Di Luca Sambucci
In ambito sanitario si pensa spesso ai radiologi quando ci si interroga su quali professioni mediche verranno presto rimpiazzate “potenziate” dall’intelligenza artificiale. Del resto i passi avanti della visione artificiale sono evidenti a tutti.
Eppure, una recente revisione di 23 studi che proverebbero questa imminente rivoluzione ha evidenziato lacune nei test e dubbi sui metodi utilizzati.
Per vederci chiaro, il National Screening Committee del Regno Unito ha commissionato a un team di ricercatori dell’Università di Warwick uno studio per valutare l’accuratezza dell’AI per l’individuazione del cancro al seno nella pratica dello screening mammografico.
I ricercatori hanno quindi esaminato 12 studi condotti dal 2010 che coinvolgevano 131.822 donne sottoposte a screening in Svezia, negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Spagna, stabilendo che la qualità dei metodi utilizzati negli studi era scarsa, così come la loro applicabilità ai programmi di screening europei o britannici.
Tre grandi studi che hanno coinvolto 79.910 donne hanno confrontato i sistemi di AI con le decisioni cliniche dei radiologi umani. La maggior parte (34 su 36, o il 94%) dei sistemi di intelligenza artificiale valutati in questi tre studi erano meno accurati di un singolo radiologo, mentre e tutti erano meno accurati del consenso di due o più radiologi, che è la pratica standard in Europa.
Quello che i ricercatori hanno scritto nel loro studio è che “L’attuale evidenza sull’uso dei sistemi AI nello screening del cancro al seno è molto lontana dall’avere la qualità e la quantità richieste per la sua implementazione nella pratica clinica“, aggiungendo che “Sono necessari studi comparativi ben progettati sull’accuratezza dei test, studi randomizzati controllati e studi di coorte in grandi popolazioni di screening che valutino i sistemi di AI disponibili in commercio in combinazione con i radiologi nella pratica clinica“.
Insomma, per ora la superiorità dell’intelligenza artificiale sui radiologi umani sarebbe ancora tutta da dimostrare, cosa che non sarà facile se gli studi continuano a essere di scarsa qualità.
Per approfondire: Insufficient evidence to support the replacement of human radiologists with AI for breast cancer screening
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