Oggi 3 ottobre è il gran giorno di Matteo Salvini. Quello che lo vedrà comparire al tribunale di Catania dinanzi al gup Nunzio Sarpietro per rispondere dell’accusa di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio.
Ad attenderlo una città blindata e uno spiegamento di forze dell’ordine di oltre 500 uomini tra carabinieri, poliziotti e guardia di finanza.
Chiuse strade e piazze adiacenti ai punti nevralgici della città e nelle vicinanze del tribunale, previste manifestazioni a favore dell’ex ministro e contro-cortei della rete ‘Mai con Salvini’.
Duecento tra giornalisti e troupe televisive arrivati anche dall’estero per avere in tempo reale notizie di un processo che molti definiscono ‘farsa’ poiché l’esito è pressoché scontato e tutto finirà in una bolla di sapone.
L’udienza, preliminare e a carattere interlocutorio, si svolgerà a porte chiuse.
Lui, il segretario leghista, si concede ai microfoni con la baldanza e la tracotanza di sempre. Forte anche del sostegno dei suoi alleati, Giorgia Meloni e Antonio Tajani che saranno al suo fianco.
I fatti contestati all’ex ministro, com’è noto, risalgono al luglio scorso, esattamente al giorno 25, quando la nave della Marina militare Gregoretti prese a bordo 131 migranti salpati da alcuni gommoni dalla Libia e poi portati in salvo dalle autorità maltesi. Dopo alcune tappe a Lampedusa e Catania, la Gregoretti finì poi ormeggiata al porto di Augusta, in provincia di Siracusa.
La vicenda fu lunga e tormentata. Dopo diversi tira e molla furono fatti sbarcare una donna in stato di gravidanza e 16 minori.
Tutti gli altri migranti furono trattenuti a bordo in attesa, questa la motivazione addotta, che l’Unione europea decidesse sulla distribuzione degli altri 116. Solo quando Germania, Francia, Irlanda, Lussemburgo e Portogallo si dichiararono disponibili ad accoglierli furono fatti scendere.
Era esattamente il 31 luglio.
Il resto è altrettanto noto. Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere contro Salvini per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Successivamente la Giunta per le Immunità del Senato ha approvato l’autorizzazione al processo che è stata poi confermata dal Senato. Questi i fatti. Questo l’iter seguito che ha portato al processo che avrà inizio domani.
‘Se dovrò andare al processo per difendere il mio Paese, non sarò il primo né l’ultimo e lo farò serenamente’, ha affermato più volte Salvini. ‘Non ritengo che ci sia stato alcun errore, men che meno nessun reato. Ho agito con Conte e con tutto il governo, era nel programma’.
Questa da sempre la linea difensiva dell’ex numero uno del Viminale.
*Immagine Pixabay
***Abbiamo stipulato un accordo con le autrici del blog scrignodipandora.altervista.org per la libera ridiffusione di alcuni loro articoli. Il pezzo originale di Chiara Farigu è pubblicato qui: https://scrignodipandora.altervista.org/catania-citta-blindata-per-il-processo-a-salvini/?fbclid=IwAR3J99xG-q2xDVi2M5kLfksx62dE04QD3PgCuV66LEjsSm1rfSe7hyY0Q8c
***Foto di copertina: frame estrapolato dal seguente video https://www.youtube.com/watch?v=f-j_ihYOT3A
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