Di Nicoletta Alliney
I numeri recentemente diffusi da Ansfisa e relativi agli incidenti ferroviari nel 2020 sono “allarmanti” per Assoutenti e dimostrano come nel campo della sicurezza ferroviaria non sia stato fatto abbastanza.
“Dai numeri dell’Agenzia emerge un vero e proprio paradosso, ossia l’incremento del numero di incidenti sulla rete ferroviaria italiana nonostante il lockdown e gli altri limiti alla circolazione introdotti nel 2020 a causa del Covid – afferma il presidente Furio Truzzi – I casi di investimenti sui binari o presso i passaggi a livello sono ancora troppi e rappresentano il 65% dei sinistri con 37 morti e 21 feriti gravi. Numeri che dimostrano la necessità di eliminare i passaggi a livello, obsoleti e pericolosi, sostituendoli con sottopassaggi o sopraelevate, e di introdurre sulla rete barriere protettive come avvenuto in altri paesi, in grado di impedire suicidi e investimenti”.
“La strada da fare per garantire una maggiore sicurezza ferroviaria in Italia è ancora lunga, e serve un maggior impegno da parte delle istituzioni e delle società ferroviarie, poiché non è possibile scaricare la responsabilità degli incidenti sui cittadini e sui loro comportamenti” – conclude Truzzi.
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