Di Chiara Farigu
Dopo più di due anni di divieti e restrizioni, si torna finalmente alla normalità. E dal primo maggio potremo dire addio definitivamente a greenpass (di base e rafforzato) e mascherine anche al chiuso e per accedere sui mezzi pubblici.
A darne conferma lo stesso presidente Draghi in conferenza stampa col ministro Speranza al termine del CdM.
Ritornare alla socialità e far ripartire l’economia è l’obiettivo del governo, ha precisato il premier che ha rivendicato la bontà del certificato verde per incentivare la campagna vaccinale atta a contenere gli effetti devastanti del virus e a scongiurare ulteriori chiusure.
‘Evitati oltre 80mila decessi, grazie ai vaccini’, ha ribadito Draghi nell’annunciare la fine delle restrizioni che avverrà per gradi. A cominciare dalla cessazione dello stato di emergenza fissato per il 31 marzo. Questo grazie alla costante diminuzione dei contagi negli ultimi mesi e alla minore incidenza di questi sui reparti di terapia intensiva.
Dal primo aprile il greenpass, sia quello rafforzato sia quello base, non sarà più obbligatorio per accedere a negozi, hotel, uffici pubblici, poste, banche, piscine, bar o ristorante se all’aperto.
Continuerà a essere invece obbligatorio sino al 30 aprile quello rafforzato per accedere a ristoranti e bar al chiuso, centri benessere, sale da gioco, discoteche, congressi ed eventi e competizioni sportive al chiuso e discoteche.
Novità anche per le scuole: la Dad andrà in soffitta in virtù dello stop alle quarantene da contatto: l’isolamento sarà previsto solo per gli studenti e gli alunni contagiati.
L’obbligo vaccinale già in vigore per alcune categorie rimarrà sino al 15 giugno, sarà invece prorogato per il personale sanitario e nelle Rsa.
Le Regioni non saranno più colorate di giallo rosso o arancione ma torneranno a risplendere dei colori avuti in dono da madre natura.
Si torna alla normalità, dunque. Ma senza abbassare la guardia, avverte Draghi. E pronti a intervenire qualora la curva dei contagi decidesse di risalire.
Due anni e passa di pandemia (sanitaria ed economica), di distanziamento sociale, di chiusure e restrizioni di ogni tipo. Due anni di sofferenze e lutti. Oltre 150mila il numero dei decessi.
Due anni di vita innaturale, di ‘non-vita’. Vita che nessun decreto ci restituirà mai.
Con le misure adottate dal CdM la luce in fondo al tunnel è sempre più vicina. ‘Grazie a tutti gli italiani per l’altruismo e la pazienza- ha chiosato il Presidente del Consiglio-ora però si torna alla normalità’.
Guerra (quella vera) permettendo, eh!
*Immagine di copertina da NanoTV
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