Censimento Agricolo: appello affinché sia reso più funzionale al settore

Censimento Agricolo: appello affinché sia reso più funzionale al settore

Di Giuliano Preghenella

Lieto di compiere il mio dovere civico nel compilare il questionario del 7° Censimento Generale dell’Agricoltura inforcati gli occhiali mi sono preso il tempo per fare tutto bene e con calma.

Arrivato però alla domanda D9: IN QUALE ANNO E’ NATO? Sono rimasto allibito nel trovare, come è possibile vedere nello screenshot allegato in alto, l’opzione di risposta: “Non sa“.

Ho fatto un salto sulla sedia. Ma come non sa

Ma, secondo voi nel 2021 è possibile che un agricoltore italiano non sappia in quale anno sia nato? E pensare che per iniziare è necessario inserire il codice C.U.A.A. che, altrimenti il questionario non parte…

Ma poi proseguendo nella compilazione ci si trova di fronte a domande cui sarebbe facilissimo trovare già le risposte sul sito dell’ AGEA, dell’ INPS o di numerosi altri enti cui l’azienda agricola orbita, e gratis, ogni momento e sopratutto senza far perdere tempo agli imprenditori, basterebbe solo incrociare i dati che sono già inseriti.
No…

Poco o nulla invece viene chiesto per indagare sul livello di meccanizzazione raggiunto in azienda, se hai il cavallo o il bue o se l’ISOBAS è già presente o no sui tuoi trattori. No! O conoscere la penetrazione nelle aziende agricole dell’ innovazione tecnologica o la conoscenza e le potenzialità offerte da quella vegetale. Insomma se il buongiorno si vede dal mattino un censimento di questo tipo non può che restituire la fotografia di un’agricoltura retrò, stile anni ’50.
Mi chiedo ma chi giova questo?

E allora cari amici di Confagricoltura, Coldiretti, Mipaaf Istat, visto che per la compilazione del questionario c’è tempo fino al 30 giugno 2021 e siamo solo all’inizio perché non resettare tutto, lanciare una challenge coinvolgendo anche agricoltori agili e disponibili per cercare di stilare in alternativa un questionario per fare un censimento che possa restituire la fotografia di un’agricoltura più reale, più utile, più evoluta e più moderna?

Siamo nella quarta rivoluzione industriale.
Alla vigilia di grandi sfide, di grandi opportunità, noi agricoltori ci sentiamo chiamati a contribuire nel pensare e nel portare conoscenza, dateci la possibilità di farlo, dopo tutto questo censimento riguarda il nostro settore.
Si chiede troppo?

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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