, Ciù Ciù, sempre nella zona del Piceno, un Pecorino dalla presenza minerale e profilo complesso, in bocca percepiamo frutta leggermente matura, e un sentore di buccia di cedro, accompagnano una buona mineralità e freschezza. L’alcol è perfettamente integrato.

Prosegue la nostra passeggiata con l’azienda Vigneti Santa Liberata, il Saggiolo. Un vitigno interessante, il Pecorino, che pare risalga ai tempi di Catone il Censore che attribuiva il suo arrivo alle prime migrazioni greche. Le origini del nome ancora misteriose ma pare fosse un’uva dolcissima che le pecore al loro passaggio mangiavano golosamente.

Alla visiva un bel giallo quasi dorato, intenso e complesso con note erbacee e frutta matura. Buona la freschezza che stimola la salivazione.

Ottima la persistenza e nel finale in bocca un vassoio di frutta secca, mandorla e nocciola. Da abbinare ad un buon secondo di pesce o una buona zuppa.

Ancora un Pecorino, Villa Angela dell’azienda Velenosi, colore giallo paglierino luminoso con nuances verdoline, un naso di fiori bianchi venati da tenue balsamico, in bocca frutta fresca avvolta da sapida freschezza. Buona la persistenza, ottimo come aperitivo. La temperatura non troppo fredda contribuisce ad un assaggio più intenso e vellutato al palato.

Sono state dedicate all’evento dirette e aggiornamenti online e sui social, questa edizione si chiude con un successo strepitoso, acclamato da esperti, wineblogger e winelover che attendevano da tempo di potersi di nuovo incontrare qui per dare inizio ad un’estate non segnata dalle restrizioni.

“Mosaico coloratissimo di esperienze, spazi e storie da raccontare”, protagonista il vino, frutto di un lavoro incessante da parte di piccoli e grandi vignaioli, per farsi conoscere al pubblico e riconoscere in nuove declinazioni.

Che abbia inizio l’estate all’insegna di etichette e scelte ragionate da parte di un pubblico sempre più appassionato e vivacemente unito sotto la graditissima egida del vino, filo conduttore ormai di esperienze sempre più raffinate.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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