Afghanistan: rischio malnutrizione acuta per la metà dei bambini al di sotto dei 5 anni

Afghanistan: rischio malnutrizione acuta per la metà dei bambini al di sotto dei 5 anni

Afghanistan: metà dei bambini al di sotto dei cinque anni potranno soffrire di  malnutrizione acuta, mentre la fame colpisce milioni di persone

I rappresentanti UNICEF e WFP, dopo una missione a Herat, lanciano l’allarme sulla crisi nutrizionale di madri e bambini

Altermine di una missione di due giornia Herat, Hervé Ludovic De Lys, Rappresentante UNICEF in Afghanistan e Mary-Ellen McGroarty, Rappresentante e Direttrice del World Food Programme (WFP) in Afghanistan, lanciano l’allarme sul terribile stato di malnutrizione e di insicurezza alimentare in cui si trova il paese. Privi di  accesso adeguato ad acqua, cibo e servizi di base per la salute e la nutrizione, i bambini afgani e le loro famiglie stanno pagando le consequenze di anni di conflitto e dell’attuale crisi economica. 

Nel paese, sono 14 milioni le persone che affrontano l’insicurezza alimentare acuta. Si stima che circa 3,2 milioni di bambini sotto i cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta entro la fine dell’anno. Senza cure immediate, almeno un milione di questi bambini rischia di morire a causa di malnutrizione acuta grave.

A child withe sever acute malnutrion a UNICEF and WFP supported Mobile Health Team clinic at Sabz-e-Shark IDP settlement in Herat. 14 million people in Afghanistan are facing acute food insecurity, including an estimated 3.2 million children under the age of five who are expected to suffer from acute malnutrition by the end of the year. At least 1 million of these children will need life-saving treatment from severe acute malnutrition. Without reliable access to food, Afghan children and families urgently need access to basic health and nutrition services, and food and livelihood assistance, UNICEF and WFP warned today. Wrapping up a two-day visit to Herat, UNICEF Representative in Afghanistan Hervé Ludovic De Lys and WFP Afghanistan Representative and Country Director Mary-Ellen McGroarty, highlighted the critical need to combine efforts to support children and mothers who will bear the brunt of an escalating nutrition crisis.

De Lys e McGroarty hanno parlato con Jahan Bibi, la cui figlia di 18 mesi ha iniziato a ricevere cure per la malnutrizione acuta grave all’Ospedale regionale di Herat, dove ha portato la bambina perché non poteva più allattarla. “Non abbiamo cibo a casa. Stiamo vendendo tutto per acquistare cibo, ma io non mangio quasi niente. Sono debole e non ho latte per mia figlia.”

Con il rapido avvicinarsi dell’inverno, sarà una corsa contro il tempo assistere le famiglie afghane che non hanno accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari e nutrizionali.

“Mentre sempre più famiglie faticano a mettere del cibo in tavola, la salute nutrizionale di madri e figli peggiora ogni giorno che passa,” ha dichiarato Hervé Ludovic De Lys, Rappresentante UNICEF in Afghanistan. “I bambini sono sempre più malati e le loro famiglie riescono sempre meno a dare loro le cure di cui hanno bisogno. La rapida diffusione di epidemie di morbillo e diarrea acquosa acuta non faranno che peggiorare la situazione.”

Secondo i sondaggi del WFP, il 95% delle famiglie in Afghanistan non consuma abbastanza cibo, gli adulti mangiano meno e saltano i pasti così che i figli possano mangiare di più.

“Siamo molto preoccupati per le scelte disperate che le famiglie sono costrette a prendere,” ha detto Mary-Ellen McGroarty, Rappresentante e Direttrice del WFP in Afghanistan. “Se non interveniamo adesso, la malnutrizione peggiorerà. La comunità internazionale deve mettere a disposizione i fondi per i quali si è impegnata settimane fa o le conseguenze saranno irreversibili.”

McGroarty e De Lys hanno anche partecipato a una missione presso un centro di distribuzione alimentare ad Herat, dove hanno incontrato famiglie che lottano per sbarcare il lunario tra la siccità e la mancanza di lavoro. Hanno anche visitato un insediamento per famiglie sfollate all’interno del paese, dove squadre mobili per la salute e la nutrizione stanno fornendo servizi salvavita a donne e bambini, sostenuti da UNICEF e WFP.

Le due agenzie delle Nazioni Unite stanno aggiungendo altri 100 squadre mobili per la salute e la nutrizione alle 168 che stanno già fornendo un’ancora di salvezza ai bambini e alle madri in aree difficili da raggiungere.

Dall’inizio del 2021, il WFP ha fornito alimenti salvavita e assistenza nutrizionale a 8,7 milioni di persone, che comprende cure e interventi di prevenzione della malnutrizione per circa 400.000 donne incinte e che allattano e per 790.000 bambini sotto i cinque anni. Solo a settembre, sono state raggiunte circa 4 milioni di persone.

Inoltre, quest’anno, più di 210.000 bambini in stato di malnutrizione acuta grave hanno ricevuto cure salvavita attraverso i servizi supportati dall’UNICEF. Nelle ultime otto settimane sono stati distribuiti ai partner dell’UNICEF anche alimenti terapeutici pronti all’uso a più di 42.000 bambini e latte terapeutico per 5.200 bambini.  

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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