Di Maya Amenduni
Quando il Condominio diventa un Teatro
conDominio® un progetto di Concita De Gregorio e Sandra Toffolatti
prodotto da Rodrigo srls e realizzato con il sostegno di Artisti 7607 e con il contributo per i Progetti Speciali 2021 del Ministero della Cultura.
Direzione artistica Sandra Toffolatti, Hossein Taheri e Paola Rota
produzione esecutiva di Valeria Orani
L’idea di proporre uno spettacolo dal vivo a domicilio, nei condomìni, nei loro cortili interni, sui tetti, nelle aree comuni di uno spazio privato, era venuta alla giornalista e scrittrice Concita De Gregorio e all’attrice Sandra Toffolatti nel 2020, a tempi del lockdown, quando i condomìni italiani erano diventati all’improvviso luoghi di reclusione ma anche di creatività e di solidarietà riscoperta, di condivisione nel canto, nella musica o nella conversazione dai terrazzi. Partito da Roma nell’estate 2020, dopo aver toccato varie città italiane, generando curiosità ed empatia, il progetto di De Gregorio e Toffolatti – con la direzione artistica della stessa Toffolatti, di Hossein Taheri e Paola Rota e la produzione esecutiva di Valeria Orani, prodotto da Rodrigo srls, sostenuto da Artisti 7607 e con il contributo del progetto speciale 2021 del Ministero della Cultura – è ripartito nel 2021 toccando numerose città quali Modena e Parma, Udine, Roma, Milano, Palermo, Cagliari.
«Un gesto politico, che mira a riattivare il tessuto connettivo della comunità», spiega Concita De Gregorio. «Anestetizzati dalla saturazione virtuale e inibiti nel movimento dalla pandemia abbiamo bisogno del gesto concreto di offerta di sorpresa e di bellezza, inatteso e gratuito. Il titolo del progetto ha la D di Dominio maiuscola, per dire che non dobbiamo farci travolgere dalle avversità ma dominare i processi, e ribadire che gli spazi comuni sono spazi di comunità, veicolo di socialità, sono di ciascuno e di tutti, una proprietà condivisa che si è trasformata, con grande facilità, in un teatro».
Dopo Parma, Modena, Udine e Roma, ConDominio arriva a Milano il 5 ottobre.
5 ottobre Milano ore 17.00
cortile condominiale via Cola di Rienzo 8 – 20144 Milano
presso “Circolo Marras”
il progetto ConDominio ospita la versione esclusiva in reading/concerto di
UN’ULTIMA COSA
CINQUE INVETTIVE, SETTE DONNE E UN FUNERALE
di e con Concita De Gregorio
Musica Live Erica Mou
Regia Teresa Ludovico
Produzione Teatri Di Bari | Rodrigo
In collaborazione con Antonio Marras
Concita De Gregorio scrive e interpreta con la musica dal vivo di Erica Mou “Un’ultima cosa – cinque invettive, sette donne e un funerale”, un testo scritto per il teatro, una ‘interpretazione d’autore’.
Dora, Amelia, Carol, Maria, Lisetta, cinque antenate. Concita, Erica, due presenze, due corpi, due donne che con le loro voci ricamano lo spazio, un piede nell’infanzia, in quel tutto grande e stupefacente, e un piede nella vecchiaia, dove tutto sembra fatto di vento. Creature forti, passionali, selvagge, fragili, determinate, rivoluzionarie: donne. Artiste che hanno messo a fuoco ogni frammento della loro vita, del loro tempo, anime in cammino, finestre luminose. L’ascolto e il silenzio sono stati i miei complici nella creazione di una messa in scena che ha i colori della meditazione. Il femminile e la sua potenza di fuoco. La sua bellezza, la sua forza, la sua luce.
Cinque donne al centro della scena – Dora Maar, Amelia Rosselli, Carol Rama, Maria Lai e Lisetta Carmi – che prendono parola per l’ultima volta. E dicono di sé, senza diritto di replica. Entrano in scena, a teatro, subito prima di uscire di scena, nella vita. Come se un momento prima di sparire potessero voltarsi verso il pubblico: “Ah. Resta da dire un’ultima cosa”.
Dopo l’anteprima a giugno al Campania Teatro Festival lo spettacolo sarà ospitato in forma di reading/concerto all’interno del progetto ConDominio, per poi debuttare nella sua versione integrale al Teatro Kismet di Bari dove sarà in scena da martedì 19 a venerdì 22 ottobre e da martedì 26 a mercoledì 27 ottobre alle ore 21.00.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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