Gli italiani e il vero stress da pandemia…

Gli italiani e il vero stress da pandemia…

Di Laura Farnesi

Finalmente – lo speriamo tutti – ci siamo! Grazie alle tante accortezze apprese negli ultimi mesi (leggi protocolli da rispettare come: distanziamento, uso della mascherina, maggior attenzione all’igiene etc) e a una campagna vaccinale a tappeto senza precedenti, l’Italia si prepara a lasciarsi alle spalle il lockdown, così come i disparati colori che hanno caratterizzato lo Stivale negli ultimi mesi. Una ricerca, condotta su un campione di oltre 3.000 persone, ha però messo in evidenza alcuni inattesi motivi di stress (con conseguenti priorità e obiettivi da raggiungere) in vista delle nuove e attesissime riaperture e della bella stagione…

I CM DEL GIROVITA FANNO PAURA!

Ebbene sì, contrariamente a quello che sarebbe facile e immediato immaginare, più che la crisi economica e gli scarsi rapporti sociali, stando a una recente e importante ricerca commissionata da Allurion Technologies, pare che la maggior parte degli italiani si senta sotto stress soprattutto per via del girovita “lievitato” a causa della maggior sedentarietà imposta dalle varie “chiusure” degli ultimi tempi. I numeri rendono più chiaro il quadro: la quota di connazionali infelici o molto infelici del proprio peso è pari al 40%, seguono poi le preoccupazioni relative alla quantità delle relazioni sociali (37%) e la qualità delle stesse (35%), al quarto posto le apprensioni per la situazione finanziaria (34%). Il 32% degli italiani è preoccupato per il benessere mentale e, infine, solo il 22% per lo stato di salute fisica. Focalizzandoci su peso, sul podio c’è lo stress per l’aumento del girovita (23%) e, di conseguenza, la perdita di tono muscolare (16%). Rimanendo in ambito “beauty”… solo il 3% degli intervistati è preoccupato per aspetti che riguardano rughe ed estetica del viso, capelli bianchi e doppio mento.

CRAVING:QUELL’IMPULSO INCONTROLLABILE CHE COLPISCEOVER 55, DONNE E SUD ITALIA

Cos’è il “craving”? Letteralmente “desiderio, brama”, il termine inglese può essere tradotto e spiegato con questa definizione: desiderio impulsivo, improvviso e incontrollabile per una sostanza psicoattiva, per un cibo o per qualunque altro oggetto-comportamento gratificante. E pare che proprio il craving abbia caratterizzato il lockdown visto che il 41% degli intervistati indica questo impulso come la principale causa del proprio aumento di peso nel periodo. Durante la pandemia, infatti, molte abitudine sono forzatamente cambiate, comprese quelle alimentari in cui, a farla da padrone, è stata l’assunzione di più cibo, porzioni più abbondanti e, soprattutto, continui spuntini e snack fuori pasto. La nuova “food routine” infatti, è stata frutto di noia, stress, bisogno di consolazione, ansia e ricerca di tranquillità. Durante questo periodo, dunque, sono stati consumati più zuccheri e carboidrati. Non a caso, il 59% degli italiani si sono cimentati – qualcuno addirittura per la prima volta mentre altri, invece, più spesso del solito – nella preparazione di pane e pizza fatti in casa. Per questo è facile immaginare la ragione per cui quasi la metà del popolo italico lamenti un aumento di peso, con una media di 6,5 kg a persona.

GLI ITALIANI VOGLIONO TORNARE IN FORMA!

È chiaro che uno stile di vita più sedentario rende forzatamente più difficile recuperare la forma fisica. A seconda delle nuove “aperture” previste sarà sicuramente possibile incrementare l’esercizio fisico ma iniziare a seguire un regime alimentare “ad hoc” rimane l’unica risposta per chiunque desideri eliminare i chili in eccesso. Cosa facile da dire ma non da mettere in pratica visto che la metà (il 49%) degli italiani, durante la pandemia, ha tentato più volte di tornare in forma con diete “salutari” ma, 8 volte su 10, senza successo. Ora, però, con l’estate alle porte, il 40% dei connazionali dichiara di sentire la necessità del supporto di un nutrizionista, il 22% invece preferirebbe investire in un personal trainer per raggiungere l’obiettivo desiderato.

IL PARERE DELL’ESPERTA

Alessandra Freda, Nutrizionista milanese, afferma: «Coniugare il nuovo stile di vita e soprattutto lo smart working con una corretta alimentazione non è facile. La prima regola per contenere porzioni, craving e peso è non fare più cose contemporaneamente. Quando si mangia è bene staccare, concentrarsi sul pasto evitando di consumarlo davanti al computer, scrivendo mail, parlando al telefono… Distrarsi equivale a non avere la percezione di aver mangiato e quindi si avranno più stimoli a consumare snack fuori pasto. Altro consiglio è rallentare. Masticare con calma anche gli snack è un modo per percepire prima e più intensamente il senso di sazietà». La dottoressa Freda consiglia anche di consumare i due pasti principali completi di proteine, verdure, cereali e approfondire la “conoscenza” degli alimenti in modo da evitare diete schematiche per essere, piuttosto, consapevoli di come, quando e quanto è bene mangiare per controllare la propria salute e il proprio peso.

UNA SOLUZIONE SEMPLICE ED EFFICACE: DIMAGRIRE CON LA TECNOLOGIA

Spesso la sensazione di fame, però, è difficile – se non impossibile – da gestire e questo è il primo problema da affrontare quando si cerca di seguire una dieta e controllare il proprio peso. Secondo Allurion Technologies, multinazionale americana pioniera nelle tecnologie per la perdita di peso che ha commissionato la ricerca, il 75% di tutti coloro che sono ingrassati durante la pandemia sarebbero stati in grado di cambiare il loro approccio al cibo se solo avessero avvertito un senso di sazietà. Proprio per aiutare chi è in sovrappeso a controllare la fame e perdere i chili in eccesso arriva l’innovazione tecnologica Allurion,introdotta nel 2017 e a oggi utilizzata in più di 40 paesi. Si tratta di Elipse Balloon, l’unico palloncino gastrico il cui posizionamento non richiede endoscopia, anestesia e rimozione chirurgica, bensì una procedura ambulatoriale indolore della durata di 20 minuti senza uso di sedativi.

Ignorare la fame e seguire con disciplina una dieta non è semplice perché perdere peso non è solo un problema di forza di volontà ma una questione biologica. Molte persone con problemi di peso, infatti, si attengono a regole alimentari senza avere risultati. Il palloncino Elipse è stato studiato proprio per stimolare un senso di sazietà che aiuterà il paziente a mangiare meno e a seguire una dieta bilanciata.

UN APPROCCIO INNOVATIVO

Elipse, dunque,è l’alternativa agli interventi di chirurgia bariatrica (o chirurgia dell’obesità) nei pazienti obesi, ma è anche un approccio innovativo per chi è in sovrappeso e volesse perdere velocemente i kg in eccesso, anche quelli presi in poco tempo come durante la pandemia. Elipse,con il suo posizionamento, occupa gran parte dello stomaco e stimola un senso di sazietà che aiuta il paziente a mangiare meno e a seguire una dieta bilanciata. Si tratta, infatti, diun sottile palloncino a film polimerico racchiuso in una capsula grande come una pastiglia, facile da deglutire. La capsula è collegata ad un sottile tubicino, una volta ingerita ne viene verificata la posizione tramite una radioscopia e quindi, attraverso il piccolo catetere, il medico inserisce 550 cc di soluzione fisiologica che riempie il palloncino contenuto nella capsula fino a fargli assumere le dimensioni di un pompelmo. Viene quindi rimosso il tubicino e il paziente può tornare a casa. Dopo 4 mesi il palloncino si apre, liberando nello stomaco il liquido in esso contenuto e viene espulso in maniera indolore attraverso il tratto gastrointestinale. Durante il periodo di collocamento si ottiene una perdita di peso tra il 10% e il 15% del peso corporeo totale.

OBIETTIVO PRIMARIO: EDUCARE ALLA CORRETTA ALIMENTAZIONE PER MANTENERE A LUNGO I RISULTATI

Avere fame e non sentirsi mai sazi sono due sensazioni molto frustranti quando si cerca di perdere peso seguendo una dieta e, spesso, causano l’impossibilità di seguire un regime alimentare ipocalorico. Nel programma Elipse è in primo piano la figura del nutrizionista che segue il paziente prima durante e dopo il posizionamento con visite di follow up mensili. «Il programma Elipse è un percorso clinico, nutrizionale e comportamentale, ritagliato su misura per ogni paziente, il suo successo è il risultato di un gioco di squadra in cui ci sono delle regole alimentari e comportamentali precise da seguire», spiega la Dottoressa Roberta Lenca, medico chirurgo specialista in Scienze dell’Alimentazione che ha all’attivo 300 palloncini impiantati negli ultimi due anni. «La regola fondamentale è non introdurre volumi di cibo superiori a quelli indicati dal nutrizionista che educa a mangiare la giusta quantità e a masticare molto lentamente per far sì che il senso di sazietà arrivi prima. La dieta mediterranea con un ottimo bilanciamento dei macronutrienti viene modificata caso per caso in base alle patologie – continua la Dottoressa Lenca – è comunque sempre ipocalorica, intorno alle 1000 calorie, un regime alimentare che un paziente non riuscirebbe a seguire senza il palloncino. Il programma Elipse ha come obiettivo primario educare alla corretta alimentazione per poter mantenere a lungo i risultati ottenuti».

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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