Recensione – Teatro Vascello | Il piccolo re dei fiori

Recensione – Teatro Vascello | Il piccolo re dei fiori

Recensione della nostra inviata Susanna Schivardi

Spettacolo in coproduzione Il Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita, Nuova Produzione 2021,  al teatro Vascello dal 28 al 30 dicembre, un’opera di teatro, ombre e musica, in una contaminazione continua di linguaggi.

Un lirismo commovente quello che sprigiona questo bellissimo spettacolo, per la regia, scene e drammaturgia di Fabrizio Montecchi e da una creazione di Valerio Longo e Fabrizio Montecchi, interpretato da Marcello Giovani e Isabella Minosi.

Una storia per bambini ma anche per adulti che non smettono di sognare la felicità.

Che cos’è in effetti la felicità? Dal racconto che si evolve in quasi un’ora si potrebbe concludere che essa consiste nella condivisione. “Ogni inizio è già uno svolgimento”, e nel mentre lo spettacolo inizia la protagonista ha già intrapreso delle azioni che il pubblico non coglie immediatamente.

Non c’è presentazione, i due attori ballerini entrano in scena in punta di piedi e la favola prende il via con la musica, che da sola basta per riempire lo spazio scenico. I due, un ragazzo e una ragazza, sono vicini ma lontani e a tenerli uniti un filo rosso fatto di una speranza, quella di vedere un giorno sbocciare i bulbi di tulipano che il re della nostra storia pianta con grande amore intorno al suo palazzo.

Trascorrono le stagioni e i fiori sbocciano, eppure, nonostante la bellezza dei colori, il re è triste. Intraprende a questo punto un lungo e periglioso viaggio per trovare la ragione della sua solitudine e la soluzione ad essa. Un itinerario in groppa ad un colorato uccello lo conduce dalla sua piccola principessa che da tanto tempo lo attende. Uno scambio poetico di lettere e messaggi brevi raccolgono i loro desideri e le reciproche promesse, fin quando un abbraccio scioglie finalmente i loro indugi e insieme si lasciano andare ad una tenera scorribanda fino al balletto finale che li coinvolge teneramente in un susseguirsi di coreografie accattivanti e fluide, frutto del genio di Valerio Longo.

La scenografia molto colorata e fantasiosa abbraccia lo spettatore in un mondo fatto di musica e luci, dove c’è anche l’occasione per un bel teatro delle ombre, che immancabilmente attira l’attenzione dei più piccoli e il diletto dei più grandi. Creazione di immagini del Teatro Gioco Vita – al suo cinquantesimo anno da quando incontra le ombre e crea teatro per ragazzi – e grazie alle splendide illustrazioni di Kvéta Pakovska.

Morbidezza della musica e soavità delle atmosfere, balletti sinuosi, dove lei e lui hanno sembianze di folletti dei boschi, innocenti e deliziosi come fiorellini di primavera.

Uno spettacolo semplice eppure immenso, dove la semplicità è solo la cifra esaustiva di uno studio intenso e creativo, per avvolgere ancora per un poco lo spettatore nella magica atmosfera delle feste, dove gioia e condivisione possano assicurarsi uno spazio riservato e intimo, come un sincero messaggio d’amore.

Foto originali di Susanna Schivardi

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