Di Chiara Farigu
Aveva 89 il celebre scrittore britannico John le Carrè, morto sabato sera a cause delle complicanze di una forte polmonite. A darne notizia è stato il suo agente Jonny Geller, precisando che il decesso non è avvenuto per Covid.
Le Carrè, all’anagrafe David J.M. Cornwell, era universalmente conosciuto come scrittore di romanzi di spionaggio ambientati durante la Guerra Fredda, La spia che venne dal freddo, La talpa e Il sarto di Panama, sono solo alcuni tra i titoli più conosciuti.
Una vita intensa e particolare quella di le Carrè. Dapprima insegnante universitario poi funzionario del ministero degli Esteri britannico per finire arruolato nei servizi segreti sotto copertura. Esperienza, quest’ultima da cui trasse ispirazione per rilanciare lo spionaggio come genere letterario e scrivere i bestseller che lo renderanno famoso nel mondo.
Il suo primo romanzo ‘Chiamata per il morto’ risale al 1961, scritto quando era ancora una spia, copertura che salterà tre anni più tardi quando poi sarà costretto a ritirarsi. Da allora in poi farà lo scrittore a tempo pieno. Il suo ultimo romanzo ‘La spia corre sul campo’ è datato 2009.
La fine della Guerra Fredda e la caduta del Muro di Berlino segnano uno spartiacque tra il prima e il dopo nella carriera di scrittore di le Carrè. I due eventi che cambieranno il corso della storia tolse allo scrittore quell’ambientazione tipica dei suoi primi romanzi, fatta di intrighi di cospirazioni e complotti dove si muovevano i vari personaggi del momento. Le Carrè seppe reinventarsi, adattando i protagonisti dei successivi romanzi al nuovo scenario internazionale. Per questo appare limitativo collocarlo in un solo ‘genere’ predefinito. Numerose sue opere sono state portate sullo schermo diventando film di successo.
Lascia la moglie Jane e quattro figli.
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