La multa inflitta dall’Antitrust a Facebook conferma ancora una volta lo strapotere dei social network, che non garantiscono adeguata trasparenza agli utenti e trasformano i propri iscritti in “prodotti commerciali”, le cui informazioni possono essere utilizzate a scopo di lucro. Lo afferma Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori specializzata in tecnologia, commentando la sanzione da 7 milioni di euro comminata dall’Autorità per la concorrenza.
“In ballo non c’è solo Facebook, ma una miriade di social network che stanno proliferando attirando un numero sempre maggiore di utenti – spiega il presidente Luigi Gabriele – Società che utilizzano a proprio piacimento i dati raccolti presso gli utenti, senza fornire adeguate informazioni e senza consentire scelte consapevoli: gli iscritti a tali piattaforme diventano a tutti gli effetti “prodotti” commerciali, i cui dati vengono utilizzati a scopo di lucro arricchendo le tasche delle società che gestiscono i social, senza che gli iscritti ne siano consapevoli”.
“Serve un giro di vite per obbligare le società al rispetto della privacy degli utenti, e per informare adeguatamente i cittadini che, quando un servizio è gratis, il prodotto in vendita è lo stesso consumatore” – conclude Gabriele.
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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.
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