Giornalisti: l’unica soluzione contro le aggressioni è il reato di ostacolo alle informazioni

Giornalisti: l’unica soluzione contro le aggressioni è il reato di ostacolo alle informazioni

Di Associazione Stampa Romana

Le recenti aggressioni a colleghi del Messaggero e di Repubblica ripropongono il tema della protezione dei cronisti.

Chi pensava che le aggressioni a giornaliste e giornalisti fossero dovute alle tensioni legate al racconto del Covid deve ricredersi.

In alcuni settori del nostro paese si ritiene il nostro ruolo professionale così compromesso da permettersi non solo di non rispondere alle domande, cosa assolutamente lecita, ma addirittura passare ad atti di violenza.

Si può fare anche perché lo Stato non offre un segnale di riconoscimento del ruolo sociale e democratico della categoria. In pratica chi aggredisce non sconta un minuto di misure cautelari.

Nell’immediatezza dei fatti e nella migliore delle ipotesi le forze dell’ordine raccolgono le generalità dei violenti senza che scatti una sanzione immediata.

Riteniamo che sia invece indispensabile proteggere il ruolo professionale con lo schermo di un nuovo reato, l’ostacolo all’informazione, elaborato da Stampa Romana e Ossigeno per l’informazione su una idea portante di Maria Grazia Mazzola, cronista di mafia.

Invitiamo la politica a tradurre gli attestati di solidarietà in azioni normative concrete a beneficio delle giornaliste e dei giornalisti e tutti gli organi di categoria ad agire di conseguenza.

    Segreteria ASR

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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