Di Primo Mastrantoni
La Capitale d’Italia è sommersa dai rifiuti. Dire Terzo mondo è già un complimento. Si passa al Quarto.
Tutta la crisi della gestione rifiuti nella Capitale d’Italia era prevedibile e oggi i romani pagano le conseguenze di scelte sbagliate, ideologiche, basate su slogan buoni per chi ci vuol credere e, soprattutto, si tiene d’occhio l’elettorato.
Sicchè, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiude l’unico termovalorizzatore regionale e la sindaca di Roma, Virginia Raggi, rimane ancorata alle favole dei rifiuti come “materiale post consumo”; insomma, è come definire operatori ecologici i netturbini, ovvero, operatori scolastici i bidelli. Così è politicamente corretto.
Nel frattempo, i rifiuti ammorbano l’aria della Città Eterna.
Non sono bastati 7 anni al presidente Zingaretti e 5 alla sindaca Raggi per affrontare il problema dei rifiuti a Roma.
Occorre una decisione. Commissariare Regione e Comune.
Lo chiediamo al Governo.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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