Il Sars Cov2 ha generato il virus dell’infedeltà sul web

Il Sars Cov2 ha generato il virus dell’infedeltà sul web

Di Alessandro Maola

È boom di tradimenti in Italia dall’inizio della pandemia. La chiusura in casa forzata ha portato a un sensibile aumento di iscrizioni sui portali web di incontri. A confermarlo c’è anche. Gleeden, la più grande community di infedeli d’Europa con oltre 6.6 milioni di iscritti, che ha visto le proprie iscrizioni triplicarsi e il traffico giornaliero sul sito aumentare addirittura del +300%. Fenomeno questo che ha tirato in ballo anche numerosi investigatori privati che hanno spostato il proprio lavoro su web, dando consigli utili per cercare di aiutare a “scovare” l’infedele, diventando gli psicologi per molti.

“Il sospetto di infedeltà coniugale – spiega l’investigatore privato più giovane d’Italia e presidente di Vox Investigazioni Francesco Mimmo – è una delle principali motivazioni che spingono un privato ad avvalersi delle prestazioni di una agenzia investigativa, specie in questo periodo dove sembrano aumentate, paradossalmente, le occasioni per tradire”.

Dalle statistiche condotte su tutta la Penisola, Milano risulterebbe la città italiana con il più alto tasso di fedifraghi, seguita a ruota da Roma bologna e Torino. 

“Concordo con le affermazioni di molti secondo i quali la situazione pandemica abbia portato all’esplosione di situazioni latenti da anni, – continua l’esperto Mimmo – che semplicemente prima non “detonavano” in quanto con la libertà di movimento, aumentavano anche proporzionalmente le valvole di sfogo di ognuno. C’è anche da tenere in considerazione che situazioni di doppia relazione possono durare anche anni senza essere intaccate minimamente. Il problema sorge quando si vanno a colpire determinati equilibri e dinamiche. Si pensi ad una relazione extraconiugale che dura da anni, e quando ognuno decide di lasciare il proprio coniuge per stare fisso con l’amante, quella relazione durata anni si sfascia in pochi mesi. Perché accade questo? semplicemente perché si tenta di modificare un meccanismo che era maturato naturalmente in una condizione diversa. L’investigatore in questa situazione di pandemia ha sempre più una funzione di “psicologo” nei confronti del soggetto tradito, ed è l’unico che, fornendo prove inconfutabili di un adulterio, dà il coraggio necessario a troncare una relazione soprattutto in una situazione pandemica dove lo sconforto è al massimo e siamo tutti molto riluttanti nei confronti dei cambiamenti, specie in campo amoroso”. 


Ma come si riesce ad accorgersi di un possibile tradimento avvenuto sotto lo stesso tetto del proprio partner?

“Sicuramente – continua Francesco Mimmo – facendo attenzione a determinati dettagli focalizzando l’attenzione su quei ‘campanelli d’allarme’ che presagiscono un tradimento passato, in atto o potenziale. Bisogna riconoscere i cambiamenti comportamentali e i segnali fisici come, ad esempio, un mutamento improvviso nell’aspetto, porre attenzione alle variazioni linguistiche, ovvero all’utilizzano di espressioni e parole che prima non si erano mai utilizzate, oppure controllando le ricevute fiscali e gli scontrini. Senza dimenticare: il cambio del codice del telefono (o l’inserimento di codice quando prima non vi era), portarsi il telefono sempre dietro anche quando si va al bagno, senza lasciarlo alla portata del coniuge, rilevare un calo dell’attività sessuale, un’eccessiva scontrosità, prestare maggiore attenzione sulle ‘strategie’ utilizzate per ricavare il tempo necessario per chat e video chiamate e, contemporaneamente, fare attenzione ad accessi sui social, in orari strani”. 

Indubbiamente, con l’avvento delle nuove tecnologie e di internet, è sempre più facile incappare nell’infedeltà coniugale con distrazioni, facilitando la possibile ricerca di una persona con cui tradire il partner.

“Il partner che tradisce – ammonisce Mimmo – cerca di nasconderlo facendo del suo meglio nell’adottare tutte le precauzioni per non essere scoperto. Ma è anche inevitabile che sfugga qualcosa al suo controllo lasciando dietro di sé dei segnali inconfutabili. Dunque bisogna imparare a riconoscere i segnali di un possibile tradimento con cautela e precisione mediante le proprie percezioni, cercando di prestare attenzione anche ai minimi particolari che spesso ci sfuggono”.

Segnali che non sfuggono alle agenzie investigative. Non a caso, quelle ben strutturate, impiegano tecniche di ricerca osint, open source intelligence (ovvero sistema di ricerca a fonti aperte sul web e quindi accessibili a chiunque), per verificare eventuali correlazioni tra due soggetti, ma senza mai invadere la sfera privata delle persone.

“Cogliere i segnali di un tradimento nel più breve tempo possibile è fondamentale, sia per risolvere la situazione prima che sia troppo tardi e sia perché è in gioco anche la salute psicofisica della persona tradita”.

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Gli Scomunicati è una testata giornalistica fondata nel 2006 dalla giornalista Emilia Urso Anfuso, totalmente autofinanziata. Non riceve proventi pubblici.

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