Di Claudio Rao
Venerdì 20 maggio, nel suo tour per le prossime amministrative, Vittorio Sgarbi “Guida della Rivoluzione” (come ama definirsi) ha fatto tappa a Cuneo, capoluogo del Piemonte meridionale. Nel portare il suo sostegno alla lista del candidato sindaco Lauria, il leone delle mille battaglie, neo settantenne, ha esposto la propria visione del mondo contemporaneo e indicato la soluzione per antonomasia: la cultura!
Un passo pacato, uno stile inconfondibile, un’energia a tutto campo, ma anche una profonda cultura in abiti rabelaisiani.
La tappa cuneese, aperta a tutti, si è svolta nell’elegante “Relais Cuba Chocolat” di piazza Europa. Diversi cittadini, calamitati da una personalità che non lascia indifferenti, lo hanno preferito a Giorgia Meloni, ugualmente presente in città e soprattutto alla tappa del 105° Giro d’Italia (tratta Sanremo-Cuneo) che si correva a pochi passi di distanza.
Nell’incontro con noi giornalisti, il parlamentare, espulso dall’aula nel 2020, ha spiegato la sua visione della politica contemporanea. E la nascita del nuovo soggetto politico di cui è presidente: “Io apro Rinascimento”.
Per Sgarbi, laureato in filosofia all’università di Bologna, critico e storico dell’arte, l’unica salvezza del mondo contemporaneo e la chiave di volta della politica italiana è la cultura.
« La politica senza cultura non esiste – ha sentenziato. La mancanza di idee impedisce qualunque azione per fare politica ». Poi, rivolgendosi al candidato venuto a sostenere, ha lanciato un mònito: « Dobbiamo fare della nostra cultura locale una bandiera perchè il patrimonio artistico, territoriale e culturale ha una grandissima importanza e occorre che ne siamo consapevoli ».
Ai nostri microfoni si è poi soffermato sulla parola “Rinascimento” inteso come « valore simbolico e culturale » per illustrare il suo movimento. Precisando che si
chiama così « perchè richiama al dovere della cultura come fondamento di ogni azione politica, economica e civile ». Volendosi ancora più chiaro e incisivo, ha concluso « I paesi dove si capisce questo, sono paesi ricchi; i paesi dove non si capisce questo, sono paesi poveri », tracciando una chiara correlazione tra cultura ed economia sia a livello locale che a livello nazionale.
Nei tre video che proponiamo Sgarbi spiega al pubblico, in un secondo momento e nel suo fare colorito ma forte ed incisivo:
- la differenza tra il suo movimento e i partiti attuali, con un rapido flash su un passato meno recente ma ideologicamente più ricco;
- il suo disaccordo col conflitto in atto tra Russia e Ucraina;
- il nonsense delle disposizioni adottate per il Coronavirus tuttora operanti.
***Tutte le immagini sono state scattate da Claudio Rao
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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