Moriremo di Covid-19. Vivremo di Covid-19

Moriremo di Covid-19. Vivremo di Covid-19

Di Lucaa Del Negro

Fine; questa è l’ultima parte del trittico che ho presentato in tempi assolutamente sospetti (QUI la prima parte datata 23 Agosto 2020) grazie allo spazio gentilmente concessomi oggi come allora dal Direttore Emilia Urso Anfuso che ringrazio pubblicamente.

Si tratta di una sorta di elaborato “presente-passato-futuro” correttamente coniugato come potreste pure desumere dai titoletti ma non altrettanto sufficientemente dall’immagine presa in prestito online dall’Associazione di cui non ho davvero idea che cosa e chi rappresenti denominata “W la Trottola” che cito per correttezza.

La mia preoccupazione, tuttavia, non è strettamente grammaticale per i Vostri riguardi quanto quella di non riuscire a farVi intuire che non c’è futuro migliore senza una preparazione (attiva o meno attiva) declinata nel presente che lo preveda e cioè, senza troppi giri di parole, che il futuro è di sicuro disegnato dal presente che di grazia è dato a noi viventi per…

Se non siete andati a leggere la prima parte, (e la seconda è QUI) mi corre altresì l’obbligo di riproporre questo passaggio a scanso di ulteriori equivoci e manie complottistiche da voler sottoscrivere a complemento per la mia persona malgrado tutto; a chi potrebbe pensare che il sottoscritto sia un         “no vax” e magari pure “negazionista”, dico a chiare lettere, NO.

Di seguito:

Mi presento: non sono un virologo; non ho mai studiato microbiologia. Io non ho nessun tipo di conoscenze di genetica. L’infettivologia, l’epidemiologia, l’immunologia e la pneumologia in genere, a me, sono pressoché materie sconosciute. Senza aggiungere altro, confesso pubblicamente di non essere medico e di non aver mai frequentato un corso di laurea in Medicina Veterinaria, il che, tutto sommato e con poche allusioni, non mi ha permesso di conseguire Master all’estero e nemmeno a pagamento.  A fronte di tutto questo preambolo stilato per l’autonomia e le competenze, sorvolando sulle intenzioni del sottoscritto già curricolante, sono perfettamente in grado (con fare cattedratico) di discutere della COVID-19 come quelli personaggi che ne discutono pubblicamente attraverso i media. Oggi. (E ieri). Ripetutamente.

Detto, ed anzi, ripetuto questo, trascorso oltre un anno dall’inizio di questa che è allo stato delle cose   “la pandemia”, rimane -ahinoi- la considerazione ultima che nulla è stato fatto davvero di risolutivo per tentare di sconfiggere il virus e le sue mutazioni, nulla o poco più di nulla se non guerreggiare alla “Brancaleone” con tanti e molto probabilmente troppi annunci e smentite clamorose (si pensi -per esempio- al vaccino “Astra-Zeneca” – neo ”Vaxzevria” e alle autorizzazioni date, sospese, negate ed infine ridate praticamente in tempo reale e discrezionalmente per differenti età e zone geografiche attraverso documenti ancor oggi secretati) provenienti nientepopodimeno che dalla comunità scientifica mondiale (OMS/EMA) che semplifica ogni fare attraverso “l’emergenza” talvolta utilizzando addirittura tesi ampiamente condivise ed accertate nel tempo per riproporle -cambiandole  radicalmente-  al (questo) bisogno; si tenti una lettura anche sommaria di quanto è stato scritto sulla manipolazione genetica e quanto oggi sembrano quelle tesi rigorosamente argomentate divenute ininfluenti/abbandonate nel mentre gli OGM vengono inoculati (da Aprile 2021 sarà -per alcuni lavoratori- addirittura un obbligo  firmando nel contempo una “liberatoria”!) nelle Persone le quali circolano (in Italia) all’aperto e senza nessuna ragione scientifica indossando mascherina FFP2, tra l’altro, in queste ultime ore -nonostante la supervisione dell’ex Commissario straordinario con pieni poteri Arcuri– oggetto di sequestro dalla GdF e dai Carabinieri dei NAS perché presenti in largo numero come “materiale non idoneo e contraffatto”.

Tralasciando il fare critico-polemico (e costruttivo, provocatorio; a tratti nichilista) che mi contraddistingue e che insisto a mal celare attraverso la lettura dei due precedenti articoletti, sono costretto a ricordare che in realtà, il ricorso al confinamento (lockdown) e ai vaccini, non è davvero quanto ci si aspettasse dall’Uomo moderno che si fotografa su Marte e dialoga in tempo reale da Continente a Continente senza per altro preoccuparsi che “in mezzo” ci sono nell’Anno del Signore 2021 gli schiavi che sostengono “il lavoro”, intere comunità che vivono nello status permanente di profughi, e milioni di bimbi neri con le mosche addosso senza cibo e senza acqua: E no! Nossignori!

“E va bene.. c’è la pandemia… ..non è colpa di nessuno… superata questa maledetta fase… allora… La ripartenza…”

  • Che cosa pensare allora accertato che non ci sarà mai un’inchiesta/indagine conoscitiva indipendente con la collaborazione della Cina, Paese da cui (Wuhan) la SARS-CoV-2 si è diffusa? L’OMS (Fonti: DRASTIC e USA FTK) ha molti dubbi riguardo i laboratori cinesi sebbene la relazione finale lascia intendere che la domanda lecita da farsi è -deve rimanere- solo una:     in che modo si è favorita questa “calamità naturale” a cui non è stato possibile sottrarsi?

Da qualsiasi parte la si voglia intendere, fuoriescono delle ragioni inquietanti; eppure si continua a vivere: peggio (molto peggio), meglio, uguale a prima.

Ciò che è certo, inequivocabile e piuttosto condiviso e che balza in evidenza dai report delle Istituzioni che trattano soprattutto di indigenza e analizzano le società complesse come quella moderna, non è   “O’ modello” trasfigurato negli occhi spiritati dell’On. Di Maio in un momento adrenalinico di isteria (di Palazzo) collettiva, ma è che i ricchi son diventati più ricchi, mentre i poveri più poveri, come urlava a squarciagola il gruppo musicale anarchico americano dei “Dead Kennedys” nei primi anni ’80 e che ora “Il sole 24 ore” e “Le Monde” -per citarne due a caso- in qualche modo replicano dalle loro prime pagine.

[Congetture e analisi prospettiche di natura politica si avvicendano pedissequamente alle dichiarazioni degli scienziati che vivono della moneta che l’industria multinazionale (e il mercato finanziario) consegna loro; gli Stati per la loro collocazione capitalista nella pratica mercificatrice mantengono saldo il centro di gravità ai margini delle Costituzioni che intendono modificare senza consultazione popolare e con trascurata rappresentanza politica trascurando alla buon’ora -per quanto riguarda l’Italia-  finanche il “bene giuridico” (art. 658 del Codice Penale – Procurato allarme presso l’Autorità), laddove in aperta contraddizione dei termini, (requisiti; dichiarazione – attestazione di condizione “sine qua non” non verificabile e accertata alla data del rilascio/scadenza; discrezionalità di genere per età/status giuridico/Ente certificatore; eccetera) prevedono norme per il  rilascio di un “passaporto vaccinale” che non potrà garantire nulla da un punto sanitario se non accreditare liste di proscrizione alimentando la pericolosa “cultura del sospetto” che genera il maledetto “capro espiatorio”.]

  • Considerato che non c’è il minimo presupposto per intendere di un confronto politico escludendo le venerazioni pseudo-post-ideologiche per l’uomo-al-comando (specie e per un assurdo di connotazione gerontocratica spinte da burocrati di quell’ex-sinistra che piace tanto ai romantici giornalisti “di partito” che la sostengono intorno a un risicato share televisivo -l’On. Bersani sopra di tutti- senza trovare per altro numeri “interessanti” nei sondaggi elettorali) quandanche gli ultimi Governi della Repubblica -restringendo il campo all’analisi nazionale- mantengono il potere entro un limbo Costituzionale per citare tra i giuristi costituzionalisti Michele Ainis, Antonio Baldassarre e Gustavo Zagrebelsky, delegando di fatto a un ristretto numero di tecnici senza uno straccio di rappresentanza politica (Istituto Superiore della Sanità) direttive attraverso Dpcm da cui far dipendere la sospensione e il temporaneo annullamento dei diritti primari dei cittadini (la Libertà!!!) in maniera e arbitraria e soprattutto discretiva, (volgendo un primo sguardo ai comparti produttivi dei contribuenti come albergatori, ristoratori, ambulanti, e operatori turistici e dello spettacolo per citarne solo alcuni senza “ristori” o liquidati con pochi spiccioli; alle categorie a tratti vessate da provvedimenti iniqui e spudoratamente sbagliati sotto il profilo scientifico: farmacisti e commessi alimentari -ad altro esempio- i primi sottoposti a OBBLIGO di VACCINAZIONE mentre alle casse dei supermercati tra migliaia di clienti i commessi NO!) potremmo almeno tentare un verso abbia esso una base come dire di “esperienza democratica” (anche utilizzando lo strumento della “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana”: NO Twitter/Facebook/Instagram ecc.) escludendo di scalfire in maniera continua e ripetuta la Carta Costituzionale?
  • Un progetto che interpreti quanto accade per eventualmente ri-elaborarlo in funzione della salute è ancora possibile se l’Esecutivo è uniformato e completamente dipendente (in balìa) da elaborazione esterne di dati numerici (per altro soggetti a manipolazione lobbista, vedasi “le curve dei contagi” in relazione all’età e ai decessi classificati come Covid-19 Coronavirus nell’interesse di vendita dei vaccini ancora TUTTI IN FASE SPERIMENTALE” in quanto alla data di questo scritto -Marzo 2021- siamo in “AUTORIZZAZIONE IN EMERGENZA” e NON  in “FASE di APPROVAZIONE”con poco spazio per la prevenzione e cura della malattia) che tendono pianificare la società attraverso partecipazioni al lucro delle multinazionali farmaceutiche (guerra commerciale dei brevetti / geopolitica) sorvolando le politiche sociali?
  • E l’etica, la cosiddetta filosofia morale? E la Fede? La “storia dell’Umanesimo”è dasottomettere alle logiche di mercato sebbene è della vita che ci apprestiamo a manipolazione attraverso selezioni sommarie in base all’etnia, al passaporto, alla condizione sociale e quant’altro?
  • Oppure ci faremo nuovamente coinvolgere appassionatamente negli scandali di bassa lega (parafrasando la terminologia di guerra i politici insistono a usare nelle dichiarazioni, dovremmo esigere “Tribunali o la corte marziale”?) come quelli che ancora una volta segnano la città di Milano (gestione sanità pubblica e ripetute consegne ai vari Bertolasos) e la Roma ministeriale (malaffare e dispositivi sicurezza: mascherine, siringhe, eccetera) inseguendo infinite ed estenuanti udienze e parziali giudizi e ricorsi e appelli e…  per non chiudere mai la parentesi italiana in cui nessuno è veramente colpevole e nessuno è del tutto innocente?

Fosse così -mi permetto e per un’ultima volta ancora- dovremmo chiedere almeno un minimo confronto aperto e onesto ai media tutti; dovremmo in qualche modo pretendere come minimo un contraddittorio e non pilotate conduzioni e peggio talk-show in cui la logica è una deviante dialettica (a parte qualche inaspettata trasmissione come “Presa Diretta” del 29/3/2021 -RAI3- Clicca QUI per rivedere) poco discostante da una rappresentazione circense con tanto di clown (kiwi e banane dappertutto!) e soubrette d’avanspettacolo che plasmano (con esagerato successo, vedi i “25 milioni” di follower dei “Ferragnez”!) le coscienze attraverso il consenso stipulato/certificato dai social-media,i quali, nell’attesa di smentite che non arrivano, non rispondono agli Stati sovrani a partire dal quel regime fiscale che i contribuenti si vedono aumentare anno dopo anno nella speranza di non cadere intrappolati nella piaga del precariato attiva anche grazie alle correlate attività delle stesse -dicasi multinazionali- del nuovo (I.T.) corso.

Un benevolo abbraccio a tutti noi complici; alla vita che appartiene alla gioventù e all’esistenza, la comune realtà; adieux!

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P.S. Le “pretese democratiche e civilistiche”, oltre la sudditanza, -oggi e mai come oggi vicinissimi alla crisi economica più drammatica degli ultimi cento anni- hanno un prezzo da pagare: serve sostegno per rimanere davvero liberi e non appiattiti (come sardine) da un algoritmo e da una scala di colori stabilita con poco senso e pochissimo rigore scientifico, laddove l’inattendibilità dei “test/tamponi” è evidente quanto l’uso strumentale (sottotraccia) del termine “untore” che abbraccia in maniera orribile persino i bimbi che dondolano nell’aria (salubre, per Dio!) primaverile sulle altalene. Dona qualche danaro se possibile; interagisci anche nel dissenso partecipando, proponendo un dialogo pubblico. Considera l’ utilizzo -fino a che sarà ancora possibile e fuori dalle maglie dell’omologazione culturale (censura)- di strumenti per seguire e condividere.

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