Di Chiara Farigu
Giornalista, politico, europeista convinto, strenuo difensore dei diritti umani ma soprattutto persona perbene. Un uomo buono. È questo il sentire comune che traspare nell’ora del cordoglio per la scomparsa di David Sassoli.
Un coro unanime, un tam tam di commozione e di dolore sincero per questa mancanza che già si avverte e che difficilmente sarà colmato.
Un uomo delle istituzioni. Che ha onorato rispettato e, per quanto potuto, reso migliori. Commovente il discorso di Ursula von der Leyen, rigorosamente in italiano, nel ricordare il Presidente del Parlamento Europeo ‘come paladino della giustizia e della solidarietà, un caro amico. Voleva che l’Europa fosse più unita, più vicina alla sua gente, più fedele ai nostri valori, questa è la sua eredità ed è così che lo ricorderò’.
Se n’è andato in punta di piedi, fatale la ricaduta da polmonite da legionella che lo aveva colpito qualche mese addietro. Il 26 dicembre scorso si era necessario il ricovero in ospedale per le gravi complicanze dovute a una disfunzione del sistema immunitario.
Una carriera intensa e ricca di successi, la sua.
Arduo volerne tracciare un profilo che la ripercorra per intero.
Il giornalismo, una passione coltivata fin da giovanissimo quand’era studente liceale. Ha lavorato inizialmente per il quotidiano Il Tempo, poi per l’agenzia di stampa Asca. Successivamente è entrato nella redazione romana de Il Giorno. Nel 1992 è arrivata l’assunzione in Rai. Ha seguito per diversi anni gli avvenimenti relativi alla mafia, Tangentopoli e le inchieste sulle stragi italiane.
Sorriso accattivante, profondi occhi blu, voce suadente e modi garbati ne hanno fatto uno dei volti più noti dell’informazione, prima come inviato speciale del Tg1 e successivamente come conduttore del telegiornale nonché dei settimanali di approfondimento Speciale TG1 e TV7.
Amava raccontare in maniera scarna le sue storie. Privilegiava un linguaggio essenziale, privo di fronzoli.
La politica un’altra delle sue passioni. Il 1º luglio 2014 viene eletto Vicepresidente del Parlamento europeo. Nel gennaio 2017 è riconfermato Vicepresidente.
Il 3 luglio 2019 viene eletto Presidente del Parlamento europeo, il settimo italiano a ricoprire la carica. Ruolo che ha ricoperto con impegno, determinazione e grande equilibrio.
Lascia la moglie Alessandra e i figli Livia e Giulio.
‘E’ un giorno triste per l’Europa’ ha detto la von der Leyen. Un giorno triste per tutti noi.
*Abbiamo stipulato un accordo con l’autrice per la ridiffusione di alcuni suoi articoli. Il pezzo originale a questo link
**Immagine di copertina da: Il Giorno
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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