Alitalia, mantenuta in vita grazie ai miliardi dei contribuenti, dovrebbe chiudere definitivamente i battenti ed essere “sostituita”, a partire dal 15 ottobre, da Ita, ma non in tutto: sono i paletti posti dalla Commissione Ue, per evitare la continuità d’azienda, e sui quali ci sono più o meno accordi. Tra le cose che non potranno esserci, i biglietti che, acquistati per le date in cui Alitalia non volerà più, non potranno essere onorati da Ita.
Ci sarà una sorta di asta per aggiudicare questi biglietti venduti, e se al passeggero non verrà offerto “analogo servizio di trasporto, quantificato in misura pari all’importo del titolo di viaggio”, lo Stato rimborserà grazie ad un fondo di 100 milioni (per il 2021) *.
Ma ecco che Alitalia, che chiuderà il 14 ottobre, sta continuando a vendere biglietti con partenza oltre quella data, titoli di viaggio che non potranno essere onorati.
In pratica l’azienda in chiusura sta provocando ulteriore danno pubblico al rimpinguamento del fondo di 100 milioni, oltre a creare danni ai passeggeri per il cambio di piano di volo (asta) o il rimborso.
Per questo motivo abbiamo presentato denuncia all’Antitrust, sì che blocchi subito questa pratica commerciale scorretta.
*
Dl 99/2021 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/06/30/21G00110/sg), comma 9 articolo 6
DONA ORA E GRAZIE PER IL TUO SOSTEGNO: ANCHE 1 EURO PUÒ FARE LA DIFFERENZA PER UN GIORNALISMO INDIPENDENTE E DEONTOLOGICAMENTE SANO
Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
Lascia un commento