DI Chiara Farigu
Sui social, numerosi i messaggi di cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Libero Di Rienzo, attore tra i più talentuosi dell’ultima generazione. ‘Perdiamo un giovane talento, un protagonista del cinema italiano che già aveva visto riconosciuta la sua arte con la doppia vittoria del David di Donatello nel 2002 e nel 2006. Il mondo della cultura italiana si stringe con affetto e cordoglio alla sua famiglia, ai suoi piccoli figli, alla moglie e a tutte le persone che lo hanno amato, stimato e apprezzato’, scrive il ministro della Cultura, Dario Franceschini.
L’attore, 44 anni, è stato trovato ieri privo di vita, nella sua casa romana, intorno alle 22, da un amico preoccupato perché non aveva sue notizie da qualche giorno.
La causa del decesso sarebbe riconducibile ad un infarto, sul suo corpo non ci sarebbero segni di violenza. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per accertare cause e modalità del decesso, disposta anche l’autopsia.
A renderlo popolare, nel 2002, il film ‘Santa Maradona’ che gli è valso un David di Donatello come migliore attore non protagonista e nel 2006 ‘Fortapàsc’ di Marco Risi dove ha vestito i panni del giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel settembre dell’85. Un’interpretazione intensa, passionale che ha contribuito a farlo conoscere alle nuove generazioni ‘Ci ha messo l’anima in quel film, chissà ora che si diranno lassù Picchio e Giancarlo’, ha scritto il fratello del giornalista ucciso, ancora incredulo per l’improvvisa scomparsa del giovane attore napoletano.
Tra i suoi lavori più recenti ‘Smetto quando voglio’ e ‘A Tor Bella Monaca non piove mai’.
Lascia due figli piccoli e la moglie Marcella.
Nel pomeriggio la Rai gli ha reso omaggio con ‘Smetto quando voglio’ dove interpretava Bartolomeo, il contabile della banda formata da ricercatori e accademici finiti per strada a causa della precarietà riservata ai ‘cervelli’.
***Foto di copertina: Today
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