Editoriale del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso
Iniziai a interessarmi del tema del Nuovo Ordine Mondiale, in maniera approfondita, a inizio del XXI secolo. Fu in quel periodo che, facendo ricerche su ricerche, studiando saggi e contattando esperti, scoprii e imparai un mucchio di cose che conoscevo solo marginalmente.
Fu l’inizio di un percorso che mi portò a scrivere, e pubblicare, molti approfondimenti, al punto che raccolsi i più interessanti e letti in un volume: “Nuovo Ordine Mondiale: chi, cosa, perché”, in vendita su Amazon in doppio formato: ecco la copertina di questo mio libro, e il link per accedere alla pagina di Amazon: https://www.amazon.it/Nuovo-Ordine-Mondiale-cosa-perch%C3%A9/dp/1521874980/ref=sr_1_5?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=emilia+urso+anfuso&qid=1627827808&sr=8-5
Col passare degli anni, continuando ad analizzare ciò che accade nel mondo, cominciai a rendermi conto che qualcosa stava cambiando. Un metodo, una folata di diversità, qualcosa che andava al contrario rispetto al consueto andamento dei sistemi politici ed economici a livello planetario.
A volte sono sensazioni, che unite allo studio dei dati e all’analisi oggettiva, ti portano a poter costruire, pezzo dopo pezzo, un enorme puzzle, che alla fine ti si presenta chiaro e vivido nel disegno pre costruito. Quando, mi accade spesso, certe persone mi dicono: ma come fai, praticamente, a predire il futuro, comprendendo anzitempo ciò che accadrà a livello socio economico e politico, ormai sorrido. Non sanno, costoro, che oltre a un cervello lucido e attento, dietro c’è anche molto lavoro di analisi e incrocio di dati.
Riprendendo il tema centrale, devo dire che negli ultimi 13 anni, dopo l’esplosione della crisi economica internazionale, che fu provocata dai motivi che spiegai in dettaglio in questo approfondimento pubblicato nel 2015: Come le banche hanno sconfitto l’umanità (cliccate sul seguente link per leggerlo: https://www.agoravox.it/Crisi-economica-come-le-banche.html) e a livello politico internazionale si è pigiato parecchio sul pedale dell’acceleratore.
Su cosa? Diritti civili, economia, ma quella relativa all’umanità, sicurezza e garanzie. Tutta roba che è contenuta, anche, nell’ormai dimenticato TTIP, per esempio, di cui si è parlato poco e nulla, anche se rappresenta un accordo importantissimo per le sorti dell’umanità. D’altronde, entrare in possesso di informazioni approfondite e dettagliate è stato difficile persino a molti europarlamentari, che al massimo sono stati ammessi all’interno della cosiddetta “White Room” dove a Bruxelles è concesso entrare solo su invito, senza penne, taccuini o cellulari. Sintetizzando: non è permesso prendere appunti, solo memorizzare i pochi documenti concessi in lettura.
Perché tanto mistero intorno a un trattato tra USA ed Europa che colpisce tutti i settori umani, quelli che si ripercuotono sulla vita di ognuno? La risposta l’ho appena fornita. Non siamo noi a decidere delle nostre esistenze, e questo non dovrebbe rappresentare una novità. Comprendo però che sono poche, ormai, le persone lucide al punto da rendersi costantemente conto dei fatti che accadono, e di metterli in fila per tracciare più chiaramente ciò che non ha nulla di complottistico, ma è la realtà quotidiana di chi siede a tavoli come quelli del G8 o G20. Credete per casi che a questi consessi si va per scambiarsi gli auguri di Natale? Certo che no. Le nazioni più potenti al mondo discutono sulle strategie da attivare per questa o quella ragione, e spesso queste ragioni sono altre rispetto a ciò che viene dichiarato pubblicamente.
Complottista! Qualcuno è già pronto a tirarmi dietro. Macché, magari lo fossi. Solo chi non conosce a fondo come funzioni la politica internazionale, e nemmeno la storia dell’evoluzione della politica negli ultimi due secoli, può urlare panzane di questo genere. Ovviamente comprendo anche come la scarsa conoscenza di certi temi e di certi ambienti, non consenta a molti di arrivare col cervello a certi evidenti processi.
Per farla breve, con l’avvento del Sars Cov2, ecco che – vuoi o non vuoi – è stato necessario mettere in atto misure internazionali a tutela della salute umana. E fin qui, nulla da dire. Ci mancherebbe pure di trovare qualcosa da ridire se i governi cercano di fare ogni cosa, anche sbagliando a volte, di fronte a una tale emergenza sanitaria.
Il problema, però, e qui si arriva al Nuovo Disordine Mondiale, nasce da cosa accade oggi, a distanza di oltre 18 mesi dalla dichiarazione di emergenza sanitaria.
In Islanda, che anche se è una microscopica nazione, sono tutti vaccinati. Bene. No, non bene. Emerge ora la notizia che la popolazione risulta tutta positiva al virus. Hanno fatto 10 passi indietro sulla misura obbligatoria del Green Pass, che così diverrebbe una licenza ad infettare, come rammento da diversi giorni anche sui social. Ecco la notizia, vi basta cliccare sul link per leggerla: https://www.iltempo.it/esteri/2021/07/31/news/boom-contagi-covid-islanda-enrico-ruggeri-vaccinati-coprifuoco-restrizioni-green-pass-28170291/
Qui in Italia, è cronaca recente, un paio di decine di persone, tutte trattate con questi farmaci sperimentali contro il nuovo virus, e in possesso di Green Pass, sono risultate positive. E si è creato un “focolaio”. Sto parlando del caso di cui si parla in queste ore, accaduto in Calabria: al seguente link la notizia http://www.strettoweb.com/2021/07/reggio-calabria-maxi-focolaio-tra-vaccinati-dopo-matrimonio-con-green-pass/1219990/
Ed ecco un documento importantissimo, che potrete scaricare sul vostro PC: si tratta di un documento che ho trovato direttamente sul sito del Senato, ed è l’Atto di Sindacato Ispettivo N° 1-00388.
Potete accedervi cliccando sul seguente link: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1299973
Nel nostro paese si continua sulla strada del voler terrorizzare la popolazione, e anche questo non lo dico io o la Sora Lella del piano di sotto, ma lo dice l’evidenza dei fatti. La maggior parte dei cittadini, peraltro ignoranti nelle materie farmacologiche e mediche, sono costantemente aggredite da comunicazioni schizofreniche da parte dei media, generalmente controllati dal governo. E i grandi media, a vostro parere, hanno davvero voglia di perdere la possibilità di continuare a fare il proprio mestiere e a raccogliere proventi per il bene della collettività? Sarebbe come ritenere che le case farmaceutiche lavorini alacremente solo ed esclusivamente per cancellare le malattie dal pianeta Terra.
Vi consiglio la visione di questo interessante convegno tenuto dal Professor Giovanni De Gaetano:
Sia chiaro: curare è un conto, e fa profitto. Sanare è un altro conto. Curare perennemente è il core business di chi produce farmaci e vaccini. Lo so, molti di voi stentano a crederci. Evidentemente, molti di voi non hanno mai fatto impresa, non hanno mai prodotto qualcosa a livello di distribuzione internazionale e capiscono fichi secchi di finanza. Sarebbe però auspicabile, non dico di provare a farlo, ma almeno di provare a ragionare. Questo sì.
Vi lascio con un brano musicale dei System Of A Down: merita di essere ascoltato
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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