‘Lo sapevamo che i contagi in Sardegna salivano, abbiamo rischiato’, così il capogruppo di FI ai microfoni di Report

‘Lo sapevamo che i contagi in Sardegna salivano, abbiamo rischiato’, così il capogruppo di FI ai microfoni di Report

Di Chiara Farigu

Come dimenticare il susseguirsi di ordinanze regionali prima per dare il via libero e poi per chiudere le discoteche nel periodo più caldo e trasgressivo nell’isola, all’epoca covid-free, presa d’assalto da migliaia di turisti in cerca di sballo?

Ordinanze che facevano a pugni con la richiesta per quanti arrivavano via mare o via cielo di munirsi di improbabili passaporti sanitari o quant’altro che ne attestasse l’ estraneità col malefico virus.

Si è passato in pochissimo tempo dal pugno di ferro minacciato e mai reso concreto al  lasciapassare più sfrenato. Con l’apertura delle discoteche più cult, ritrovo di chi ha il portafoglio gonfio e in virtù di questo sa come arrivare ai posti di comando, l’isola sta ora pagando le conseguenze di decisioni politiche scellerate. Prese, come ha dimostrato, confermando quando già si sospettava e purtroppo si sapeva, il servizio di Report mandato in onda ieri sera, che a dettare legge, ancora una volta è stato il dio denaro.

‘Lo sapevamo che i contagi salivano, abbiamo rischiato’, così Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale, ai microfoni di Report. Durante l’intervista ha reso noto i retroscena dell’ordinanza che ha lasciato aperti i locali da ballo  fino al 16 agosto, ben dieci giorni di più la decisione di chiuderle da parte del governo: ‘Mi sono arrivate tante telefonate, gestori che ci chiedevano di tirare qualche giorno in più. Billionaire e Phi Beach avevano per esempio contratti stratosferici con dj importanti’.

Parole che fanno rabbrividire. Dichiarazioni fatte a titolo personale, sostiene Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia in Sardegna, nel prenderne le distanze.

‘In un mondo normale domani, in Sardegna, si terrebbero le nuove elezioni regionali. Ma non viviamo in un mondo normale’ scrive sul suo profilo Facebook Emiliano Deiana, presidente Anci Sardegna. Aggiungendo che ‘Report ha traslato la problematica. Ha fatto credere che siano i sardi ad aver contagiato il resto d’Italia. Mentre il VIRUS è arrivato sulle ali dei turisti.  Le vere vittime di questo “contesto” malsano sono i sardi e la Sardegna.  Perché nessuno – il Governo in primis – non ha proibito l’invasione di torme di turisti, senza controlli sanitari in ingresso che hanno fatto ammalare primi far tutti i lavoratori sardi del turismo. Venivano, questi, dopo aver fatto il giro d’Europa: da Ibiza a Malta. Per poi sbarcare in Costa e impestare tutto l’impestabile. Report conferma come i sardi siano un inciampo della storia’.

Avete preferito il Billionaire alla nostra salute”, recita uno striscione sulla sede della presidenza della Regione in viale Trento.

Ogni altro commento appare oggi superfluo. Una sola richiesta: si faccia chiarezza e chi ha sbagliato tolga il disturbo. Per il bene della Sardegna e dei Sardi tutti

***Immagine pixabay

*** Abbiamo stipulato un accordo con le autrici del sito www.scrignodipandora.it per la ridiffusione di alcuni articoli. Il testo di Chiara Farigu a questo link

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