Terra dei Fuochi: l’Istituto Superiore della Sanità conferma la correlazione tra disastro ambientale e malattie. intervista a Padre Maurizio Patriciello

Terra dei Fuochi: l’Istituto Superiore della Sanità conferma la correlazione tra disastro ambientale e malattie. intervista a Padre Maurizio Patriciello

Intervista del direttore responsabile Emilia Urso Anfuso

Padre Maurizio Patriciello è conosciuto per essere uno di quei preti che sul territorio in cui porta la parola di Dio non si limita a dir messa: mette la sua faccia e tutte le sue energie nella lotta contro ogni aberrazione contro i più deboli.

Da anni si batte per la terribile situazione territoriale che ha fatto meritare l’appellativo di “Terra dei Fuochi” – a partire dal 2000 – alla zona campana a cavallo tra la provincia di Napoli e quella di Caserta.  Perché Terra dei Fuochi? Tutto nasce dallo scandalo relativo agli interramenti di rifiuti tossiti e rifiuti speciali, e agli innumerevoli roghi di questi rifiuti che hanno reso l’aria irrespirabile, i luoghi invivibili ma, soprattutto, sviluppato il sospetto che le troppe morti per cancro, che vedono tristemente protagonisti bambini, adulti e anziani, siano strettamente legati ai rifiuti e allo sviluppo di sostanze altamente tossiche a causa degli incendi che divampano. Non solo roghi, però, perché se interri rifiuti tossici nei terreni che sono poi coltivati, ciò che mangi è tossico…

Solo in questi giorni s’inizia a parlare pubblicamente della correlazione tra l’aumento esponenziale dei casi di tumore e di morti, e i rifiuti tossici che sono ormai parte integrante del territorio campano.

L’Istituto Superiore della Sanità ha reso noti i risultati del rapporto conclusivo che è frutto di un accordo siglato nel Giugno del 2016 con la Procura di Napoli Nord. Il procuratore Francesco Greco, il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro e il procuratore generale di Napoli Luigi Riello lo hanno presentato in questi giorni.

Padre Maurizio Patriciello può ottenere quindi questa triste conferma ai dubbi che, nel corso degli anni ha tentato in ogni modo di sollevare.

Padre Patriciello, come vive in queste ore la diffusione di notizie che confermano la correlazione tra l’aumento dei casi di tumore e i rifiuti tossici?

La prima reazione è stata di contentezza. La parola che è scaturita dal cuore è stata “Finalmente”! Subito dopo, però, l’amarezza ha preso il sopravvento. Che tipo di felicità potrei mai provare nell’aver ragione dei morti, della situazione generale di questi luoghi, delle persone che, a tutte le età, sono colpite da un male terribile causato dal malaffare generale…persone che troppo spesso sono costretto ad accompagnare per l’ultimo saluto su questa terra?

Ha ragione, a volte non si può essere felici di avere ragione. Cosa pensa che potrà cambiare, ora, dopo l’ammissione della correlazione tra rifiuti tossici e aumento dei casi di cancro? Si troverà una soluzione a livello istituzionale?

Il periodo storico in cui viviamo, con la pandemia, l’emergenza sanitaria, il cambio di passo al governo…stanno accadendo molte cose, e questo non mi fa pensare che otterremo qualcosa nel breve periodo. Però, almeno se ne sta parlando. E dopo anni e anni di inutili tentativi di far valutare la questione a chi di dovere, oggi sono un po’ più fiducioso.

Anni fa lei si recò dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Si, e fu un momento molto commovente. Portai con me 13 mamme che avevano perso i loro figli a causa dei tumori. Portai anche le fotografie dei bambini deceduti, e il Presidente Napolitano si commosse. Ma, pur se si dimostrò molto sensibile alla questione, non poté fare altro che prenderne atto.

Com’è vivere nel territorio in cui lei porta la parola di Dio e la speranza di una vita migliore?

In terra dei fuochi siamo stati doppiamente calpestati, senza lavoro e con le malattie terribili, i morti. La situazione di Taranto, per esempio, pur essendo ugualmente terribile, ha un riscontro lavorativo: i residenti sono rimasti con il motivo prioritario del lavoro. Qui nemmeno quello.

Le sue battaglie contro la Terra dei Fuochi non sono gradite a molte persone, in special modo ad alcuni amministratori del territorio…

Vincenzo De Luca in primis. Che ebbe a dire di me che, addirittura, che occupandomi dei casi di tumore in aumento, avrei fatto una “Cattiva pubblicità al territorio”. Cattiva pubblicità…invece di preoccuparsi della vita delle persone… Sono cose che fanno male. Inoltre io sono sempre stato attaccato dai negazionisti a tutti i livelli, quelli che hanno continuato a ritenermi un visionario, anche di fronte alle evidenze. Oggi io chiedo ai negazionisti di chiedere scusa ai morti e ai malati di cancro!

La politica, almeno in parte, ha preso carico della situazione della Terra dei Fuochi?

Devo dire che i 5Stelle sono stati gli unici a metterci davvero l’intenzione. Nel loro programma l’ambiente è sempre prioritario. Purtroppo restano inascoltati su certe cose.

Anni fa lei arrivò a parlare con Carmine Schiavone, capo clan molto temuto e rispettato, che diventò collaboratore di giustizia. Mi racconti qualcosa di questo incontro…

Decisi un giorno che dovevo fare qualcosa. Qualcosa di forte, di utile. Iniziai quindi a scrivere dei post sui miei profili social, appellandomi direttamente a Carmine Schiavone. Il giorno dopo fui contattato, e mi fu proposto un incontro con lui… L’appuntamento fu fissato a Roma presso la sede di Il Tempo. Parlammo a lungo, e da quel giorno avvenne altre volte. Quando Carmine Schiavone morì, aveva al collo la croce che gli avevo donato.

Ha celebrato i funerali di Nadia Toffa, che venne nella terra dei fuochi per un servizio per le Iene. Che ricordo ha di lei?

Una ragazza meravigliosa, che prese molto seriamente e a cuore la situazione del nostro territorio. La portai a casa di una donna, Filomena, una giovane mamma che stava morendo. Si creò tra loro una sintonia tale che le lasciai sole a parlare. Rammentai questa vicenda durante i funerali di Nadia che si tennero a Brescia e che io stesso officiai.

So che la lotta non cesserà mai, almeno fino a che non si muoverà davvero qualcosa contro queste aberrazioni.

Ti racconto una cosa: Papa Francesco ebbe l’illuminazione di scrivere l’enciclica Laudato si dopo aver sorvolato in elicottero la Terra dei Fuochi. L’attenzione è enorme, e la volontà non manca. Questi temi devono restare all’ordine del giorno di tutte le agende istituzionali.

La gente non può essere lasciata a morire in questa maniera.

***Foto di copertina da InTerris

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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