Contrassegno unico disabili europeo: dopo 23 anni finalmente arriva la semplificazione

Contrassegno unico disabili europeo: dopo 23 anni finalmente arriva la semplificazione

Ci sono voluti 23 anni, ma alla fine sembra che ce l’abbiamo fatta. E’ il contrassegno (istituito a suo tempo dalla Commissione Ue) che consente al mezzo di un disabile, grazie ad una piattaforma unica, di entrare nelle ZTL di tutta Europa senza, come accaduto fino ad oggi, doversi registrare preventivamente in ogni Comune in cui si entra. Le norme sul “Contrassegno unico disabili europeo” (Cude) sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 02/08/2021.

Per rilevare l’importanza di questo provvedimento, è bene ricordare che spesso i mezzi dei disabili, non essendo possibile tempestivamente la registrazione nei Comuni in cui entravano, erano soggetti a multa. Che in genere veniva levata dopo aver informato i vigili, ma talvolta era necessario il ricorso al Prefetto o al giudice di pace.

L’interessato deve presentare al proprio Comune la richiesta del codice univoco, associato al Cude, indicando targa/he del/dei veicolo/i (massimo due) che utilizza alla bisogna. Comunque il Cude è personale e vale su qualunque altro veicolo, previa registrazione.

Contro le contraffazioni (la più comune: contrassegno usato anche dopo la morte del titolare), il data base sarà aggiornato con un collegamento all’anagrafe nazionale della popolazione residente.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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