TitTok: i consumatori propongono una normativa per legare l’utilizzo del social network allo Spid dei genitori

TitTok: i consumatori propongono una normativa per legare l’utilizzo del social network allo Spid dei genitori

Di Luigi Gabriele

Una proposta di legge sull’utilizzo dei social network sarà presentata la settimana prossima a Governo e Parlamento, per legiferare sull’accesso dei minori a tali piattaforme. Ad annunciarla Consumerismo No Profit, associazione dei consumatori specializzata in tecnologia che, tramite i propri esperti e giuristi, ha redatto un disegno di legge ad hoc che fa seguito alla decisione del Garante per la Privacy di bloccare Tik Tok.

Il problema dell’utilizzo dei social network da parte dei minori può essere risolto solo attraverso misure di contrasto che diano certezze sulla reale età di chi crea gli account sulle varie piattaforme – spiega Consumerismo – Il nostro disegno di legge introduce l’obbligo di condizionare sia l’iscrizione che l’interazione sui social network da parte dei minori di anni 14 all’autorizzazione dei genitori, identificati a mezzo identità digitale.

“In sostanza per iscriversi, chattare e pubblicare contenuti sui social sarà indispensabile ricorrere allo Spid, che fornisce garanzie sulla reale identità degli utenti, e i minori di 14 anni potranno accedere a tali piattaforme solo se autorizzati dai propri genitori, identificati attraverso l’identità digitale – spiega Luigi Gabriele, Presidente di Consumerismo – Così facendo di introdurrà un criterio democratico, valevole per tutti i social network e non solo per Tik Tok, in grado di garantire che i minori che interagiscono sui social siano effettivamente autorizzati dai propri genitori, che dovranno vigilare sul corretto uso di tali strumenti”.

Il disegno di legge sarà presentato lunedì al Governo e a tutti i partiti presenti in Parlamento, chiedendo un fronte compatto su un tema delicato che riguarda la salute dei minori, e su cui non possono esserci divergenze – conclude Consumerismo.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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