Green Pass – le ragioni del NO: il documento del Comitato spontaneo per la difesa delle libertà e dei diritti fondamentali dell’uomo, sottoscritto da Marco Guzzi, Giorgio Agamben, Augusto Sinatra e altri

Green Pass – le ragioni del NO: il documento del Comitato spontaneo per la difesa delle libertà e dei diritti fondamentali dell’uomo, sottoscritto da Marco Guzzi, Giorgio Agamben, Augusto Sinatra e altri

Di Luciana Apicella

Nell’attuale fase della pandemia da Covid-19 le istituzioni europee hanno concepito il green pass come uno strumento per “agevolare la libera circolazione all’interno dell’UE”, specificando che non deve essere inteso come “un prerequisito per la libera circolazione, che costituisce un diritto fondamentale nell’UE.”
 
In aperto contrasto con questo approccio e con le relative disposizioni, il governo italiano ha istituito una “certificazione verde” che divide la cittadinanza in due gruppi, i titolari e i non titolari, ai quali vengono garantiti diritti e opportunità diversificati, con esclusione del secondo gruppo da una serie di attività, servizi, luoghi di primaria importanza per il benessere personale, la crescita intellettuale, la partecipazione alla vita culturale, sociale e produttiva del Paese, la sfera relazionale.
 
Di fronte a un dispositivo normativo destinato a incidere drammaticamente nella vita individuale e sociale dei cittadini, è necessario e urgente che si sviluppino riflessioni ampie e plurali di natura giuridica, politica, etica, filosofica, culturale, economica, sociologica, psicologica, pedagogica (il pass coinvolge infatti direttamente, e senza alcun distinguo, anche gli adolescenti a partire dai 12 anni di età, e indirettamente anche gli under 12 figli di genitori non titolari della certificazione).
 
A supporto di queste riflessioni, già in corso da parte di intellettuali e operatori di diverse discipline, riteniamo utile svolgere una sintetica rassegna tecnica delle violazioni che il “decreto green pass” compie, rispetto al quadro normativo nazionale e internazionale.
 
Viste la gravità delle violazioni, e alla luce delle considerazioni conclusive in merito agli imprescindibili riguardi per la civiltà del diritto, dichiariamo la nostra ferma e completa opposizione a questa soluzione politica, indipendentemente da qualunque considerazione di tipo sanitario e scientifico, e da una sua eventuale (assai controversa, per la verità) efficacia pratica. Un fine prioritario condiviso da tutti – controllare l’epidemia e andare verso l’uscita definitiva dall’emergenza sanitaria e sociale – non può giustificare qualunque mezzo. E il green pass italiano è un mezzo che non può essere giustificato e attuato.
 
Il documento è promosso dall’avvocato Olga Milanese e dallo scrittore Carlo Cuppini, ed è stato sottoscritto da docenti universitari, avvocati, scienziati, medici, giornalisti, scrittori, tra cui si segnalano Giorgio Agamben, Marco Guzzi, Enrico Macioci, Augusto Sinagra.

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