Reportage di Claudio Rao
Covid – Il capoluogo del Piemonte occidentale grida a sua volta il proprio attaccamento alle libertà costituzionali, contro il green pass e la vaccinazione obbligatoria.
La città, medaglia d’oro per la Resistenza, ha manifestato ieri sera con pacifica, ma ferma determinazione il proprio attaccamento alla libertà d’informazione e di libera scelta vaccinale.
Inizialmente prevista in piazza Galimberti, storico salotto cittadino, il ritrovo ha dovuto ripiegare in piazza Audifreddi, all’ombra del municipio e della storica torre civica a causa della prevista gara ciclistica Fausto Coppi.
Promossa dal Comitato spontaneo Lyberté e introdotta da Alessandro Balocco, la manifestazione “per la libertà di scelta e di informazione” ha radunato circa 500 persone (almeno 300 secondo altre fonti) che hanno rapidamente animato gli spazi con cartelli e striscioni.
« Questa piazza non è politicizzata, non è politicizzabile; non è una piazza no-vax » ha subito precisato Balocco « Questa è una piazza che vuole risvegliare la coscienza democratica contro atti legislativi lesivi della nostra Costituzione! ».
Nel discorso è stata denunciata la discriminazione effettuata sulla base di un pass vaccinale, “una procedura burocratica che semina divisione tra italiani e perfino tra i membri di una stessa famiglia”. “Toccano l’integrità del nostro popolo – ha continuato Balocco, un po’ enfaticamente – dividendo i padri dai figli, i fratelli, i parenti”.
È stato ribadito che in altre 80 piazze italiane, i cittadini hanno spento i loro televisori per scendere a manifestare per la libertà di scelta. Come a significare che “non siamo soli” e che “i prefetti dovranno prenderene nota e segnalarlo ai ministeri di competenza”.
Poi è stato rispettato un minuto di silenzio (seguito da un lungo applauso) per il suicidio del Dottor Giuseppe Di Donno, mantovano, che ha curato 58 malati di Covid grazie al plasma dei donatori [Si rinvia al brillante editoriale del nostro direttore Emilia Urso Anfuso: https://www.gliscomunicati.it/2021/07/28/morte-del-dottor-de-donno-linsostenibile-leggerezza-di-un-suicidio/].
La parola è infine passata al consigliere comunale Giuseppe Lauria che ha osservato in piazza Audifreddi « Persone tutte diverse, ma tutte unite da uno stesso ideale: la libertà d’informazione e di scelta »
« Qui ci sono persone normali – ha proseguito – padri e madri di famiglia, bambini e ragazzi, impiegati e lavoratori. Qui c’è il Paese! »
“Un Paese che si vuole unito e non diviso”, il suo monito a chi, sentendosi mortificato e discriminato, sarebbe tentato di fare altrettanto.
Lauria, con il sostegno corale dei partecipanti, ha concluso manifestando la propria solidarietà alle professioni sanitarie.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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