Di Luca Sambucci
Ecco un progetto al quale parteciperei volentieri come beta tester. Alcuni studenti dell’Università di Adelaide, in Australia, hanno sviluppato un modello di machine learning in grado di inventare, in collaborazione con un birrificio locale, nuove ricette di birra artigianale.
Gli studenti, appartenenti all’Australian Institute for Machine Learning (AIML) dell’università, hanno prima costruito un dataset composto da oltre 260.000 ricette di birra artigianale trovate online, assieme a informazioni su quanto siano popolari e che giudizi hanno, progettando poi un modello in grado di prevedere il successo di una data ricetta. Il modello AI ha quindi elaborato 200.000 ricette, proponendone 30 come ‘finaliste’ (per le quali, cioè, vi erano migliori chance che sarebbero state apprezzate).
Le nuove birre sono poi state assaggiate dagli esperti del birrificio, il Barossa Valley Brewing, che hanno infine scelto la migliore da produrre e vendere, battezzata Rodney AI²PA in onore di Rodney Brooks, uno dei luminari dell’intelligenza artificiale (australiano anche lui).
La maggior parte delle birre contiene quattro ingredienti principali: malto, luppolo, acqua e lievito. Lievi variazioni in questi ingredienti – e cambiamenti precisi ai tempi e alle temperature in alcune fasi del processo di produzione – determinano la grande varietà di birre oggi esistenti. Fra le 60 caratteristiche prese in considerazione dal modello AI vi sono elementi come il tipo di ingrediente, la quantità, la gestione del luppolo, la temperatura di fermentazione del lievito, i tempi di bollitura, così come indicatori predittivi per l’amarezza (IBU), il colore (SRM) e il contenuto alcolico (ABV).
Per completare l’esperienza high-tech della birra, gli ingegneri dell’AIML hanno anche costruito un “barista” robotico che può rilevare automaticamente quando un bicchiere vuoto viene messo sul bancone, e riempirlo rapidamente con birra fredda direttamente dal fusto. Meglio di così?
Per approfondire: AIML machine learning students develop beer using AI
***Abbiamo stretto un accordo con l’autore per la ri-pubblicazione di alcuni suoi articoli. L’articolo originale si trova accedendo dal segiente link: Notizie.ai
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