Pandemia e anziani isolati nelle RSA: non Abbandoniamoli!

Pandemia e anziani isolati nelle RSA: non Abbandoniamoli!

Campagna di sensibilizzazione a cura del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

Tra il 2012 e il 2014 realizzai una lunga e articolata inchiesta sulle RSA, il sistema degli accreditamenti, ma anche le reali condizioni al loro interno e il trattamento reale riservato agli ospiti.

Feci emergere scorrettezze, certificazioni che non corrispondevano al vero stato delle cose all’interno delle strutture, maltrattamenti, carenze igieniche, abbandono degli anziani per scarso numero delle risorse umane, ma anche, la tendenza di molti congiunti a fregarsene allegramente dei loro cosiddetti “cari”. E’ proprio questo uno degli elementi che in Italia rende possibile, da molti anni, il disastroso sistema che alberga all’interno di molte di queste strutture: come si dice? …L’occhio del padrone ingrassa il cavallo. Appunto.

Se si mandano a morire gli anziani dentro le strutture, se si dimentica di dare un’occhiata alle loro condizioni dopo il ricovero, se addirittura si finge di non vedere lividi, o la tristezza profonda, quando non la paura, che è palese negli occhi di certi anziani ricoverati in RSA, stai contribuendo al sistema che a volte poi va a finire in qualche notizia di cronaca che evidenzia maltrattamenti e tutto il resto. 2+2 fa sempre 4.

A parte questo, ho ripreso da qualche tempo a lavorare attivamente su questo tema, e come sempre non solo giornalisticamente parlando. Non mi sono mai limitata a descrivere i fatti, devo fare anche, quando è possibile, qualcosa di concreto. Si chiama attivismo per i diritti civili. Lo faccio da sempre, e da indipendente. E’ per tale motivo che continuerò sempre a farlo. Nessuno mi paga per stimolare la popolazione a essere migliore, e nemmeno per tentare di risolvere le problematiche che, anzi, spesso la politica crea.

Oggi quindi torno a parlare degli anziani in RSA, che dall’esplosione della pandemia, quasi due anni ormai, persino durante le festività devono subire lo scempio psicologico di non poter abbracciare i propri cari, siano essi quelli davvero affettuosi e attenti ai loro bisogni, siano essi coloro che si lavano la coscienza magari una volta ogni tanto, per Natale e per Pasqua, e si recano a far visita ai loro anziani.

Mi segnalano ormai da tempo che in molte RSA italiane NON fanno accedere i parenti, men che meno per le festività natalizie. Parenti vaccinati, anche con tre dosi, e con tanto di tampone negativo: NIET. La risposta è NO. E se qualche parente volesse portar fuori il proprio anziano, in alcune strutture è vietato anche questo: ragioni di sicurezza, dicono.

Imprigionati, ostaggio di un sistema di emergenza sanitaria, che non li protegge in realtà nè dal virus pandemico, nè dalla morte morale, prima di quella fisica.

Invito tutti a fare qualcosa, insieme a me, a non perdere di vista che se facciamo ogni anno campagne contro l’abbandono degli animali, ancor più dobbiamo sentire forte il desiderio e l’urgenza di attivarci per gli esseri umani: i nostri padri, madri, nonni, zii, congiunti.

TORNIAMO A ESSERE UMANI

Cliccando sul seguente link troverete il mio recente editoriali sul tema degli anziani PANDEMIA: ANZIANI IN RSA NON POSSONO RICEVERE VISITE DA PARENTI VACCINATI E CON TEST NEGATIVO. PERCHÉ?

Invito chi volesse raccontarmi la sua personale esperienza a scrivermi: potete commentare questo articolo utilizzando il box di testo che trovate di seguito.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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